di LORENZO MAGINI – 5°puntata
tratto dall’originale stampato nel n° 5 di Alé Fiorentina del Gennaio 1966
Il Marzocco si veste di Viola
Il primo contatto con le grandi squadre tipo Bologna, Juventus, Genoa, Pro Vercelli, Internazionale, Lazio, Napoli ecc., non fu certo per la Fiorentina, come abbiamo visto, dei più confortanti; tuttavia ebbe le sue ripercussioni sia nella società che nel pubblico degli appassionati. Ridolfi, da quel campionato, aveva tratto la convinzione che per avere una squadra capace di affrontare il nuovo campionato di serie B a girone unico e tentare il salto alla serie A era necessario che la società avesse idee chiare e precise in un tutto armonico con unanimità di consensi. L’esperienza dei primi anni della A.C. Fiorentina aveva insegnato che nonostante la fusione, il dualismo tra Club Sportivo e Libertas, ambedue rappresentate nel consiglio da cinque elementi, era tutt’altro che finito. A questo punto Ridolfi chiedeva all’assemblea dei soci della A.C. Fiorentina pieni poteri. L’assemblea lo nominava Presidente e da quel momento fino a tutto il 1942 Ridolfi sarà l’unico responsabile della squadra, dirigendola praticamente senza alcun Consiglio Direttivo.
La prima decisione del nuovo presidente fu l’abbandono dei vecchi colori biancorossi e la scelta di quello nuovo: il VIOLA!
E’ da questo momento che può dirsi abbia inizio la vera nuova vita dell’Associazione Fiorentina Calcio.
La preparazione al campionato 1929-30
Nell’agosto del 1929 cominciava sotto la guida del duo Chapkay-Feldmann la preparazione per il nuovo campionato di serie B a girone unico, e il 1° settembre la Fiorentina, ancora in maglia bianco-rossa, disputava sul campo di Via Bellini, la prima partita precampionato contro la SICAM di Livorno presentando i nuovi acquisti: Sinibaldi, Riviera, Pizziolo, Moretti, Staffetta, Luchetti, Galluzzi. Il risultato fu di 1 a 0 a favore della SICA, ma nessuno gridò allo scandalo tanto chiara era apparsa la mancanza di preparazione della squadra fiorentina.
La domenica successiva 8 settembre la squadra affrontava la compagine del Mantova travolgendola per 6 a 1.
“Dopo questa prova – scriveva il Nuovo Giornale – possiamo tranquillamente affermare che i concittadini nel prossimo campionato disputeranno un ruolo di primordine. Solidissima nella seconda linea in cui è emerso un magnifico Pizziolo, la Fiorentina può contare quest’anno su un quintetto attaccante insidioso e realizzatore. Galluzzi, il figliuol prodigo, ha fatto sfoggio oggi di tutte le sue ottime doti ed ha lanciato alla perfezione le sue ali che lo hanno ottimamente assecondato”. In questa partita Pizziolo segnava il suo primo gol su calcio di punizione, mentre faceva la sua prima comparsa quel Neri che in seguito, con lo stesso Pizziolo e con Pitto prima, e Bigogno dopo, avrebbe formato una delle più forti linee mediane che mai abbia avuto la squadra viola.
Dopo una partita giocata a Forlì il 15 settembre e terminata 0 a 0, il 22 settembre la Fiorentina indossava per la prima volta nella sua storia le maglie viola ospitando la nuova società sportiva Roma sorta anch’essa dalla fusione di ben tre società sportive della capitale. I fiorentini poterono ammirare per la prima volta quel Bernardini che 37 anni dopo doveva portare la loro squadra alla conquista dello scudetto e quel Ferraris IV che passerà alla storia del calcio italiano come “il leone di Higbury” per la spettacolosa partita giocata contro l’Inghilterra ad Higbury nel 1934. In questa partita l’uomo Bernardini rivelava una delle doti che lo caratterizzeranno per tutta la sua carriera di giocatore e di allenatore: il senso di cavalleria e sportività. Infatti avendo concesso l’arbitro un calcio di rigore dopo appena tre minuti di gioco, Bernardini, incaricato del tiro, lo calciava volutamente fuori sotto uno scrosciare caloroso e fragoroso di applausi. Comunque la Roma vinceva l’incontro per 3 a 0 e per 2 a 1 vinceva pure l’incontro di rivincita disputato la domenica successiva sul campo del Testaccio, avendo in porta quel Ballanti che l’anno successivo passerà nelle file viola rimanendovi per svariati anni. Con questo incontro si concludeva il ciclo delle partite precampionato e il 6 ottobre aveva inizio il primo campionato dei “Viola”.
