Storia dell’A.C. Fiorentina

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di LORENZO MAGINI – 4°puntata

tratto dall’originale stampato nel n° 4 di Alé Fiorentina del Dicembre 1965

Se il 1928 fu un anno denso di avvenimenti per la cronaca italiana (basti ricordare tra gli altri la spedizione di Nobile al polo con “l’Italia” e il processo Bruneri Canella), denso di avvenimenti lo fu anche per il calcio italiano sia per il suo ordinamento interno sia per la completa valorizzazione ottenuta in campo internazionale con il terzo posto conquistato nell’Olimpiadi di Amsterdam dietro ad Uruguay e Argentina.

Le Olimpiadi di Amsterdam

Il 27 maggio, mentre tutto il mondo era in ansia per la sorte del dirigibile “Italia” scomparso senza più dar notizie via radio nei cieli del Polo Nord, avevano inizio ad Amsterdam le Olimpiadi di calcio alle quali, eccettuata l’Inghilterra, partecipavano tutte le migliori rappresentative del mondo con in testa i campioni della America latina: Uruguay ed Argentina. La prima partita sostenuta dall’Italia fu contro la Francia battuta per 4 a 3, il 29 maggio. Nonostante il risultato, il gioco fu molto deludente e nella partita successiva con la Germania venivano inseriti nella formazione Pitto Schiavio e Magnozzi. Il frutto di questo inserimento si concretava in uno squillante 4 a 1 che permetteva all’Italia la qualificazione per la semifinale in cui si trovava di fronte all’Uruguay di Scarone Petrone e Andrade, il negro che con Quincoces e Pelè può senz’altro considerarsi il più grande calciatore di razza negra che mai abbia calcato i rettangoli di gioco. Andata in vantaggio con un gol di Balonceri, raggiunta da un gol di Cea, superata da un gol di Campolo e poi ancora da uno di Scarone l’Italia si portava sul 3 a 2 con un’autorete del portiere uruguaiano Mazali causata da una scarica di Schiavio.

2 Settembre 1928. Fiorentina-Terni Spezia (precampionato) 2-0. Su un pallone mancato da Bassi, Staccione raccoglie e tira a rete mentre Viale, l’ex nerazzurro dell’Ambrosiana, resta sorpreso.

Nonostante un finale di gara sbalorditivo e incandescente l’Italia rimaneva sconfitta con questo punteggio. Unica consolazione per gli azzurri gli applausi frenetici all’uscita del campo e i commenti entusiastici per la prova degli stessi da parte della stampa mondiale. L’Uruguay in finale piegava dopo due accanitissime partite l’Argentina di Monti e di Orsi e si consacrava campione olimpico. La partecipazione dell’Italia a queste Olimpiadi non solo aveva dato modo agli azzurri di affermarsi come una compagine di statura internazionale ma doveva avere in seguito anche delle profonde conseguenze interne. Infatti nei dirigenti italiani tanta fu l’impressione suscitata dai campioni sudamericani che da quel momento il calcio italiano anziché parlare ungherese o danubiano comincerà a parlare argentino ed uruguaiano. Monti, Orsi, Cesarini, Petrone, Stabile e tanti altri con l’andar degli anni s’inseriranno nelle squadre italiane portando nel nostro calcio quella profonda evoluzione e quella nuova linfa di gioco che gli permetterà di conquistare ben due campionati del mondo e una Olimpiade.

Il nuovo ordinamento del campionato.

Il 17 marzo, nella riunione del Direttorio Federale a Bologna, era stata varata la nuova sistemazione del campionato. Il campionato 1928-29 avrebbe designato, attraverso due gironi di 16 squadre ciascuno, le 16 squadre che nell’anno 1929-30 avrebbero costituito la serie A e le 16 che avrebbero preso parte al campionato di serie B. Il campionato 1928-29 sarebbe stato così il campionato dal quale sarebbe sorto il girone unico.

Il 27 giugno il Direttorio comunicava i nomi delle squadre che avrebbero partecipato ai due gironi della divisione di eccellenza. Fra queste la Toscana veniva rappresentata da quattro squadre: Fiorentina e Pistoiese nel girone B, Livorno e Prato in quello A. Il Prato era stato immesso nel girone di eccellenza per i suoi meriti sportivi essendo la società che contava maggior numero di tesserati: ben 155. I due gironi furono così formati: Girone A: Torino, Dominante, Pro Patria, Atalanta, Livorno, Alessandria, Roma, Legnano, Milan, Triestina, Padova, Novara, Casale, Prato, Modena Bari; girone B: Bologna, Lazio, Brescia, Fiumana, Ambrosiana, Fiorentina, Genoa, Pistoiese, Reggiana, Juventus, Cremonese, Venezia, Napoli, Verona, Pro Vercelli, Biellese.

La grande avventura

Il 19 luglio in vista dell’inizio del prossimo campionato aveva luogo a palazzo di Parte Guelfa l’assemblea della Fiorentina. In questa, Ridolfi prometteva ai fiorentini il nuovo stadio per il 1929, che, secondo i primi progetti doveva sorgere alle Cascine. Come vedremo questa promessa non potrà essere mantenuta né per la data stabilita né per il luogo scelto. Solo nel 1931 la Fiorentina avrà il suo nuovo stadio e non alle Cascine ma al Campo di Marte. Nella nuova assemblea convocata per il 27 luglio si procedeva alla elezione del nuovo consiglio che veniva così formato: presidente, Ridolfi; commissario tecnico, Agostini; consiglieri: Bossi-Pucci, Calosi, Calvetti, Marranci, Parrini, Pucci, Quattrini.

