Tutto lo Stadio – Viola Club Brasil

Condividi sui social

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Il viaggio della nostra rubrica, “Tutto lo Stadio”, prosegue e oggi ci porta da Fabiana, Augusto e Bernardo, rispettivamente Presidentessa e vice-presidenti del neo costituito Viola Club Brasil.

Prima di tutto, da dove venite? E come nasce il vostro club?

«Siamo un gruppo molto eterogeneo e sparso sul territorio. Abbiamo soci in molte delle principali città del Brasile: siamo a Porto Alegre, Rio De Janeiro, San Paolo ed altre ancora. Ci siamo conosciuti quindi online, non essendo della stessa città. Usavamo un social network che adesso non esiste più, “Orkut”, che era molto famoso qui in Brasile. Ci siamo conosciuti nel 2004 grazie alla nostra passione viola che ci accomunava. Quando è stato chiuso “Orkut”, abbiamo aperto una pagina Facebook e siamo molto attivi anche su WhatsApp. Tutti noi seguiamo la Fiorentina da moltissimi anni, fin da quando eravamo bambini e ci siamo innamorati della Viola di Bati e Rui».

In quella Viola c’era pure un grande brasiliano, Edmundo, che però è famoso più per i suoi eccessi che per i successi…

«Sì, è vero, infatti anche se è stato un giocatore molto famoso in Brasile, non è un nostro idolo perché ha abbandonato la squadra quando era prima in classifica per tornare al carnevale a Rio. Noi amiamo chi ama la Viola».

Quindi non ci sono giocatori brasiliani che, con la casacca viola addosso, vi sono rimasti nel cuore?

«I grandi brasiliani che hanno giocato a Firenze sono tutti di un’altra generazione. Julinho e Socrates ad esempio. Abbiamo visto soltanto gli ultimi anni di Dunga. A dire il vero, alcuni di noi vivono vicino al confine con l’Argentina, sentiamo quindi molto vicino anche il calcio argentino, e Firenze ha avuto moltissimi giocatori, anche recentemente, che hanno scritto pagine importanti».

Quindi, tra gli attuali giocatori, preferite più Nico Gonzalez di Cabral o Igor?

«Esatto, non abbiamo niente contro Cabral, ma Nico in Sudamerica è molto più conosciuto. Cabral invece è andato in Europa molto giovane, prima di riuscire a diventare famoso. Speriamo che possa diventare un nostro punto di riferimento, ma ancora la strada è lunga. Siamo però molto soddisfatti della crescita di Igor, speriamo che si accorga del nostro gruppo in Brasile! Ci piacerebbe tanto che ricevesse i nostri saluti. Speriamo di riuscire a farci fare un autografo appena verremo a Firenze».

Venite relativamente spesso a Firenze? Come seguite quando siete distanti?

«Ci proviamo… è ovviamente difficile, ma abbiamo visto molte partite negli anni. Siamo addirittura stati a qualche trasferta coi Pullman dell’ACCVC. Quando veniamo cerchiamo di fare il pieno di Fiorentina, sia in casa che fuori, perché poi stiamo alcuni anni senza poterla vedere. Fortunatamente il fuso orario ci permette di seguire in diretta quasi tutte le partite, tranne quelle giocate all’ora di pranzo. Ci troviamo quindi spesso in piccoli gruppi, o anche per cene e feste per occasioni speciali. Come attività principale abbiamo un concorso interno nel quale si pronosticano i risultati delle partite e a fine anno chi ha ottenuto più punti vince dei premi speciali».

Il Brasile è una delle patrie del calcio. Cosa avete trovato di diverso nel modo di vivere lo stadio in Italia rispetto al Brasile?

«Per certi versi è molto simile: anche noi arriviamo molto presto allo stadio, ma forse per motivi diversi… Qui da noi non si può bere allo stadio, quindi ci troviamo molte ore prima per fare un barbecue e bere a più non posso, così da entrare allo stadio sempre molto allegri… [ride, ndr] Lì a Firenze, invece, molte persone vanno al ristorante, o prendono un panino. La cosa che ci accomuna di più è sicuramente la Birra…». [ride, ndr]

Volete inviare un messaggio alla Fiorentina e ai suoi tifosi?

«Certamente, vorremmo far sapere a tutti che ci sono molti sostenitori in Sudamerica, e specialmente in Brasile. Non è facile trovare veri tifosi qui, purtroppo molti tifano più di una squadra. Pensate che un giorno un ragazzo voleva affiliarsi con noi dicendoci che lui tifava sia Fiorentina che Juventus! [sospira, ndr]… Abbiamo quindi deciso che nel nostro gruppo accettiamo solo veri tifosi viola. È giusto che ognuno tifi la sua squadra qui in Brasile, ma la Fiorentina dev’essere la nostra passione principale, la passione comune, altrimenti non si è veri tifosi. Alla Fiorentina, invece, vorremmo dire che siamo perplessi dopo la partenza di Torreira, un grande giocatore a nostro avviso, e che i nomi che circolano non ci convincono a pieno. Speriamo che il sostituto possa essere all’altezza, ma sappiamo anche che il vero top player è in panchina. Se abbiamo fatto un salto di qualità, è principalmente merito suo.

Un saluto a tutto il popolo viola!».

Intervista di Francesco Cerreti

Leggi altri articoli
Torna su