VAR, OFR, mezzo tocco…

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VAR, OFR, MEZZO TOCCO CON SIMULAZIONE….

E SCAPPELLAMENTO A SINISTRA

E’ stata una battaglia lunga e controversa quella dell’introduzione delle immagini a conferma e/o smentita delle decisioni dell’arbitro, all’inizio chiamata moviola in campo da colui che per primo la richiese, il mitico Aldo Biscardi.

C’è chi sosteneva che avrebbe tolto di mezzo tutte le controversie unificando i giudizi, ma tutti già sapevano che non lo avrebbe fatto perché neanche la moviola, che pure all’epoca utilizzava immagini al rallentatore e in primo piano, modificava i convincimenti opposti di ognuno.

C’è chi affermava che con l’avvento della tecnologia digitale di ultima generazione, il VAR avrebbe fatto piazza pulita delle domenicali accuse di malafede e di decisioni predeterminate da parte degli arbitri in occasione di gol da annullare, di rigori inesistenti concessi e di rigori clamorosi ignorati.

Non è così.

Il VAR e tutti i suoi addetti di prima e seconda fascia, con le sue regole scritte e quelle da interpretare, continua a lasciare la bocca amara a tanti tifosi per la evidente incongruità di molte sue decisioni.

Ora qualcuno salterà su a dire: ecco il tifoso intransigente, l’Ultrà negazionista accecato dal tifo che giudica a senso unico e in modo palesemente di parte. E’ vero: sono un tifoso incallito, sulla Fiorentina non accetto compromessi o mezze misure ma non ho ancora i prosciutti sugli occhi!

Mi sono accorto anch’io che, negli ultimi anni, la capacità di dissentire, di dire cose fuori dal coro, di scoperchiare diktat economici e finanziari in grado di orientare ogni decisione, sul campo e fuori dal campo, è divenuto sempre più difficile, non solo per eventuali ritorsioni dirette e indirette sull’estensore del dissenso ma anche per la sempre più accertata propensione all’appiattimento da parte di giornalisti, tecnici, commentatori, esperti eccetera eccetera che, forse, per non sembrare sgraditi e guadagnarsi qualche like, smussano gli angoli, nascondono le aree acuminate e miscelano il tutto in uno squallido e omogeneo grigio fumo.

Tuttavia, alla mia età e senza alcun timore reverenziale, credo di poter dire ancora la mia opinione, senza che nessuno si senta offeso.

I tifosi viola ne hanno viste di cose fatte dagli arbitri di tutti i tipi, e vale anche per il VAR: dal rigore per il tocco di polpastrello (Inter), all’azione viziata da palese fallo su Terracciano (Milan), o al gol convalidato dal VAR dopo che le linee trigonometriche per accertare la posizione corretta in campo di un avversario erano state abilmente truccate (Roma), o infine al gol concesso senza neanche far vedere tali linee, che nella versione a velocità normale evidenziavano un netto fuorigioco dell’avversario (ancora Roma).

Opinioni, certamente. Diceva un grande statista della Prima Repubblica che a pensar male si commette peccato, ma spesso ci si piglia.

Ma veniamo all’ultimo episodio: LAZIO-FIORENTINA di domenica 29/1/23. Intervento falloso in area su Saponara. I cronisti parlano di mezzo tocco, alcuni giornali del giorno dopo di tocco leggero, tutti confermano la decisione dell’arbitro. No rigore e giallo per simulazione a Saponara.

Mi scappa da ridere: il tocco c’è o non c’è? Se c’è, che cosa simula Saponara? Si lascia andare per fare cosa? Per non consentire all’arbitro di “valutare l’intensità del tocco”?

Propendo per un’altra ipotesi: la Fiorentina aveva pareggiato una partita che tutti i bookmakers davano per persa e nessuna decisione arbitrale sarebbe potuta andare a sfavore della Lazio, in corsa per la Champion, e del suo Presidente.

Da tifoso della Fiorentina, seguo con attenzione la squadra viola e a volte mi capita di osservare anche qualche altra partita, in attesa di quella che mi interessa. Ho visto, per esempio, Udinese – Bologna e ho visto in intervento scomposto su Orsolini in area con abbraccio, strattonamento e caduta dell’ala felsinea senza che nessun arbitro, VAR, OFR, Quarto Uomo o commento a margine abbia sollevato il sopracciglio: forse perché il Bologna ha poi alla fine vinto comunque.

Ma si può sopportare tutto in silenzio?

Qualcuno afferma che questo accade perché la Società non conta in Lega, non è rispettata e non rientra nei disegni del Palazzo. Non sono un complottista, ma, per favore, non fatemi diventare!

Fabio Fallai – Presidente Viola Club Franco Nannotti

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