Partenza lanciata
Prima avversaria della Fiorentina sul campo di Via Bellini la gloriosa squadra dei nerostellati del casale. I viola scendevano in campo nella seguente formazione: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi; Staccione, Riviera, Pizziolo; Luchetti, Moretti, Staffetta, Galluzzi. Risultato: 0 a 0. “Dopo 90’ minuti di gioco – scriveva il Nuovo Giornale – le casacche nero-stellate e quelle viola sono rientrate agli spogliatoi salutate da una scrosciante ovazione, Poi all’uscita, quando i campioni casalesi hanno preso posto sulle automobili per tornare all’albergo, il pubblico, strettosi intorno ad essi, ha rinnovato loro una vibrante manifestazione che ha sinceramente toccato i rudi piemontesi”. In quello stesso giorno 6 ottobre lo sport italiano si affermava clamorosamente a Parigi per merito di un cavallo. Infatti nella X° edizione del Gran Premio dell’Arco di Trionfo, vero campionato mondiale dei purosangue, Ortello, di De Montel, magistralmente montato da Paolino Caprioli travolgeva i più famosi cavalli francesi e inglesi aggiudicandosi la vittoria con una netta superiorità. Contemporaneamente a S. Siro Erba, sempre di De Montel, si aggiudicava con la monta del giovanissimo Camici il premio del Jockey Club, massima moneta dell’ippica italiana.
Il 13 ottobre la Fiorentina passava autoritariamente a Monfalcone contro la Monfalconese per 4 a 1 con tre gol di Rivolo e uno di Segoni III.
Il 20 ottobre i viola affrontavano a Firenze i gialloblu del Verona Hellas capolista della classifica, fra i quali i nomi di maggior spicco erano l’interno Bonesini e l’ala sinistra Porta. In una partita giocata all’insegna della velocità, nonostante un rigore sbagliato da Galluzzi nei primi minuti di gioco, la Fiorentina si aggiudicava agevolmente l’incontro nella ripresa segnando quattro gol con Staffetta, Luchetti, Galluzzi e Segoni III. Con questa vittoria la Fiorentina passava in testa alla classifica insieme a Casale e Pistoiese.
Altra partita interna il 27 ottobre e nuova vittoria per 4 a 1 a spese della Fiumana nonostante l’assenza di Pizziolo infortunato e sostituito da Neri. L’entusiasmo suscitato da Galluzzi in questa partita fu addirittura esplosivo: Questa partita infatti fu un vero e proprio show del fiorentinaccio, sotto la cui regia tutta la linea attaccante si esibì in affondo magistrali che portarono l’intera squadra a giocare come il gatto col topo. Due volte Galluzzi e una per ciascuno Rivoli e Segoni III, siglavano le reti viola mentre a mala pena l’ala destra Zubbranich riusciva a salvare l’onore della bandiera per i fiumani.
Prima difficile trasferta per i viola il 3 novembre a Genova contro la Dominante e prima apparizione di Pizziolo centro-mediano. Con tre gol segnati in netto fuorigioco l’arbitro Squilleri di Brescia volle regalare al nascente astro fascista Starace, presidente della Dominante, una vittoria che altrimenti i giocatori avrebbero difficilmente potuto conseguire. Ridolfi e i viola masticarono amaro, ma in cuor loro si ripromisero di rendere pan per focaccia nel girone di ritorno: il che regolarmente avvenne con relativi interesse.
Il 10 novembre la Fiorentina è a Biella e pur dominando in maniera nettissima non va oltre un pareggio per 1 a 1 con un gol di Rivolo.