Si procedeva frattanto al rafforzamento della squadra con l’acquisto di Borgato e Pilati IV dal Bologna, di Pieri dal Taranto, di Bertacchini dalla Spal, di Baldinotti dal Pisa.

L’allenatore Chapkay iniziava la preparazione della squadra per il nuovo campionato con i seguenti elementi: portieri: Pieri, Sernagiotto, Ciappi, Niccolai; terzini: Borgato, Giacomelli, Romeo, Magli Renzo, Sinibaldi; mediani: Bertacchini, Staccione, De Santis, Salvatorini, Segoni, Focosi, Marchiori; attaccanti: Paniati, Luchetti, Bernetti, Bassi, Baldinotti, Meucci, Tommasi (Ghiga), Chiti, Rivolo, Pilati IV.

La prima partita precampionato veniva disputata il 2 settembre contro la Terni di Spezia capitanata dall’ex nerazzurro dell’Ambrosiana Viale. La Fiorentina vinceva con una certa facilità con un gol di Tommasi e uno di Pilati IV pur non schierando diversi nuovi acquisti, che invece scendevano in campo nella partita precampionato successiva contro il Forlì il 9 settembre. Nonostante l’innesto di Borgato, Bertacchini e Pieri la Fiorentina deludeva riuscendo a vincere contro questa squadra soltanto in extremis per 2 a 1. Le discussioni di quella sera in piazza Vittorio sulla Fiorentina cessarono d’incanto al sopraggiungere della ferale notizia della strage avvenuta durante il Gran Premio automobilistico di Monza e della morte di Emilio Materassi, lo spericolato corridore mugellano che tanta parte aveva nel cuore e nelle simpatie degli sportivi fiorentini e del quale tutti ancora ricordavano la famosa sfida avvenuta pochi mesi prima con l’aereo di Magrini.

Dopo un’altra partita disputata sul campo di Via Bellini col Padova di Vecchina e vinta per 5 a 4, il 2 settembre la Fiorentina s’incontrava con la Carrarese a Carrara vincendo per 5 a 0 e concludeva la sua preparazione con una partita contro il Pisa a Firenze vinta anche questa per 5 a 0.

Nell’attesa della prima partita di campionato che sarebbe avvenuta la domenica successiva 30 settembre, la stampa cittadina rivolgeva un appello alla cittadinanza incitandola ad essere vicina alla propria squadra e ad aiutarla finanziariamente. Presentando inoltre ai fiorentini la prima partita di quel campionato per la quale sarebbe scesa a Firenze l’Ambrosiana di Allemandi, Viani, Meazza e Rivolta il Nuovo Giornale così scriveva: “Questa è la prima volta che i calciatori cittadini scendono in campo per una disputa così importante… La Federazione italiana ha reso alla città un grandissimo onere includendo d’autorità la squadra concittadina nella massima divisione nazionale, intendendo altresì riconoscerne la maturità sportiva. Di questo la squadra deve mostrarsi degna lottando lealmente. Ma anche il pubblico deve fare altrettanto. Noi non abbiamo mai dubitato della educazione del nostro pubblico sportivo: troppe dimostrazioni ci sono state date. Tuttavia alla vigilia della lunga competizione ed in vista delle elettrizzanti gare che si svolgeranno sul campo di Via Bellini, non crediamo fuor di luogo ricordare agli sportivi di Firenze, come sia necessario un contegno corretto verso gli ospiti ed uno spirito di cordialità verso i nostri atleti e, soprattutto, quando questi, di fronte al più classico e valido competitore, saranno costretti a rinunciare alla palma della vittoria”. Purtroppo questa rinuncia alla vittoria sarebbe dovuta avvenire troppo spesso!

Comincia il campionato

Il 30 settembre, agli ordini di Barlassina, davanti ad un pubblico straripante in ogni ordine di posti, scendevano sul campo di Via Bellini per darsi aperta battaglia la famosa Ambrosiana e la cenerentola Fiorentina. Con due gol di Blasevich ed uno di Viani i nerazzurri passavano agevolmente il turno contrapponendo alla velocità e all’irruenza dei biancorossi la calma dei campioni abituati a ben più duri incontri. Il commento del lunedì fu infatti il seguente. “Più che la classe ha avuto ragione la tattica. Essa è stata quello che ha permesso agli ambrosiani di finire vittoriosi la partita”.

10 marzo 1929 – Giocatori e dirigenti della squadra biancorossa sulla scaletta di un transatlantico ancorato a Genova, il giorno precedente alla partita coi rossoblù genoani.

