Sogni (e incubi) dell’estate viola

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L’estate viola, da sempre, regala patimenti e polemiche, isterie e attese infinite. Uno stato, quello di profonda apprensione, che caratterizza il periodo estivo dei tifosi della Fiorentina e che è ormai il più classico dei tormentoni – insieme al consiglio di bere molta acqua ed evitare di uscire nelle ore più calde. Quest’anno, quasi fossimo dei moderni Tàntalo, siamo stati condannati al supplizio di non poter gioire per il meritato ritorno in Europa: la serenità e i festeggiamenti li abbiamo appena intravisti per il tempo di una notte, e così è cominciata l’estate viola… tra sogni e incubi, voci di mercato e qualche preoccupazione.

Dal riscatto di Torreira ai presunti dubbi di Italiano, passando per la notizia – poi ritrattata – della cessione della società. In poco più di un mese, dal termine del campionato al momento in cui scriviamo, ne abbiamo sentite di tutti i colori. Abbiamo discusso e ci siamo logorati il fegato, con il mercato ancora chiuso per giunta, parlando di tutto e di niente, come nelle migliori tradizioni fiorentine. Abbiamo letto di calciatori non del tutto convinti di vestire il viola (vedi Mandragora), una lunga serie di portieri (da Gollini a Milinkovic-Savic), trattative infinite (Dodô, ad esempio), nomi di un certo peso, anche economico, alla ricerca del riscatto (Jovic e Umtiti) e molto, molto altro. Per pochi minuti qualcuno ha addirittura cullato grandi sogni: da Cavani a Suarez – sono vecchi e finiti, dirà qualcuno, ma volete mettere con Kokorin? –, ci è mancato solo di leggere “Fiorentina su Messi”… così, per non farci mancare niente! Del resto, si sa, le vie del calciomercato sono infinite.

Tra i mille spifferi che hanno animato la città di Dante, però, a farla da padrone sono stati i numeri: il costo dei cartellini, le commissioni dei procuratori, i presunti sconti chiesti e non ottenuti. Nel caldo torrido cittadino, la calcolatrice è stata utilizzata più del ventaglio e del condizionatore – ma anche questo, diciamocelo, non è più una novità. Il tutto nell’alveo di un’estate in cui – sembra che – di soldi nelle casse viola ce ne sono ben pochi. E così, con la sessione estiva di mercato ufficialmente aperta e il ritiro di Moena alle porte, ci si prepara psicologicamente – ma controvoglia – alle possibili (probabili?) cessioni eccellenti. Venduto Vlahovic e non riscattato Torreira, i nomi più papabili per lasciare Firenze, così da far cassa, sono quelli di Milenkovic e Igor. Le colonne difensive della scorsa stagione, richiesti dalle big del campionato e tutt’altro che semplici da rimpiazzare.

Per onestà intellettuale, però, è giusto sottolineare che una cessione importante non necessariamente rende una squadra più debole nel suo complesso, anzi in molti casi è stato l’opposto… È sufficiente, come spesso accade, avere delle idee e averle chiare. Come le avrà certamente Vincenzo Italiano, che ha scelto di restare in riva all’Arno ed ha pure rinnovato. È lui la nostra garanzia, la polizza assicurativa per il presente e per il futuro: è un ottimo allenatore, in rampa di lancio, e siamo certi avrà chiesto e ottenuto ampie rassicurazioni. Pr questo, se il mister è convinto della Fiorentina che verrà, io dormo sogni tranquilli. Consci che il prossimo anno sarà una stagione tanto importante quanto atipica, e che ci dirà molto sulle reali ambizioni della proprietà, aspettiamo – con pazienza ma anche un po’ di sana preoccupazione – di vedere quel che sarà.

Aspettiamo, ma svegliatemi alla fine del calciomercato, per cortesia, ché l’estate è ancora molto lunga e di nomi nel pentolone viola ne ho già sentiti troppi.

Giacomo Cialdi – Direttore Alé Fiorentina

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