17 novembre. Scende a Firenze l’imbattibile Atalanta che guida la classifica e che presenta in porta quel Ceresoli che nella sunnominata partita di Higbury doveva dimostrarsi un gatto dalle sette anime riuscendo fra l’altro a parare un calcio di rigore. Con un gol di Rivolo e due di Luchetti l’Atalanta perdeva la sua imbattibilità e il primo posto in classifica che veniva conquistato dal Casale.
Giuseppe Centauro così commentava sul Nuovo Giornale la partita di quel giorno: “L’attrezzatura della squadra gigliata è tra le più efficaci e le più serie. C’è la nomenclatura del grande team che sa disputare un ruolo importante e gli uomini assurti ad esponenti di uno stile pregevole a questo s’informano, cercando di migliorarlo armonizzandolo. Non c’è soltanto nel gioco della Fiorentina la finezza del ricamo ma la padronanza d’un metodo che è tra i migliori. A queste sue doti pregevolissime va aggiunta una volontà di ferro che no disarma nemmeno dinanzi al pericolo del gioco forte praticato da avversari più robusti com’erano oggi quelli dell’Atalanta … … Galluzzi è il cervello della squadra: il fiorentino è un atleta superiore; si distanzia da tutti per quella genialità con cui nutrisce il suo gioco. Oggi creava come un artista di razza, innamorato del bello”.
Il 21 novembre la Fiorentina veniva battuta a Novara di stretta misura e dopo strenua lotta rimontando lo svantaggio di due gol con Staffetta e subendo il terzo, che le procurava la sconfitta, solo a pochi minuti dal termine su azione di contropiede. Anche in questa partita però la squadra dimostrava di avere veramente quella volontà di ferro di cui parlava la settimana precedente Giuseppe Centauro.
Il 30 novembre il campionato subiva una interruzione dovuta alla partita internazionale Italia – Portogallo vinta dagli azzurri, già alla guida di Pozzo, per 6 a 1. La Fiorentina approfittava della sosta per incontrare in amichevole l’Alessandria e vincere per 6 a 3.
La partita di campanile col Prato del 7 dicembre si concludeva con uno 0 a 0 dovuto più che a una battuta di arresto della squadra ad un incidente di gioco subito da Galluzzi che al 40’ del primo tempo doveva abbandonare il Campo. Dopo la partita il tifo esplodeva e botte da orbi volarono tra i tifosi delle due squadre tanto che l’Ente Provinciale Sportivo d’accordo con la Federazione Fascista apriva un’inchiesta.
Priva di Galluzzi la Fiorentina affrontava la lunga trasferta per Lecce il 14 Dicembre e vi subiva una chiara sconfitta per 2 a 0.
Cominciava a manifestarsi un calo di rendimento della squadra, calo che doveva manifestarsi ancor più accentuatamente la domenica successiva 21 dicembre nell’incontro fra le mura di casa con il Parma perso per 2 a 1. Era la prima sconfitta interna, ed anche se l’assenza di Galluzzi aveva la sua importanza, pure la squadra, agli occhi dei tifosi, non appariva più la stessa.
Il 26 dicembre la Fiorentina veniva sconfitta in amichevole dal Forlì per 5 a 4 e nel solito rendez-vous di fine anno tra squadre italiane, austriache, ungheresi e svizzere perdeva di misura col Budapest per 3 a 2.
Questo incontro però, nonostante la sconfitta, valse a far rinascere molte speranze nei sostenitori della squadra che alla ripresa del campionato si recava a Spezia il 5 gennaio 1930 pareggiandovi per 0 a 0 in una partita che pur essendo senza reti fu un capolavoro di impostazione tattica e dove Pizziolo, a dimostrazione di una classe eccelsa, brillò in maniera stupenda nell’inusitato ruolo di terzino.
Il 12 gennaio, esattamente a due anni di distanza dall’incontro per 5 a 3 a Bari, la Fiorentina si ritrovava davanti la squadra dei galletti pugliesi dei quali, gloriosa bandiera, era quel Costantino che Pozzo aveva chiamato a ricoprire il ruolo di ala destra della nazionale. Con un secco 3 a 0 i viola rimandavano spennati i galletti a Bari con quale soddisfazione di quei 150 tifosi che erano stati presenti a Bari due anni prima vi lasciamo immaginare!