Il calendario offriva alla Fiorentina per la seconda giornata una partita senza speranza: quella contro la Juventus a Torino il 7 ottobre. Già la stampa, il sabato precedente, preparava gli sportivi a mettersi l’animo in pace: “Domani i fiorentini avranno l’avversario più forte del Girone. Difesa della “Nazionale”, seconda linea robustissima, attacco insidiosissimo. Nessuna speranza da parte fiorentina, naturalmente. Sarebbe follia osare sperare qualcosa. Ai fiorentini toccherà soltanto difendersi con accanimento e se sapremo che qualche volta sono riusciti a sgattaiolare nell’area juventina e che Combi riceverà qualche visita dai nostri cinque avanti, cosa del resto che siamo disposti fin da ora a giurare, potremo essere contenti”. A Torino la Fiorentina subiva la più grossa sconfitta della sua storia: 11 goals finivano nella rete difesa da Pieri ad opera di Munerati (3), Testa (3), Galluzzi (3), Voiack (2). Da notare che ben sei di questi palloni finirono in rete per papere colossali del portiere Pieri, che preso addirittura dal panico, si lasciò sfuggire dalle mani ben quattro palloni.

I commenti della sera però non riguardavano la Fiorentina. Lo sport cittadino subiva un’altra dolorosa perdita, questa volta nel campo pugilistico. Quella sera infatti decedeva in conseguenza del K.O. subito il giorno precedente ad opera di Sili il pugile fiorentino Enzo Cecchi, che insieme ai fratelli Farabullini, costituiva una delle figure più rappresentative del pugilato toscano.

La domenica successiva il campionato veniva sospeso per la partita internazionale Svizzera-Italia a Zurigo. Mentre gli azzurri dominavano gli elvetici per 3 a 2 con due goals di Rossetti e uno di Baloncieri, la Fiorentina a Modena, in amichevole, subiva una nuova sconfitta per 3 a 1.

La formazione della Fiorentina sconfitta dal Genoa sul campo di Via Bellini il 21-10-1928. Da sinistra: Tommasi (Ghinga), Staccione, Paniati, Meucci, Salvatorini, Borgato, Pilati IV, De Santis, Sernagiotto, Bassi, Giacomelli.

Il 21 ottobre calava a Firenze il Genoa che, benché privo di Levratto, schierava in campo De Prà, De Vecchi e Burlando. Per contropartita Chapkay presentava per la prima volta in campionato i fiorentini Bassi e Tommasi (Ghiga) che andavano ad unirsi agli altri fiorentini Salvatorini, Giacomelli, De Santis e Meucci. Il risultato fu di 2 a 1 in favore dei genoani, ma il pubblico fiorentino ebbe finalmente la occasione di vedere la sua squadra manovrare con accortezza e discernimento sia in attacco che in difesa. Purtroppo tutto l’impegno e la volontà, il cuore e la tecnica dovevano cedere davanti alla partigianeria dell’arbitro Galassi. “Ad un certo momento del primo tempo – scriveva il cronista del Nuovo Giornale – dopo il goal di Pilati, il direttore di gara che aveva già all’attiva qualche pacchianata ai danni della Fiorentina, si è piantato sui due piedi e rivolto al pubblico con fiero accento ha partorito questa sentenza: “l’arbitro della partita sono io!”. Alla fine della partita però ci siamo resi conto che molto meglio avrebbe fatto a dire “il padrone sono me”.

Finito l’incontro, l’arbitro fu accompagnato dal marchese Ridolfi in persona fino alla stazione di Signa per sottrarlo alla furia dei tifosi. Ma anche questo accorgimento dovette rivelarsi inutile. Infatti dietro l’auto di Ridolfi si lanciarono diverse altre auto di tifosi e quando Ridolfi fece scendere l’arbitro alla stazione di Signa, contemporaneamente saltarono giù dalle macchine inseguitrici diversi tifosi esasperati che senza tanti complimenti “risolarono” il povero arbitro lasciandolo mezzo tramortito. Per questo il 25 ottobre il Direttorio Federale squalifica sine die il campo della Fiorentina ordinando nel frattempo più accurate indagini.

Il 28 ottobre, a Napoli, la Fiorentina subiva un altro rovescio per 7 a 2, permettendo alla stella del Sud, Sallustro, di fare la parte del leone con 3 reti. Nella settimana successiva il Direttorio stabiliva la squalifica del campo della Fiorentina in due giornate di gara cosicchè la partita successiva, con la Lazio aveva luogo sul campo neutro di Modena il 1 di Novembre. La risposta dei fiorentini alla squalifica fu l’organizzazione di un treno per Modena. Nonostante la presenza di tanti fedeli anche la Lazio passeggiava contro la Fiorentina con un 4 a 0che non ammetteva discussioni.

Il 5 Novembre il Direttorio stabiliva che la partita interna col Venezia fosse disputata dalla Fiorentina sul campo di Piacenza. Nonostante il ricorso in cui la società faceva presente come in una settimana la squadra fosse stata costretta prima a Napoli, poi a Modena e ora a Piacenza e richiedeva la designazione di un campo più vicino, il Direttorio tenne duro. E così la partita col Venezia fu archiviata con la sconfitta di 2 a 0.

Dopo sei giornate di campionato la Fiorentina era ultima in classifica senza aver conquistato ancora un punto con 29 goals al passivo contro soli 3 all’attivo!

