Un saluto a Raffaello Paloscia

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Ci ha lasciato all’età di 97 anni Raffaello Paloscia, decano del giornalismo fiorentino e non solo, persona semplice e di grande spessore, che ha fatto la storia del giornalismo sportivo, scritto e parlato.

E’ stato inviato e collaboratore de La Nazione e di Stadio e successivamente conduttore di una storica trasmissione televisiva – Calcio parlato – che andò in onda su Tele 37 a partire dal 1987 negli studi di Viale Duse, nella quale ha raccontato la Fiorentina e la città di Firenze con passione ma anche pacatezza.

“Per più di settanta anni ha scritto e raccontato il calcio e lo sport di Firenze – ricorda Alberto Polverosi, giornalista del Corriere dello Sport/Stadio – ha creato una scuola pur ignorandolo, ha insegnato questo mestiere, senza fare il maestro, a tanti di noi che prima lo abbiamo letto, poi ascoltato e spesso seguito”.

“Il suo giornalismo era equilibrio e sostanza, il suo stile incisivo, andava dritto al punto … E’ stato a lungo capo della redazione sportiva de La Nazione … e non a caso il Museo Fiorentina lo ha nominato tempo fa suo ambasciatore.”

Grande estimatore di Andrea Tarozzi, giovane difensore della Fiorentina degli ultimi anni della gestione Cecchi Gori fino al fallimento, contribuì in maniera determinante alla fondazione del Viola Club Numero 27, in omaggio del giovane difensore gigliato.

“Si può essere maestri in tanti modi – ricorda David Guetta in un suo articolo sul Corriere della Sera – e fra le molte possibilità che la vita ti offre Raffaello Paloscia aveva scelto la più complicata: insegnare con il sorriso.”

Un caro amico e un maestro.

Un abbraccio al figlio Fulvio, anche lui giornalista.

Fabio Fallai – Vice Presidente ACCVC

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