Il 19 gennaio la Fiorentina, alla guida del solo Feldmann, si reca a Legnano e vi subisce una sconfitta per 2 a 1. Il 22 gennaio presso il Ristorante “La Bianca” veniva offerto un banchetto in onore dell’allenatore Chapkay che la settimana prima aveva lasciato la direzione tecnica della squadra. In questa occasione Ridolfi consegnava al medesimo un orologio d’oro e la tessera di socio benemerito della A.C. Fiorentina.
Surclassato il Venezia di Montesanto per 6 a 1 nella partita del 26 gennaio, giorno in cui Bosisio perdeva il titolo italiano dei welter ad opera di Venturi, il 2 febbraio la Fiorentina scendeva sul campo di Monteoliveto per incontrare la Pistoiese alla quale, non in maniera del tutto ortodossa, era riuscita a soffiare Pizziolo. Questi non scendeva in campo contro i suoi ex compagni e la Fiorentina perdeva per 1 a 0.
Fermo il campionato il 9 febbraio per la partita Italia Svizzera a Roma, conclusasi con un netto 4 a 2 a favore degli azzurri, il 16 la Fiorentina incontrava la Reggiana in una partita che solo al 44’ del secondo tempo riusciva a pareggiare con un gol di Rivolo. Con questa partita si concludeva il girone di andata che aveva visto la Fiorentina comportarsi in maniera molto brillante all’inizio ma con alti e bassi via via che il campionato cominciava a farsi sempre più difficile.
Il girone di ritorno
Il girone di ritorno iniziava per la Fiorentina con una netta sconfitta a Casale (3 a 0) il 23 febbraio. Dopo l’incontro internazionale disputato a Francoforte dagli azzurri contro la Germania e vinto per 2 a 0, i viola riprendevano il campionato il 9 marzo incontrando a Firenze il Monfalcone e schierando per la prima volta in campionato il terzino Magli. Nonostante la vittoria per 2 a 1 il pubblico non rimase soddisfatto dei suoi giocatori e una manifestazione abbastanza incivile ebbe luogo dopo la partita.
Il Nuovo Giornale del lunedì bollava questi tifosi con queste parole: “La squadra fiorentina era all’inizio del campionato in condizioni splendenti di forma: l’entusiasmo animava i suoi giocatori e il loro morale era altissimo. Vennero le prime amarezze e qualche disgrazia: vennero anche a mancare per incidenti alcuni giocatori e la squadra sembrò accasciarsi. Il pubblico fiorentino, troppo facile ad entusiasmarsi per un fortunato successo e più facile ancora a criticare aspramente e talvolta inopportunamente una mancata affermazione, senza rendersi conto delle ragioni di questo, senza analizzarne le cause abbandona la squadra a se stessa: anzi facendo oggetto del suo scherno i giocatori che per disavventura abbiano commesso un errore, con quanta influenza sul morale dei giocatori medesimi è facile immaginare, cerca di rendere ancor più difficile la ripresa che certamente non mancherà”! Purtroppo il pubblico fiorentino non è cambiato!
Ridolfi però quel giorno compensò la sua amarezza con la grande gioia che gli aveva dato l’atletica leggera: Lippi e Bartolini infatti avevano sbaragliato il campo nel cross internazionale di Milano e la Giglio Rosso aveva vinto il campionato italiano e tutti i premi di squadra.
Sconfitta a Verona per 1 a 0 e vittoriosa a Fiume per 3 a 0, dove la domenica precedente il Casale capolista non era riuscito ad andare oltre il pareggio, il 30 marzo la Fiorentina ospitava la Dominante decisissima di rendere alla stessa la pariglia per la sconfitta subita nel girone di andata. E Ridolfi questa volta, senza l’aiuto compiacente di nessun arbitro (e non poteva esserci essendo l’arbitro quel Gama che con Barlassina e Mauro costituiva la triade dei principi del fischietto) riusciva a mettere K.O il suo avversario Starace con uno squillante 6 a 1 del quale artefice principale risultava quel Baldinotti che i tifosi fiorentini cominciavano già a chiamare “il Balilla II”.