Il campionato riprendeva il suo corso il 28 novembre dopo la parentesi dovuta all’incontro con l’Austria disputato a Roma dalla nostra nazionale e terminato con un pareggio per 2 a 2.

A Reggio Emilia contro la Reggiana, il 25 novembre, la Fiorentina ripeteva la prodezza del campionato 26-27 riuscendo a vincere per 3 a 2 dopo una partita lottata fino allo spasimo e durante la quale l’arbitro Carraro era costretto ad espellere due giocatori per parte.

Terminata la squalifica la Fiorentina ritornava sul suo glorioso campo incapace ormai di raccogliere la grande massa di sportivi che, nonostante i rovesci, aumentava ogni giorno di più. E proprio nella partita col Bologna del 25 novembre si aveva la riprova come fosse ormai necessario e indispensabile per una città come Firenze avere un vero stadio. Il Bologna sceso al gran completo sul campo di Via Bellini riusciva a vincere la partita per 3 a 2 dopo 90 minuti drammatici ed esaltanti. Gianni, Monzeglio, Schiavio, Pitto e Muzioli dovettero sudare le sette classiche camicie per aver ragione dei biancorossi in una partita in cui la sfortuna si accaniva contro questi ultimi costretti a perdere il terzino Giacomelli che, sul 2 a 2 riportava, in uno scontro con Pozzi, la frattura della clavicola. Con questa vittoria il Bologna passava al comando della classifica davanti alla Juventus che aveva pareggiato in casa con l’Ambrosiana, comando che più non cederà nel corso del campionato e che gli permetterà così di disputare e vincere, dopo tre drammatiche partite, la finale per il titolo col Torino, finito capolista del girone A.

Il primo dicembre altra sosta del campionato per l’incontro internazionale con l’Olanda vinto dagli azzurri per 3 a 2.

La domenica successiva la Fiorentina gioca a Biella e colleziona una nuova sconfitta per 3 a 1.

Nuova sconfitta interna il 15 dicembre contro la Pistoiese di Pizziolo e Vignolini. Con un gol di Innocenti gli arancioni riportavano il successo lasciando nei guai la Fiorentina che anche nella partita successiva a Fiume contro la Fiumana nonostante l’innesto di nuovi elementi come il portiere Ciappi, il terzino Chiecchi il mediano Carlo Baccani e Luchetti subiva un eloquente 4 a 2. L’artefice principale del risultato fiumano fu la mezzala Mihalich che poi passerà al Napoli per formare con Voiack I e Sallustro, uno dei più famosi trii centrali d’attacco del calcio italiano.

Dal 22 dicembre al 6 gennaio il campionato subiva una sosta. Ne approfittava la Fiorentina per disputare due partite amichevoli, una contro il Prato, nella quale debuttava in prima squadra uno dei più forti terzini che abbia avuto la Fiorentina, Renzo Magli; l’altra contro la squadra ungherese dell’U.T.E. che il 30 dicembre faceva rimanere sbalorditi gli sportivi fiorentini per il suo gioco armonioso, pratico e redditizio. La partita col Prato era vinta per 3 a 1; quella con gli ungheresi invece terminava con un secco 6 a 0 a favore dei magiari. La forza effettiva di quest’ultima squadra aveva modo di rifulgere due giorni dopo contro il Genoa a Genova dove i magiari piegavano la squadra di De Prà e De Vecchi per 5 a 2.

Una formazione di allievi della Fiorentina con l’allenatore Chapkay. Riconoscibile (il 5° in piedi da sinistra) il terzino Renzo Magli con la retina in testa, che dovrà per tanti anni essere una delle colonne della squadra “viola”.

La befana recava in dono ai biancorossi la prima vittoria interna nella partita contro la Cremonese vinta per 2 a 1. In questa faceva la sua ricomparsa al centro della mediana Segoni e debuttava come centravanti Silingardi. Ma una rosa non fa primavera.

Primavera era invece per le rondinelle bresciane la domenica successiva in quanto rimandavano in riva all’Arno i poveri “spezzatini” biancorossi con un secco 5 a 0. Il soprannome di “spezzatini” era stato messo ai biancorossi a causa della maglia che talvolta indossavano, che anziché a striscie bianche e rosse era a scacchi bianchi e rossi e specialmente su nel nord tale appellativo aveva avuto la sua fortuna.

La partita interna col Verona finiva con uno striminzito 1 a 1: un pareggio che i biancorossi riuscivano ad afferrare solo a 12 minuti dal termine.

Il girone di andata aveva il suo epilogo a Vercelli con una ennesima sconfitta per 5 a 0 e dove a cinque minuti dalla fine si verificava un increscioso incidente di cui rimaneva vittima la giovanissima ala sinistra vercellese Caslino che in uno scontro con Focosi riportava la frattura della clavicola destra.

Il bilancio del girone era semplicemente disastroso: 2 vittorie, 1 pareggio e 12 sconfitte; quattordici reti segnate e 54 subite. Uno sfacelo!

Continua la pioggia dei goals.

