Tutto lo Stadio – Viola Club Isola del Giglio

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In questo numero di Alé Fiorentina siamo andati nella vicina Isola del Giglio per conoscere il locale Viola Club. Abbiamo avuto così l’occasione e il piacere di parlare con il presidente del Club, Giampiero Mattera.

Giampiero, quando è nato il vostro Viola Club e come vi è venuta l’idea?

«Il nostro Club è nato negli anni ’70 con lo storico Presidente Antonio, inizialmente associato al Viola Club Maremma grazie al contributo di Franco Manganelli, il più grande tifoso viola della provincia di Grosseto e fondatore del VC Maremma».

Quanti soci avete al momento? Chi è il più tifoso tra di voi?

«Al momento siamo circa una cinquantina di soci. Il più tifoso era il nostro grande Massimo, purtroppo deceduto per Covid due anni fa».

Quando è nata la tua passione per la Fiorentina? Qual è stata la prima partita che hai visto dal vivo?

«Sono tifoso viola da prima della nascita. Sono nato nel 1985, mi sarei dovuto chiamare Giancarlo, in onore di Antognoni, ma durante la gravidanza morì mia nonna Pierina e i miei familiari come compromesso decisero per Giampiero. La prima partita vista allo stadio fu Fiorentina-Bari 0-0, nella stagione 1993/94, non una partita esaltante ma ricordo ancora l’emozione appena entrato allo stadio in Curva Fiesole: mi tremavano le gambe».

Com’è tifare Fiorentina all’Isola del Giglio?

«Come Firenze abbiamo un Giglio nel cuore, siamo passionali e viviamo le partite con molto entusiasmo. Quando perde si sta male per tutta la settimana».

Ogni quanto venite a Firenze?

«Ci sono sempre almeno 2/3 soci con abbonamento in Fiesole, gli altri soci vanno circa una partita o due a stagione».

Vi riunite per vedere la Fiorentina? Se sì, dove?

«Ci riuniamo spesso a Giglio Porto presso Bar-Ristorante “l’Acciuga”, dove Simone, il proprietario e grandissimo tifoso viola, ci cucina delle ottime pietanze locali durante la partita».

Ci sono aneddoti che ti va di raccontarci? Cene, incontri con calciatori, trasferte “particolari”?

«Abbiamo fatto cene al Giglio con ospiti Antognoni, Dunga, Chiarugi, la Sig.ra Valeria e Vittorio Cecchi Gori, Mareggini, Cois più tantissimi altri giocatori negli anni.. Per farvi capire quanto siamo tifosi, il nostro socio Silvano ha un figlio che si chiama Manuel e la sorella che si chiama Viola. Emanuele, che è mio fratello, ha una figlia che si chiama Viola e io ho la moglie in dolce attesa, tra poche settimane avrò un figlio di nome… Gabriel!».

Tantissimi auguri allora! Iniziative passate particolarmente interessanti? Avete qualche iniziativa per i prossimi mesi?

«Siamo riusciti a organizzare la trasferta di Coppa Italia a Roma, eravamo con un pulmino in 18. Per i prossimi mesi vorremmo organizzare più occasioni del genere con pernottamento a Firenze o Grosseto. A inizio della stagione calcistica faremo una bella cena sociale nella sede storica del club: il ristorante “Da Maria” gestito dal vicepresidente del Club Luigi».

Veniamo all’attualità: che giudizio dai alla stagione della Fiorentina? Quanto è grande la delusione per come sono andate le due finali?

«Voto complessivo 7. Purtroppo siamo mancati sul più bello, per vincere oltre che un po’ di fortuna serve esperienza… Siamo sicuri che tutti i giocatori, allenatore e società faranno tesoro di questi due sconfitte per regalarci un trofeo il prossimo anno».

Da cosa deve ripartire la Fiorentina? Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?

«Dall’allenatore, lo staff e i giocatori di punta come Dodo, Bonaventura e Gonzalez. E aggiungere due buoni giocatori per ruolo, cosa che è mancata quest’anno. Sono molto positivo per la prossima stagione, il Viola Park darà più stimoli a tutto il mondo Fiorentina».

Un saluto, e un consiglio, a tutti i tifosi viola che ci leggono?

«Stiamo tutti uniti e appoggiamo questa società che è seria e ci sta mettendo l’anima per portare la Fiorentina ai palcoscenici che merita. Sempre Forza Viola!».

Intervista di Giacomo Cialdi

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