La serie delle vittorie cominciata a Fiume continuava anche dopo l’incontro con la Dominante. Infatti a questa vittoria faceva seguito quella con la Biellese a Firenze per 3 a 0, con l’Atalanta a Bergamo per 1 a 0, col Novara a Firenze per 3 a 0 e col Prato a Prato per 2 a 1. A questo punto la squadra si inceppava nuovamente con il pareggio col Lecce a Firenze per 1 a 1 e con quello di Parma anch’esso per 1 a 1. Vinta la partita interna con lo Spezia per 4 a 1 la Fiorentina veniva sconfitta a Bari per 2 a 1, non riusciva ad andare oltre il pareggio col Legnano di Bigogno a Firenze (1 a 1) e si vedeva rifilare lo stesso risultato del girone di andata, ma questa volta a proprio sfavore, dal Venezia (6 a 1). Due vittorie consecutive infine con la Reggiana a Reggio Emilia (tradizione rispettata) per 2 a 1 e con la Pistoiese a Firenze ancora per 2 a 1 chiudevano il campionato della squadra viola.
In un campionato combattuto e appassionante, dominato dall’insospettato rendimento del Casale, l Fiorentina non riusciva a raggiungere la promozione e si classificava al 4° posto dietro Casale, Legnano e Dominante. Ma la squadra aveva dimostrato di esser pronta a tentare il gran salto nella serie A. I tifosi fiorentini dovranno aspettare solo un altro anno e poi …. Lo Stadio e Petrone.
Date – Formazioni – Arbitri – Marcatori – Classifica finale |
FIRENZE, 6 ottobre 1929 – FIORENTINA – CASALE 0 – 0
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Piziolo, Luchetti, Moretti, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
CASALE: Roletto, Ticozzelli, Roggero, Bottaro, Castello, Patrucco, Migliavacca, De Marchi, Mattea, Leporati, Patrucchi.
ARBITRO: Scarpi di Dolo
MONFALCONE, 13 ottobre 1929 – FIORENTINA – MONFALCONE 4 – 1 (2-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Giacomelli, Piziolo, Riviera, Staccione, Luchetti, Segoni III, Staffetta, Galluzzi, Rivolo..
MONFALCONE: Archesso, Nicolich, Revelant, De Biasi, Rigotti, De Franceschi, Moro, Romolo, Baccilieri, Zennolla, Molinis.
ARBITRO: Barlassina di Novara. GOALSI: Rivolo 3 (F.), Segoni (F.), Baccilieri (M.).
FIRENZE, 20 ottobre 1929 – FIORENTINA – VERONA 4 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Piziolo, Luchetti, Segoni III, Staffetta, Galluzzi, Rivolo
VERONA: Manzini, Marini, Carra, Cavalieri, Bernardi, Albertini, Tommasi, Benesini, Patuzzi, Dalfin, Porta.
ARBITRO: Cassetta di Milano. GOALS: Staffetta (F.), Luchetti (F.), Galluzzi (F.), Segoni (F.).
FIRENZE, 27 ottobre 1929 – FIORENTINA – FIUMANA 4 – 1 (3-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Neri, Luchetti, Segoni III, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
FIUMANA: Raicovich, Romeo, Sincich, Narciso, Bruno, Pillepich, Zubbranich, Pasquali, Tomasich, Spadavecchia, Reich.
ARBITRO: Dani di Genova. GOALS: Galluzzi (Fio.), Rivolo (Fio.), Zubbranich (Fium.), Segoni (Fio.).
GENOVA, 3 novembre 1929 – DOMINANTE – FIORENTINA 3 – 1 (2-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Segoni, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
DOMINANTE: Chittolina, Castello, Cambiaso, Crabbi, Montaldo, Fontana, Losi, Gay, Bruno, Poggi II, Raggio.
ARBITRO: Spilleri di Brescia. GOALS: Bruno (D.), Segoni (F.), Gay (D.), Poggi (D.).
BIELLA, 10 novembre 1929 – BIELLESE – FIORENTINA 1 – 1 (1-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Segoni, Galluzzi, Staffetta, Rivolo.