Ridolfi pensò di correre ai ripari. Chapkay non aveva certamente convinto; d’altra parte però Ridolfi si rendeva conto che i giocatori erano quelli che erano e che principalmente mancava loro l’esperienza necessaria per affrontare gli squadroni del nord. Ad ogni modo per tentare il tentabile affiancava a Chapkay un altro ungherese: Feldmann. Con questi due tecnici la Fiorentina iniziava il girone di ritorno contro l’Ambrosiana a Milano, dove nonostante le parate spettacolari di Sernagiotto doveva abbassare bandiera davanti ai nerazzurri che concretavano la loro superiorità con una rete di Rivolta e due del balilla Meazza.

Ancora migliore uomo in campo Sernagiotto contro la Juventus sul campo di Via Bellini la domenica successiva, e nuova sconfitta per 4 a 0. Nelle file bianconere giocava per l’ultima volta contro i suoi concittadini Galluzzi. Infatti a fine campionato questi tornerà a Firenze indossando la maglia viola che la Fiorentina assumerà a partire dal campionato 1929-30. Sull’Italia frattanto si scatenava la tremenda ondata di freddo rimasta famosa e la tormenta di quei giorni impediva alla Fiorentina di recarsi a Genova per la partita di turno che il Direttorio rimandava al 10 di marzo.

Il 24 febbraio la Fiorentina affrontava sul suo campo il Napoli.

Anche in questa partita le decisioni cervellotiche dell’arbitro cagionarono violenti tafferugli fra i giocatori tantochè lo stesso Ridolfi dovette scendere in mezzo al campo a dividerli e a riportare la calma. Infatti l’annullamento della rete con la quale Bassi aveva pareggiato il primo gol di Sallustro era stata così inspiegabile da generare un vero pandemonio che si concludeva con l’espulsione di Sacchetti e Rivolo. Per fortuna dell’arbitro, che forse altrimenti avrebbe fatto la stessa fine del suo collega Galassi, giunse al 17’ della ripresa un’altra rete dello stesso Bassi che permetteva ai biancorossi di terminare in parità la partita.

Dopo l’incontro internazionale del 3 marzo contro la Cecoslovacchia vinto dagli azzurri per 4 a 2 a Bologna, la domenica successiva la Fiorentina recuperava a Genova l’incontro rinviato il 27 febbraio e subiva un nuovo rovescio per 7 a 0 ed altri cinque gol subiva a Roma con la Lazio la domenica successiva.

Il 24 marzo il campionato era nuovamente fermo ma non perché gli azzurri dovessero disputare qualche partita internazionale, bensì per permettere al popolo italiano di andare a deporre “il breve monosillabo che doveva mostrare al mondo che l’Italia era fascista e che il fascismo era l’Italia(!)”.

Celebrato con inni di gloria e di tronfia retorica il risultato del plebiscito, i giornali tornavano a dedicarsi al campionato di calcio la domenica successiva in cui la Fiorentina su terreno di Sant’Elena subiva ancora una sconfitta ad opera del Venezia per 3 a 1.

Nuova interruzione del campionato per la partita internazionale con l’Austria a Vienna dove ancora una volta l’Italia doveva cedere ai bianchi di Meisl per 3 a 0, e nuovo ritorno al campionato il giorno 14 che coincideva per la Fiorentina con la terza vittoria dell’anno calcistico ottenuta sulla Reggiana per 2 a 0. Questa fu l’unica squadra alla quale la Fiorentina portò via tutti e quattro i punti. Forse nell’animo dei giocatori covava ancora il bruciore della sconfitta subita ad opera dei reggiani il giorno di S. Stefano del 26 a Firenze!

Dopo altre due sconfitte nelle partite esterne successive, con il Bologna per 3 a 0 e con la Pistoiese per 2 a 0, la Fiorentina vinceva i due incontri casalinghi con la Biellese per 2 a 0 e con la Fiumana per 3 a 0.

Cesare Ciappi

Le rimanenti quattro partite del campionato furono un susseguirsi di sconfitte: 6 a 0 a Cremona con la Cremonese, 3 a 2 col Brescia a Firenze, 4 a 0 col Verona a Verona e infine per 1 a 0 con la gloriosa Pro Vercelli a Firenze.

Il girone vedeva vincitore il Bologna con 49 punti e con 8 di vantaggio sul Brescia e 9 sulla Juventus. La Fiorentina rimaneva confinata a quell’ultimo posto cui si era rassegnata per tutto il campionato avendo ottenuto in 30 partite solo cinque vittorie e due pareggi ed avendo subito 96 reti contro 26 segnate.

Senza dubbio fu questo il più brutto campionato disputato dai biancorossi ed anche l’ultimo disputato con la maglia di due colori.

 

 

Date – Formazioni – Arbitri – Marcatori – Classifica finale

FIRENZE, 30 settembre 1928​- AMBROSIANA – FIORENTINA 3 – 0 (2-0)

FIORENTINA: Pieri, Borgato, Giacomelli, Staccione,Bertacchini, De Santis, Paniati, Bernetti, Meucci, Pilati IV, Rivolo.

AMBROSIANA: Smerzu, Allemandi, Gianfardoni, Visco, Grigoli, Gazzaniga, Conti, Blasevich, Meazza, Viani.

ARBITRO: Barlassina di Novara. RETI: Blasevich 2 (A.), Viani (A.).

