“Sulla carta un’ottima Viola, ma a centrocampo…”

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La nuova Fiorentina di Stefano Pioli è pronta. Un’altra annata è da poco cominciata e la tifoseria, nonostante le prime prestazioni stagionali non siano state scintillanti, già sogna grandi traguardi: la qualificazione in un’Europa più nobile o la vittoria del tanto agognato trofeo. O entrambe le cose. Per parlare della squadra allestita dalla società gigliata e di ciò che potremo vedere nelle prossime settimane, Alé Fiorentina ha intervistato in esclusiva Giancarlo De Sisti, grandissimo ex giocatore nonché allenatore della Fiorentina.

De Sisti, che Fiorentina le sembra quella che in questi giorni sta facendo le prime apparizioni ufficiali?

«Se guardiamo i nomi che scendono in campo, direi un’ottima Fiorentina. La società si è mossa bene sul mercato, anzitutto confermando quei giocatori che, ambiti da tanti, potevano essere attratti da altre sirene: Kean, Gosens, De Gea, giusto per citarne alcuni. Ritengo siano molto importanti anche le conferme di Gudmundsson e Fagioli, due giocatori la cui classe farà molto comodo. Dopodiché, sono arrivati calciatori interessanti…».

Ad esempio? Chi le piace di più?

«Direi Fazzini: un calciatore con grandi capacità tecniche, è un ragazzo giovane che saprà sfruttare bene le occasioni che avrà».

Il reparto, sulla carta, più forte e completo della Fiorentina sembra essere l’attacco. È d’accordo?

«Be’, se guardiamo i nomi quest’anno faremo gol a grappoli! (ride, ndr) La conferma di Kean è fondamentale per la Viola: stiamo parlando di una “bestia” che sente il gol come pochi. L’arrivo di Dzeko, poi, è importante perché permetterà a Pioli di giocare con due prime punte di peso oppure far rifiatare l’italiano quando ci sarà bisogno. Qualcuno dice che è vecchio? Non è giovane, ovviamente, ma vedrete che non si è dimenticato come fare gol e assist. A questi si aggiungono Gud e Piccoli… Insomma, un reparto costruito bene e che può fare le fortune della Fiorentina».

Difesa e centrocampo, invece?

«In difesa penso Pioli sia messo bene, soprattutto con la permanenza di Comuzzo: un reparto solido, fisico, abbastanza collaudato. Il centrocampo, si sa, è quello che crea gioco, un reparto fondamentale per tutte le squadre: detto che Fagioli è un bel giocatore, forse manca ancora qualcosina… Ci sono buoni elementi ma forse sarebbe servita un po’ di personalità in più in mezzo al campo».

Veniamo poi all’allenatore, Stefano Pioli: cosa pensa potrà dare in più, o di diverso, rispetto a Palladino?

«Sono due allenatori molto diversi, anche se a mio avviso entrambi ottimi. Ritengo che Palladino abba fatto bene lo scorso anno, per cui non comprendo le tante critiche piovutegli addosso. Pioli ovviamente è un altro tecnico: dalla sua ha l’esperienza, la vittoria di un bello scudetto con il Milan, la conoscenza di Firenze e del calcio italiano. È un allenatore navigato che sa amalgamare bene gli ingredienti che ha a disposizione. Credo possa essere un valore aggiunto per la Fiorentina».

Alla luce di quanto detto, come vede la Viola in questa stagione? Potrà essere finalmente l’anno giusto per togliersi qualche soddisfazione?

«Sappiamo che in una stagione possono subentrare tanti fattori, ma ritengo che sulla carta ci siano tutti i presupposti per divertirci. Non so se questo voglia dire un grande piazzamento in campionato oppure alzare finalmente una coppa, ma la Fiorentina dovrebbe puntare ad entrambe le cose: la rosa è ampia e di qualità, nessun obiettivo deve essere precluso a priori. Speriamo sia l’anno giusto per festeggiare… Firenze e i fiorentini lo meriterebbero!».

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