BIELLESE: Agnello, Tibi, Roasio II, Paolinic, Finotto II, Greppi, Guglielminotti, Tarlao, Martin IV, Gruppo, Comello.
ARBITRO: Lenti. GOALS: Rivolo (F.), Tarlao (B.).
FIRENZE, 17 novembre 1929 – FIORENTINA – ATALANTA 3 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Piziolo, Luchetti, Segoni, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
ATALANTA: Ceresoli, Perduca, Comotti III, Volta, Scarpellini, Casati, Lodi, Simonetti, Buschi, Panzeri, Galimberti.
ARBITRO: Scarpi di Dolo. GOALS: Rivolo (F.), Luchetti 2 (F.).
NOVARA 24 novembre 1929 – NOVARA – FIORENTINA 3 – 2 (2-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Piziolo, Luchetti, Segoni, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
NOVARA: Gamba, Arcadini, Checco, Pagliarini, Meneghetti, Mornese, Versaldi, Galli II, Ravetta, Lanza, Mariani.
ARBITRO: Caironi . GOALS: Versaldi 2 (N.), Checco rig. (N.), Staffetta 2 (F.).
FIRENZE, 8 dicembre 1929 – FIORENTINA – PRATO 0 – 0
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Neri, Luchetti, Moretti, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
PRATO: Gori, Mazzoni, Cuttin, Morelli, Bosio, Corti, Ferraris, Grassi, Marini, Querci, Miliotti.
ARBITRO: Lenti.
LECCE, 15 dicembre 1929 – LECCE – FIORENTINA 2 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Piziolo, Luchetti, Segoni, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
LECCE: Zamberletti, Miltone, Lavè, Mottola, Brezzi, Giannone, Fortina, Abriani, Pellarin, Enghel, Locatelli.
ARBITRO: Ferro. GOALS: Fortina (L.), Locatelli (L.).
FIRENZE, 22 dicembre 1929 – PARMA – FIORENTINA 2 – 1 (1-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Bandini, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Piziolo, Luchetti, Meucci, Staffetta, Moretti, Rivolo.
PARMA: Arbizzani, Negroni, Mattioli, Cresci, Mazzoni, Franzini, Quaglietti, Mistrali, Bertoli, Chiavanello, Vaccari.
ARBITRO: Gama. GOALS: Meucci (F.), Mistrali (P.), Vaccari (P.).
LA SPEZIA, 5 gennaio 1930 – SPEZIA – FIORENTINA 0 – 0
FIORENTINA: Sernagiotto, Piziolo, Sinibaldi, Staccione, Olmi, Neri, Luchetti, Meuccii, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
SPEZIA: Costa, Farina, Caiti, Meoni, Santillo, Tacchinardi, Ghidoni, Rinesi, Andrei, Mannucci, Savani II.
ARBITRO: Rovida di Milano.
FIRENZE, 12 gennaio 1930 – FIORENTINA – BARI 3 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Piziolo, Staccione, Olmi, Neri, Luchetti, Meucci, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
BARI: Lodolo, Tomich, Ronca, Montalto, Alice, Rivolta, Costantino, Recalcati, Bottaro, Scategni, Rastelli.
ARBITRO: Barlassina. – GOALS Olmi (F.), Luchetti (F.), Rivolo (F.).
LEGNANO, 19 gennaio 1930 – LEGNANO – FIORENTINA 2 – 1 (2-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Piziolo, Sinibaldi, Staccione, Olmi, Neri, Luchetti, Meucci, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
LEGNANO: Rotondi, Pagani, Bellardi, Bigogno, Cidri, Gerola, Canavesi, Gabra, Ottolina, Aliatis, Rizzi.
ARBITRO: Garbieri. – GOALS: Canavesi (L.), Aliatis (L.), Rivolo (F.).
FIRENZE, 26 gennaio 1930 – FIORENTINA – VENEZIA 6 – 1 (2-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Piziolo, Sinibaldi, Staccione, Olmi, Neri, Luchetti, Meucci, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
VENEZIA: Sambo, D’Este, Bianchi, Mion, Montesanto, Zennaro, Carrera, Giuge, Magrini, Rossi, Bonello, Rivolta.