 

TORINO, 7 ottobre 1928 – JUVENTUS – FIORENTINA 11 – 0 (5-0) ​​​​

FIORENTINA: Pieri, Borgato, Giacomelli, Staccione,Segoni, De Santis, Paniati, Bernetti, Meucci, Pilati VI, Rivolo.

JUVENTUS: Combi, Rosetta, Calligaris, Della Valle,Verglien I, Bigatto, Munerati, Vojak, Galluzzi, Testa, Cevenini III.

ARBITRO: Melandri. RETI: Munerati 3 (J.), Testa 3 (J.), Galluzzi 3 (J.), Vojak 2 (J.).

​​​​

FIRENZE, 21 ottobre 1928 – GENOVA – FIORENTINA 2 – 1 (2-1)

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Giacomelli, Staccione, De Santis, Salvatorini, Paniati, Bassi, Meucci, Tommasi, Pilati IV.

GENOVA: De Prà, Lombardo, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Parodi, Puerari, Bodini, Catto, Chiecchi, Rosso.

ARBITRO: Galassi. RETI: Pilati (F.), Burlando (G.), Parodi (G.).

 

NAPOLI, 28 ottobre 1928 – NAPOLI – FIORENTINA 7 – 2 (4-1

FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Borgato, Salvatorini, De Santis, Bandini, Paniati, Tommasi, Meucci, Bassi, Pilati.

NAPOLI: Valeriani, Innocenti, Ramello, De Martino, Roggia, Corese, Gariglio, Ghisi, Sallustro, Buscaglia, Fenili.

RETI: Meucci (F.), Ramello 2 (N.), Ghisi 2 (N.), Sallustro 3 (N.), Bassi (F.).

 

MODENA,1 novembre 1928 – LAZIO – FIORENTINA 4 – 0 (3-0)​​

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Giacomelli, Focosi, De Santis, Salvatorini, Paniati, Bassi, Meucci, Chiti, Pilati.

LAZIO: Sclavi, Botaccini, Saracini, Paganini, Furlani, Caimmi, Cevenini V, Bodrato, Spivach, Lamon, Griggio.

ARBITRO: Giulini di Lodi. RETI: Ramon (L.), Spivach(L.), Furlani (L.), Griggio (L .).

 

PIACENZA, 4 novembre 1928 – VENEZIA – FIORENTINA 2 – 0 Forfait

 

REGGIO EMILIA, 18 novembre 1928 – FIORENTINA – REGGIANA 3 – 2 (2-1)​​

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Giacomelli, DeSantis, Staccione, Salvatorini, Pilati, Bertacchini, Meucci, Bandini, Rivolo. .

REGGIANA: Baldi, Boni, Fornaciari,- Bottazzi, Bindi, Bolognesi, Guizzardi, Mistrali, Bertoli, Casanova, Bresciani.

ARBITRO: Carraro. GOALS: Bertacchini (F.), Bottazzi (R.), Casanova (R.), Pilati (F.), Bandini (F.).

 

FIRENZE, 25 novembre 1928 – BOLOGNA – FIORENTINA 3 – 2 (2-1)​​​

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Giacomelli, Focosi, Staccione, Salvatorini, Pilati, Bertacchini, Meucci, Bandini, Rivolo. .

BOLOGNA: Gianni, Monzeglio, Gasperi, Genovesi, Baldi, Martelli, Pozzi, Schiavio, Pitto, Busini III, Muzioli. .

ARBITRO: Lenti. GOALS: Schiavio 3 (B.), Bandini (F.), Meucci (F.).​

 

BIELLA 9 dicembre 1928 – BIELLESE – FIORENTINA 3 – 1 (2-1)

FIORENTINA. Sernagiotto, Borgato, Romeo, Focosi,Staccione, Salvatorini, Paniati, Nichel, Bertacchini, Bassi, Pilati IV –

BIELLESE: Agnello, Roasio II, Bogiore, Greppi, Gaia,Paolinich, Guglielminotti, Cena, Varalda, Martin IV, Vigna.

ARBITRO: Sani. GOALS: Bertacchini (F.), Martin IV 2 (B.), Guglielminotti (B.)

 

FIRENZE, 16 dicembre 1928 – PISTOIESE – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)​​

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Romeo, De Santis, Staccione, Salvatorini, Paniati, Bernetti, Meucci, Bassi, Pilati.

PISTOIESE: Costa, Vignolini, Ferrero, Gambino, Piziolo, Gallo, Barni, Innocenti, Civenini, Puccini. Tasselli.

ARBITRO: Barlassina di Novara. GOAL: Innocenti (P.).

​​​​​

FIUME, 23 dicembre 1928 – FIUMANA – FIORENTINA 4 – 2 (3-1)​​​

FIORENTINA: Ciappi, Romeo, Chiecchi, Focosi, Staccione, Baccani, Luchetti, Salvatorini, Bertacchini, Meucci, Pilati. FIUMANA: Maretti, Romeo, Grenier, Simich, Musiol. Pasquali, Froglia, Serdoz, Brunixzza, Mihalich, Host.

ARBITRO: Caironi. GOALS: Mihalich 2 (Fium.), Serdoz (Fium.), Host (Fium.), Salvatorini (Fior.), Meucci (Fior.). ​

FIRENZE, 6 gennaio 1929 – FIORENTINA – CREMONESE 2 – 1 (2-0)​​

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Romeo, Focosi, Segoni, Staccione, Luchetti, Salvatorini, Silingardi, Tommasi, Pilati.

