Un anno solare si è appena concluso e un altro sta iniziando, entrambi contraddistinti da una quantità enorme di sogni e ambizioni. Ambizioni perlopiù inaspettate, se pensiamo allo scetticismo che animava parte della tifoseria viola pochi mesi fa. La Fiorentina però ha convinto un po’ tutti, e lo ha fatto anche abdicando a quelli che sembravano essere credi e vizi incrollabili: il dominare sempre l’avversario o il subire comunque almeno un gol, ad esempio… Italiano e i suoi ragazzi hanno dato prova, specie nelle ultime settimane, di aver fatto uno scatto importante in termini di crescita, di maturità, anche mentale. Le gare contro Verona, Monza e Torino, per citarne alcune, sono cartine di tornasole di questa nuova capacità di saper soffrire, mantenere la porta inviolata, attendere e colpire, con cinismo, nel momento più opportuno. Le grandi squadre, lo sentiamo dire dalla notte dei tempi, vincono anche così. E lo stesso vale per gruppi che, come quello viola, studiano per diventare grandi.
La classifica attuale – nel momento in cui scriviamo la Fiorentina è quarta, a tre lunghezze dal Milan – è figlia proprio di questa sorprendente maturità, ed è ciò che, più di tutto, resta negli occhi dei tifosi. Vista questa prima parte di stagione e l’andamento delle altre squadre, sarebbe un delitto non cullare sogni, sogni considerati fuori da ogni logica la scorsa estate. La Champions League, se questo si mantenesse il trend di Bonaventura e compagni e delle altre di Serie A, sarebbe tutt’altro che un obiettivo proibitivo. Un obiettivo che, se raggiunto, comporterebbe, più di tanti altri fattori, una crescita esponenziale del club, del suo valore, del suo appeal e dei suoi introiti. Un obiettivo che, ora più che mai, dev’essere perseguito con forza.
La Fiorentina di oggi è una buona squadra, con diverse lacune e alcuni punti di forza, ma necessita, per correre fino alla fine per l’obiettivo sopra citato, di uno sforzo da parte della proprietà. Alcuni singoli non hanno convinto per niente (per non dire che sono stati bocciati) e Italiano avrà bisogno di adeguati rincalzi per dar fiato ai titolari e assicurarsi, quando ci sarà bisogno di turn over, una qualità generale in grado di affrontare a dovere i numerosi e importanti impegni previsti nei prossimi mesi. Senza entrare nel merito delle pedine che, secondo noi, occorrerebbero, la nostra speranza è quella che Commisso e i suoi uomini di mercato abbiamo compreso la grande finestra di opportunità che, anche in modo insperato ma assolutamente meritato, si è aperta di fronte a loro: rinforzare la squadra, puntellare la difesa e migliorare il comparto offensivo, potrebbe realmente dare chance concrete alla Fiorentina di entrare nella più prestigiosa delle competizioni europee. Sarebbe un sogno che si avvera per i tanti tifosi che ricordano con grande nostalgia l’eco dell’inno della Champions al Franchi.
Crederci e approfittare del momento. Sono queste le due parole-chiave che dovrebbero animare la Fiorentina – la Fiorentina tutta: dai giocatori all’allenatore, dalla società alla tifoseria – per rendere il nuovo anno un anno indimenticabile. Un anno che parte con grandi, grandissime ambizioni.
Giacomo Cialdi – Direttore Alé Fiorentina
(Foto di ANSA)