ARBITRO: Cassetta. – GOALS: Giuge (V.), Rivolo rig. 2 (F.), Galluzzi 2 (F.), Staffetta 2 (F.).
PISTOIA, 2 febbraio 1930 – PISTOIESE – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, Olmi, Neri, Luchetti, Segoni, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
PISTOIESE: Spadoni, Bertini, Vecchi, Frassoldati, Gambino, Canali, Barni, Giorgi, Vannacci, Ferrero, Gallo.
ARBITRO: Rovida di Milano. – GOAL: Ferrero (P.).
FIRENZE, 16 febbraio 1930 – FIORENTINA – REGGIANA 1 – 1 (0-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Piziolo, Sinibaldi, Staccione, Riviera, Neri, Luchetti, Segoni, Galluzzi, Rivolo, Balzarini.
REGGIANA: Ghiselli, Vighi, Boni, Bezzecchi, Bedogni, Leoni, Gerla, Raggio, Lombatti, Pilati, Besciani.
ARBITRO: Barlassina. – GOALS: Pilati (R.), Rivolo (F.).
CASALE, 23 febbraio 1930 – CASALE – FIORENTINA 3 – 0 (3-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Piziolo, Sinibaldi, Staccione, Olenich, Neri, Luchetti, Moretti, Staffetta, Galluzzi, Rivolo.
CASALE: Roletto, Mandrini, Roggero, Patrucco, Castelli, Boltri, Migliavacca, De Marchi, Mattea, Marietti, Patrucchi.
ARBITRO: Gonani di Ravenna. – GOALS; De Marchi 2 (C.), Mattea (C.).
FIRENZE, 9 marzo 1930 – FIORENTINA – MONFALCONE 2 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Magli, Sinibaldi, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Moretti.
MONFALCONE: Archesso, Niccoli, Geigerle, De Biasi, Rigotti, Zanolla, Sulling, Baccilieri, Russino, Simonetti, Molinis.
ARBITRO; Malagodi di Ferrara. – GOALS: Staffetta 2 (F.), Molinis (M.).
VERONA, 16 marzo 1930 – VERONA – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Bandini, Neri, Piziolo, Longoni, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Moretti.
VERONA: Manzini, Marini, Bergamaschi, Favalli, Bernardi, Corsi, Tommasi, Patuzzi, Bonesini, Dalfin, Biagini.
ARBITRO: Scorzoni di Bologna. GOAL: Patuzzi (V.).
FIRENZE, 23 marzo 1930 – FIORENTINA – FIUMANA 3 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Bandini, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Moretti.
FIUMANA: Raicovich, Miliani, Grainer, Narciso, Tomasi, Pietri, Froglia. Bruni, Zuliani, Percovich, Host.
ARBITRO: Bruna. GOALS: Moretti (F.), Baldinotti 2 (F.).
FIRENZE, 30 marzo 1930 – FIORENTINA – DOMINANTE 6 – 1 (2-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Magli, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
DOMINANTE: Chittolina, Cambiaso, Castelli, Grabbi, Montaldo, Fontana, Losi, Gay, Giannelli, Poggi, Raggio.
ARBITRO: Gama. – GOALS: Poggi (D.), Staffetta 2 (F.), Baldinotti 2 (F.), Luchetti (F.), Galluzzi (F.).
FIRENZE, 13 aprile 1930 – FIORENTINA – BIELLESE 3 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Magli, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
BIELLESE: Agnello, Baggiore, Roasio, Paolinich, Gaia, Finotto, Guglielminotti, Groppo, Tarlao, Costanzo, Comello.
ARBITRO: Pezzato di Monfalcone. – GOALS: Staffetta (F.), Luchetti (F.), Baldinotti (F.).
BERGAMO, 20 aprile 1930 – FIORENTINA – ATALANTA 1 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Magli, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
ATALANTA: Ceresoli, Cornotti, Perduca, Casati, Scarpellini, Volta, Lodi, Colombo, Panzeri, Cornotti II, Galimberti.
ARBITRO: Gonani di Ravenna. – GOAL: Rivolo (F.).
