In questo numero di Alé Fiorentina, per la rubrica “Tutto lo Stadio”, siamo andati negli States, in Texas, per conoscere un nutrito gruppo di tifosi viola. Per parlare del Viola Club Texas abbiamo intervistato Maurizio Gamberucci.
Maurizio, quando è nato il vostro Viola Club e come vi è venuta l’idea?
«Con altri 2 amici viola di Houston, TX abbiamo covato l’idea fin dal 2019. A febbraio 2020, finalmente, abbiamo fondato il Viola club Texas e abbiamo iniziato a trovarci per guardare le partite assieme… Poi il Covid ha interrotto il rituale per quasi un anno! L’ispirazione è venuta anche col supporto degli amici del Viola Club NYC e di ViolaNation.com, l’unico blog in inglese sulla Fiorentina qui negli USA e forse nel mondo. Lo spunto principale comunque ce l’ha dato l’arrivo di Rocco Commisso a capo della Fiorentina. Con un Presidente Italo-americano, non potevamo non fondare il nostro Club in Texas!».
Quanti soci avete al momento?
«Abbiamo circa 30 soci, una metà in Texas e gli altri in Italia. Siamo tutti ugualmente follemente innamorati della Fiorentina!».
Quando è nata la tua passione per la Fiorentina? Qual è stata la prima partita che hai visto?
«Appena nato i miei genitori mi hanno trasmesso la loro passione per la Viola. I miei genitori frequentano lo stadio fino dagli anni ’50 e hanno assistito dal vivo alla vittoria di entrambi gli scudetti. Molte trasferte incluse, già allora!».
Ma cosa significa tifare Fiorentina in Texas?
«Significa vedere ogni partita in TV o dal PC, sia a casa che a lavoro. Quando giochiamo in orario lavorativo chiudo la porta del mio ufficio e mi concentro. Ascolto la diretta del match su Lady Radio e comunico convulsamente su Whatsapp con gruppi di amici sparsi per il Texas, negli States e a Firenze. Quando necessario, mi sveglio nel weekend alle 5 del mattino, per seguire il lunch match. Lo stesso fanno gli altri associati che si trovano a Houston, Dallas e anche a Boston!».
Ogni quanto riuscite a venire a Firenze?
«Una metà dei nostri soci sono a Firenze e loro portano la nostra sciarpa ad ogni partita, in casa o in trasferta. Quelli di noi con base in Texas riescono a venire in Italia 2/3 volte l’anno. Ognuno di noi non manca l’occasione di andare allo stadio, in casa o in trasferta. Eravamo variamente presenti alle due finali, a Roma e a Praga, e alla trasferta di Coppa a Braga, ad esempio».
Vi riunite per vedere la Fiorentina? Se sì, dove?
«Il Texas è uno stato molto vasto. C’è infatti il detto “Everything is bigger in Texas”, ed è vero! Un gruppetto dei nostri associati vive nell’area di Dallas, si ritrova con più frequenza presso il ristorante Baonecci o a Giro Pizza. I proprietari – Enea e Diego – sono tra i più attivi nel club».
Ci sono aneddoti che ti va di raccontarci? Cene, incontri con calciatori, trasferte “particolari”?
«Ci siamo ritrovati a Baonecci per vedere la Finale di Coppa Italia contro l’Inter quest’anno. Con tanto di degustazione di vino e menù italiani, muniti di sciarpe del Viola Club Texas e tanta speranza. Per poco ci eravamo illusi di potercela fare, ma non è andata bene… Da ricordare senz’altro anche la trasferta in Portogallo a Braga, per il play-off di Conference League, a febbraio 2023. Siamo riusciti a fare un week end nell’area di Porto e a vedere il trionfale 0-4! Sarebbe bello che la Fiorentina venisse a giocare qualche amichevole in Texas, o almeno negli States come hanno fatto la prima estate dopo l’arrivo di Rocco. Come allora, sarei il primo a saltare su un aereo e andare ad incontrare la squadra a New York!».
Iniziative passate particolarmente interessanti? Avete qualche iniziativa per i prossimi mesi?
«Come accennato, abbiamo realizzato le sciarpe del Viola Club Texas, che sono andate a ruba. Prossimamente realizzeremo i cappellini col nostro splendido logo, che rappresenta la figura di un Cowboy col viso coperto dal classico fazzoletto, naturalmente Viola».
Veniamo all’attualità: che sensazioni hai su questa nuova Fiorentina? Che stagione ti aspetti? Qual è il nuovo acquisto che più ti convince?
«Sono un tifoso molto umorale, che gioisce quando si vince e si scoraggia quando si perde! Prima di ogni partita sono sempre molto fiducioso e per me si potrebbero vincerle tutte. Sono convinto che anche in questa stagione ci toglieremo delle soddisfazioni. Come tutti gli altri nostri associati texani, non vedo l’ora di poter visitare il Viola Park. Nico e Bonaventura sono i nostri migliori giocatori. Sono convinto che Nzola e Beltran si sbloccheranno presto e sono curioso di veder giocare Infantino».
Un saluto, e un consiglio, a tutti i tifosi viola che ci leggono?
«Noi tifosi viola siamo nati per soffrire! E la lontananza da un lato aumenta la sofferenza, ma dall’altro rafforza la passione. A coloro che sono più vicini dico di sostenere la maglia e la squadra nella buona e nella cattiva sorte. Forza Viola dal Texas!».