CREMONESE: Desti, Ravani II, Bodini, Perotti, Cabrini, Sbalzarini, Moroni, Dossena, Prosperi, Corsanini, Ranelli.

ARBITRO: Carraro. GOALS: Salvatorini (F.), Luchetti (F.), Borgato. Autogol (F.).

BRESCIA, 13 gennaio 1929 – BRESCIA – FIORENTINA 5 – 0 (3-0)​​​​

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, , Chiecchi, Focosi, Staccione, Salvatorini, Lucchetti, Silingardi, Meucci, Bandini, Pilati.

BRESCIA Trivellini, Vailati, Pasolini, Frisoni I, Scaltrini, Morselli, Maffioli, Prosperi III, Chitò, Giuliani, Barbieri.

GOALS: Chitò 2 (B.), Giuliani 2 (B.), Barbieri (B.).

​​

FIRENZE, 20 gennaio 1929 – FIORENTINA – VERONA 1 – 1 (0-1)​​​

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Romeo, Focosi, Segoni, Staccione, Luchetti, Salvatorin, Silingardi, Tommasi, Pilati.

VERONA: Masetti, Carra, Bodini, Favalli, Bernardi, Gasperini, Porta, Bonesini, Castiglioni, Bucchi, Penosini.

ARBITRO: Gama. GOALS: Bucchi (U.), Silingardi (F.).

 

​​VERCELLI, 27 gennaio 1929 – PRO VERCELLI – FIORENTINA 5 – 0 (3-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Chiecchi, Romeo, Focosi, Segoni, Salvatorini, Luchetti, Silingardi, Meucci, Bandini, Rivolo.

PRO VERCELLI: Scansetti, Zanello, Dellarole, Pensotti, Ardissone, Greppi, Santagostino, Villa, Baiardi, Seccatore, Casalino. ARBITRO: Pezzato di Monfalcone. GOALS: Villa 2 (P.V.), Baiardi 2 (P.V.), Casalino (P.V.).

 

​​MILANO, 3 febbraio 1929 – AMBROSIANA – FIORENTINA 3 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Focosi, De Santis, Salvatorini, Paniati, Bertacchini, Meucci, Bandini, Balzarini.

AMBROSIANA: Degani, Gianfardoni, Allemandi, Castellazzi, Viani, Pietroboni, Visentin II, Conti, Meazza, Pignatelli, Rivolta.

ARBITRO: Gonani di Ravenna. GOALS: Rivolta (A.), Meazza 2 (A.).

 

​​FIRENZE, 10 febbraio 1929 – JUVENTUS – FIORENTINA 4 – 0 (2-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Giacomelli, Sinibaldi, Bernetti, Staccione, Focosi, Paniati, Salvatorini, Mazzacurati, Bandini, Pilati.

JUVENTUS: Combi, Rosetta, Ferrero, Barale, Varglien, Bigatto, Munerati, Vojack, Sanero, Galluzzi, Cevenini III.

ARBITRO: Caironi di Milano. GOALS: Vojack (J.), Sanero(J.), Cevenini III 2 (J,).

 

​​FIRENZE, 24 febbraio 1929 – FIORENTINA – NAPOLI 1 – 1 (0-1)

FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Giacomelli, Focosi, Staccione, Salvatorini, Paniati, Bassi, Nichel, Tommasi, Rivolo.

NAPOLI: Valeriani, De Martino, Scacchetti, Cassese, Roggia, Ghisi, Cariglio, Innocenti, Sallustro, Buscaglia, Fenili.

ARBITRO: Sani di Ferrara. GOALS: Sallustro (N.), Bassi (F.).

 

​​GENOVA, 10 marzo 1929 – GENOVA – FIORENTINA 7 – 0 (2-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Giacomelli, Focosi, Staccione, Salvatorini, Paniati, Bassi, Nichel, Tommasi, Rivolo.

GENOVA: De Prà, Lombardo, Spigno, Barbieri, Burlando, Ghilardoni, Puerari, Bodini, Levratto, Chiecchi, Rosso.

ARBITRO: Carraro. GOALS; Chiecchi 2 (G.), Levratto 2 (G.), Rosso 2 (G.), Peresani (G.).

 

​​ROMA, 17 marzo 1929 – LAZIO – FIORENTINA 5 – 1 (2-1)

FIORENTINA: Sernagiotto, Borgato, Sinibaldi, Staccione, Longoni, Salvatorini, Paniati, Nichel, Meucci, Tommasi, Pilati.

LAZIO: Sclavi, Saracini, Bottaccini, Marcacci, Furlani, Caimmi, Molines, Rier, Spivach, Lamon, Griggio.

ARBITRO; Pezzato. GOALS: Meucci (F.), Rier (L.), Lamon (L.), Spivach 3 (L.).

 

​​VENEZIA, 31 marzo 1929 – VENEZIA – FIORENTINA 3 – 1 (1-1)

FIORENTINA: Ciappi, Borgato, Sinibaldi, Staccione, Longoni, Salvatorini, Paniati, Nichel, Meucci, Bassi, Rivolo.

