Continua il viaggio della rubrica “Tutto lo Stadio” e, in occasione del nuovo numero di Alé Fiorentina, abbiamo avuto il piacere di conoscere Pasquale Bizzi, presidente del Viola Club Castiglion Fiorentino.
Pasquale, quando nasce il vostro Viola Club? Quanti soci avete al momento?
«Il Viola Club Castiglion Fiorentino nasce verso la metà degli anni ’80, per volontà e desiderio di alcuni storici tifosi del luogo. Abbiamo circa 50 soci. Siamo tutti particolarmente tifosi ma all’interno del Club abbiamo un gruppo che è veramente encomiabile: sono sempre presenti allo stadio, in curva Fiesole, e si sobbarcano km e km per seguire la Fiorentina in tante trasferte, anche europee. Si presentano in Curva con uno striscione “IL MIO VIZIO”… Sono fantastici».
Da dove viene la tua passione per la Fiorentina? Ricordi la tua prima partita dal vivo?
«La mia grande passione nasce dal fatto che da piccolo, iniziando a giocare a pallone, giocavo in porta e impazzivo per il grande Ricky Albertosi, che in quegli anni era il nostro portiere, e da lì è iniziata la mia vita in viola. Spesso si comincia a tifare una squadra per i grandi campioni che vestono quella maglia. La prima partita mi sembra un Fiorentina-Pescara della stagione 1979/80. Se non ricordo male finì 2-0 per noi».
Vi riunite in occasione delle partite? Dove?
«Certo, ci riuniamo presso il Centro di aggregazione Serristori a Castiglion Fiorentino, che ci ospita nel proprio circolo e ci “sopporta”. Colgo l’occasione per ringraziare il direttivo del Centro e il presidente dell’ente per la disponibilità».
C’è qualche evento organizzato dal vostro Viola Club che ti è rimasto particolarmente impresso o che vuoi raccontarci?
«Ricordo la prima cena sociale con ospiti i giocatori della Fiorentina, accompagnati dal grande Rigoletto Fantappié: indimenticabile! E poi una trasferta particolare: a Gubbio, nell’anno della Florentia Viola, con noi tifosi a spalare la neve per permettere di disputare la gara».
Avete in programma qualche iniziativa nelle prossime settimane?
«Abbiamo in programma una cena sociale, la prima dopo alcuni anni, il 7 giugno e vediamo se possiamo avere qualche ospite… particolare».
Venendo all’attualità, come vivi la terza finale persa in dodici mesi? Come si riparte?
«Abbiamo perso una finale che potevamo vincere, perciò c’è sicuramente scoramento e delusione. Il calcio sa essere ingiusto, però dobbiamo ripartire con entusiasmo e pensando che sarà per il prossimo anno. Perché noi tifosi, Firenze e la Fiorentina lo meritano!».
Potessi dire qualcosa al Presidente Commisso, cosa gli diresti?
«Vorrei ringraziare Rocco Commisso per gli sforzi fatti fino ad oggi, per gli investimenti e per la passione con cui gestisce la Fiorentina. Per il futuro gli chiederei di non mollare e di cercare di continuare a tenere la squadra sui livelli che meritiamo, per importanza e blasone. Sono fiducioso!».
Un saluto ai tanti tifosi viola che ci leggono?
«Saluto tutti i lettori e le tifose e i tifosi viola che leggeranno queste righe. Saluto tutti con un “Forza Viola per sempre!”. Un abbraccio».