La rubrica “Tutto lo Stadio”, ormai da mesi, vi accompagna alla scoperta dei Viola Club – italiani e stranieri –, cercando di fornire a tutti i tifosi un punto di riferimento e una mappa del tifo gigliato. Questo mese abbiamo scambiato due chiacchiere con Milena Poggesi, vulcanico presidente del Viola Club Firenze 2005.
Quando è nato il vostro Viola Club, in quali circostanze?
«Il nostro Viola Club è nato il 19 maggio del 2005. Eravamo nei primi anni di gestione Della Valle, e di lì a poco sarebbe arrivato sulla panchina della Fiorentina Cesare Prandelli. Insomma, ci stavamo preparando per vedere una gran bella Viola. Dopo pochi anni dalla nascita, anni nei quali alla presidenza del club c’era Roberta, ho vinto le elezioni e sono diventata la presidente, con vicepresidente Alessio».
Quanti soci contavate all’inizio? E adesso?
«L’inizio, come molti inizi, è stato un po’ difficile… ma, grazie forse anche alla nostra simpatia, siamo partiti con circa 60/65 soci e adesso, nonostante la pandemia, ne contiamo 120. E contiamo di crescere ancora! Siamo un bel gruppo, diventati col tempo non solo soci ma anche amici».
Come presidente onorario avete un grande ex viola, Celeste Pin: cosa rappresenta per voi? Quanto è importante averlo all’interno del vostro Viola Club?
«Celeste è un grande, oltre ad essere diventato anche un grandissimo amico. È molto importante per noi, dà prestigio al Viola Club, è innamorato di Firenze e della Fiorentina… e noi di lui».
Siete sempre molto attivi, spesso con una certa sensibilità per la beneficenza: come avete vissuto i momenti peggiori del Covid? Cosa avete fatto per restare uniti, in contatto?
«Siamo fra i pochi Viola Club che almeno una volta l’anno fanno cene a scopo benefico, anche in periodo pandemia, logicamente con le dovute cautele. Siamo rimasti uniti, sia fra di noi del consiglio che con i soci, con video-chiamate e organizzando giochi a quiz sempre in video. La nostra passione comune per la Fiorentina ci ha fatto restare uniti, e sarà sempre così».
Che sensazioni ha (lei, ma anche i soci) sulla nuova stagione della Fiorentina? Siete tra i preoccupati o i fiduciosi?
«I nostri soci, giustamente, si dividono fra preoccupati e fiduciosi. Direi che vince la fiducia, e anche noi della dirigenza vogliamo avere fiducia e non stare dietro a tutte le bischerate che dicono certi giornalisti. Aspettiamo cosa porterà il mercato, poi vedremo…».
Dovesse inviare un messaggio a Rocco Commisso, cosa le direbbe?
«Presidente, le auguro una prontissima guarigione e di vederla di nuovo alla balaustra fra noi tifosi, perché lei è così: un presidente fra i tifosi. E non badi più di tanto a tutti gli striscioni, alle scritte e offese varie… IO STO CON ROCCO!».
Un messaggio per i tifosi viola, invece?
«Il messaggio che vorrei mandare a tutti i tifosi viola e quello di restare uniti e vicini alla squadra… e non rompere tanto i cog… Solo così possiamo inseguire e raggiungere obiettivi più importanti!».
Intervista di Giacomo Cialdi