FIRENZE, 27 aprile 1930 – FIORENTINA – NOVARA 3 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Magli, Staccione, Piziolo, Olenich, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
NOVARA: Gamba, Rabaglio, Checco, Paglierini, Mornese, Galli, Versaldi, Cassano, Ravetta, Marchetti, Mariani.
ARBITRO: Bo’ di Genova. GOALS: Baldinotti 3 (F.).
PRATO, 4 maggio 1930 – FIORENTINA – PRATO 2 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Magli, Sinibaldi, Staccione, Piziolo, Olmi, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
PRATO: Gori, Mazzoni, Cuttin, Corti, Morelli, Bosio, Migliotti, Gelada, Marini, Querci, Degl’Innocenti.
ARBITRO: Mattea di Casale. – GOALS: Luchetti 2 (F.), Bosio (P.).
FIRENZE, 11 maggio 1930 – FIORENTINA – LECCE 1 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Magli, Sinibaldi, Staccione, Piziolo, Olmi, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
LECCE: Zamberletti, Miltone, Lavè, Enghel, Brezzi, Mottola, Tana, Plenich, Pellarin, Giannone, Locatelli.
ARBITRO: Mazzarino di Roma. – GOALS: Baldinotti (F.), Mottola (L.)..
PARMA, 25 maggio 1930 – PARMA – FIORENTINA 1 – 1 (0-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Magli, Sinibaldi, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Olenich, Rivolo.
PARMA: Arbizzani, Mattioli, Negroni, Chiara, Mazzoni, Crasci, Vaccari, Mistrali, Poli, Franzini, Quaglietti.
ARBITRO: Caironi di Milano. – GOALS: Staffetta (F.), Mistrali (P.).
FIRENZE, 29 maggio 1930 – FIORENTINA – SPEZIA 4 – 1 (3-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Magli, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Olenich, Rivolo.
SPEZIA: Strati, Caiti, Meoni, Tacchinardi, Farina, Rossi, Ghidoni, Andrei, Geini, Rizzo, Cappelli.
ARBITRO: D’Alessandro di Vercelli. – GOALS: Luchetti (F.), Rivolo 2 (F.), Rizzo (S.), Baldinotti (F.).
BARI, 1 giugno 1930 – BARI – FIORENTINA 2 – 1 (1-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Magli, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Olenich, Rivolo.
BARI: Pressa, Tomich, Ronca, Di Marzo, Alice, Mimunno, Costantino, Recalcati, Bottero, Scateni, Rastelli.
ARBITRO: Mastellari. – GOALS: Bottero (B.), Baldinotti (F.), Costantino (B.).
VENEZIA, 15 giugno 1930 – VENEZIA – FIORENTINA 6 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Sernagiotto, Magli, Sinibaldi, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
VENEZIA: Sambo, Bianchi, Signoretti, Zennaro, Migotti, Mion, Carrera, Giuge, Gorini, Rossi, Bonello.
ARBITRO: Garbieri di Genova. – GOALS: Rossi 2 (V.), Staffetta (F.), Gorini 2 (V.), Bonello (V.), Giuge (V.).
REGGIO EMILIA, 19 giugno 1930 – FIORENTINA – REGGIANA 2 – 1 (2-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Magli, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
REGGIANA: Ghiselli, Viglia, Boni, Valeriani, Badogni, Bozzeschi, Goria, Raggio, Lombatti, Pilati, Bresciani.
ARBITRO: Cuguini. – GOALS: Galluzzi (F.), Rivolo (F.), Raggio (R.).
FIRENZE, 29 giugno 1930 – FIORENTINA – PISTOIESE 2 – 1 (2-1)
FIORENTINA: Sernagiotto, Magli, Sinibaldi, Staccione, Piziolo, Neri, Luchetti, Staffetta, Baldinotti, Galluzzi, Rivolo.
PISTOIESE: Spadoni, Vignolini, Vecchi, Simonatti, Gambino, Canali, Barni, Frassoldati, Giorgi, Vannacci, Niccolai.
ARBITRO: Carraro – GOALS: Frassoldati (P.), Staffetta (F.), Luchetti (F.).