VENEZIA: Santarello, D’Este, Bianchi, Zennaro, Montesanto, Visentin, D’Indri, Gorini, Pantani, Padoan, Ziroli.

ARBITRO: Alessi. GOALS: Ziroli (V.), Meucci (F.), Pantani 2 (V.).

 

​​FIRENZE, 14 aprile 1929 – FIORENTINA – REGGIANA 2 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Romeo, Salvatorini, Longoni, Staccione, Paniati, Bertacchini, Meucci, Bassi, Rivolo.

REGGIANA: Franzini, Boni, Vighi, Bolognesi, Bedogni, Fornaciari, Berzecchi, Valeriani, Lombatti, Casanova, Montanari.

ARBITRO: Mattea. GOALS: Meucci (F.), Bertacchini (F.).

 

​​BOLOGNA, 21 aprile 1929 – BOLOGNA – FIORENTINA 3 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Romeo, Sinibaldi, Staccione, De Santis, Salvatorini, Paniati, Bertaccini, Basso, Meucci, Rivolo.

BOLOGNA: Gianni, Monzeglio, Gasperi, Genovesi, Martelli, Busini I, Della Valle, Busini III, Muzioli.

ARBITRO: Melandri di Genova. GOALS: della Valle (B.), Baldi (B.).

 

​​PISTOIA, 28 aprile 1929 – PISTOIESE – FIORENTINA 2 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Romeo, Salvatorini, De Santis, Staccione, Paniati, Meucci, Bertacchini, Bassi, Rivolo.

PISTOIESE: Costa, Vecchi, Vignolini, Frassoldati, Piziolo, Gambino, Barni, Innocenti, Civinini, Ferrero, Tasseli.

ARBITRO: Gama. GOALS: Civinini (P.), Romeo autogol (F.).

 

​​FIRENZE, 5maggio 1929 – FIORENTINA – BIELLESE 2 – 0 (0-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Romeo, Sinibaldi, Staccione, De Santis, Salvatorini, Luchetti, Bertacchini, Meucci, Bandini, Rivolo.

BIELLESE: Vialardi, Baggione, Roasio, Martin IV, Gaia, Paulich, Guglielminotti, Greppi, Varalda, Borello, Vigna.

ARBITRO: Turbiani. GOALS: Bertacchini (F.), Rivolo (F.).

 

​​FIRENZE, 19 maggio 1929 – FIORENTINA – FIUMANA 3 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Romeo, Staccione, De Santis, Salvatorini, Luchetti, Bertacchini, Meucci, Bandini, Rivolo.

FIUMANA: Marietti, Milinovich, Pilepich, Bruno, Muzul, Pasquale, Froglia, Serdoz, Zuliani, Miani, Negri I.

ARBITRO: Lenti. GOALS: Bertacchini (F.), Bandini (F.), Meucci (F.).

 

​​CREMONA, 26 maggio 1929 – CREMONESE – FIORENTINA 6 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Romeo, Sinibaldi, StaccioneDe Santis, Salvatorini, Luchetti, Bertacchini, Meucci, Bandini, Rivolo.

CREMONESE: Ferrazzi, Pollastri, Ravani I, Balestrieri, Cavini, Sbalzarini, Moroni, Della Vedova, Prosperi, Savelli, Ranelli.

ARBITRO: Ferro – GOALS: Moroni 2 (C.), Savelli 2 (C.), Ravani (C.), Guazzini (C.).

​​

FIRENZE, 2 giugno 1929 – BRESCIA – FIORENTINA 3-2 (0-0)

FIORENTINA: Sernagiotto, Sinibaldi, Romeo, Staccione, De Santis, Salvatorini, Luchetti, Bertacchini, Bandini, Rivolo.

BRESCIA: Trivellini, Gadaldi, Pasolini, Frisoni, Scaltriti, Morselli, Giuliani, Moretti, Chitò, Prosperi,Barbierii

ARBITRO: Rovida – GOALS: Meucci (F.), Bandini (F.), Prosperi 2 ( B.), Morselli (B.).

 

VERONA, 8 giugno 1929 – VERONA – FIORENTINA 4-0 (1-0)

FIORENTINA: Ciappi, Giacomelli, Sinibaldi, Staccione, De Santis, Salvatorini, Lombardi, Bassi, Tommasi, Bandini, Rivolo.

VERONA: Moreschi, Bergamaschi, Bodini, Gasperini, Castiglioni, Albertini, Brenco, Tommasi, Bonesini, Delfin, Porta.

ARBITRO: Mastellari di Bologna. – GOALS: Porta (V.), Tommasi (V.), Delfin 2 (V.).

 

FIRENZE, 16 giugno 1929 – PRO VERCELLI – FIORENTINA 1-0 (1-0)

FIORENTINA: Ciappi, Chiecchi, Giacomelli, Staccione, De Santis, Salvatorini, Pratesi, Meucci, Nichel, Bassi, Balzarini.

PRO VERCELLI: Cavanna, Formaggio, Dellarola, Pensotti, Arnaldi, Ferraris, Santagostini, Baiardi, Ardissone, Seccatore, Casalino.

ARBITRO: Gama. – GOAL: Baiardi (P.V.).

continua nel prossimo numero

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