di LORENZO MAGINI – 23° puntata
tratto dall’originale stampato nel n° 5 Anno III di Alé Fiorentina del Gennaio 1968
Sulla solita falsariga anche il girone di ritorno
Col medesimo punteggio col quale s’era imposta a Siena nella prima giornata di andata, la Fiorentina s’imponeva alla Roma a Roma con un gol del solito Galassi. Battuto quindi il Modena con un punteggio che non ammetteva discussioni, si recava a Milano per incontrare i rossoneri guidati ancora da Bigogno. Ne usciva tra gli applausi del pubblico, ma sconfitta. Aveva giocato in dieci fin dal 30′ del primo tempo, quando Suppi per una distorsione al ginocchio aveva dovuto lasciare il campo a braccia. «La Fiorentina – scriveva Pozzo – è quello che si può definire una squadra ben registrata. Tanto ben registrata da essere in grado di fare con mezzi non vistosi — sei mesi fa si sarebbero detti modesti, e la differenza della considerazione pone in evidenza il progresso fatto – quello che altre non fanno con mezzi rilevanti. Ieri, a Milano, la squadra viola è stata battuta essenzialmente dalla mala sorte, e tanto simpatica è stata la sua condotta in campo che buona parte del pubblico ha finito per schierarsi per essa malgrado il tifo che faceva per il Milan». E Bigogno, intervistato dopo la partita, dichiarava testualmente di non aver mai avuto tanta paura come in quella partita.
Non scordiamoci che fino a quel momento il Milan comandava la classifica e nei rossoneri si andava facendo strada la convinzione di poter vincere lo scudetto, una convinzione che doveva avere il suo primo serio colpo poco tempo dopo con alcune sconfitte clamorose e che doveva poi naufragare di fronte alla tracotante superiorità del Torino che alla fine del campionato avrebbe distaccato i diavoli di ben 16 punti (!).
Tornata alla vittoria striminzita per 1 a 0 contro la Pro Patria, la Fiorentina subiva nuovamente una secca sconfitta in trasferta col Napoli. Battuta la Lucchese nella partita interna successiva, si recava a Salerno priva di ben cinque titolari (Moro, Eliani, Avanzolini, Acconcia, Galassi sostituiti rispettivamente da Bigazzi, Compiani, Caciagli, Ponticelli) e ne rimaneva sconfitta per 2 a 0. La domenica successiva debuttava in Nazionale al posto di Maroso il biondo Eliani. Allo stadio di Colombes gli azzurri incontravano la Francia di Da Rui, il famoso portiere francese, in un momento particolarmente favorevole ai rossi transalpini: tre palloni finivano nella sua rete a dimostrazione di una più che marcata superiorità.
Il Livorno, che terminata la squalifica del campo, era ritornato a giocare all’Ardenza ospitava la Fiorentina l’11 di aprile. Era la classica disfida di campanile, ed era altresì lo scontro fra due squadre tatticamente ben diverse. Magnozzi non aveva rinunciato al metodo che nell’ultimo campionato anteguerra solo per un soffio non aveva permesso agli amaranto di aggiudicarsi lo scudetto davanti al Torino. Indimenticabili e forse unici nella storia di qualsiasi calcio i primi 16 minuti della partita durante i quali, equamente distribuiti, ben quattro palloni finivano in rete in questa successione: Galassi, Dante, Gei, Piana. Dopodiché la partita si addormentava lasciando il risultato immutato sino alla fine. Né vincitori né vínti in ambedue gli incontri di quell’anno fra viola ed amaranto: 1a 1 a Firenze, 2 a 2 a Livorno. Il campanile questa volta non aveva motivi di rivalsa.
La partita col Bari, che avrebbe dovuto svolgersi il 18 aprile, giorno destinato alle prime elezioni democratiche dopo il 1921, veniva disputata nel pomeriggio del sabato 17 e si concludeva con la vittoria dei viola: sudata anche se netta nel punteggio. Non scordiamoci che in porta dei galletti c’era quel Nardino Costagliola che l’anno successivo i dirigenti viola porteranno a Firenze dando in cambio alla società barese il lunatico Moro. Sostanziale la differenza fra i due: inarrivabile Moro in alcune giornate e in altre addirittura estraneo alla partita, sempre e continuamente all’altezza dei suoi mezzi, non certamente inferiori a quelli del trevigiano, Costagliola. La sua serietà e la sua continuità gli permetteranno di rimanere a difesa della rete viola per ben sette campionati di seguito!
A Bologna però soltanto il vento riusciva a battere Moro. Sul tiro del vecchio Biavati Moro volava incontro alla palla ma questa impennandosi improvvisamente lo beffava andandosi ad infilare in rete all’incrocio dei pali. La Triestina che in classifica si trovava al terzo posto dietro all’ormai solitario Torino e al rassegnato Milan, tentava di migliorare la sua posizione giocando una gagliarda partita al Comunale. Ma i viola rispondevano colpo su colpo anche se scardinare il mezzosistema della Triestina era cosa piuttosto ostica con quel Blason che, collocato alle spalle dei terzini, si rivelava un ostacolo quasi insormontabile sia per la sua esperienza sia per il suo istinto gladiatorio….
A questo punto la Fiorentina poteva tirare a campare senza pericolo alcuno. I 35 punti fin qui raggranellati la mettevano al riparo da ogni sorpresa per quanto riguardava eventuali pericoli di retrocessione come pure il distacco dalle prime (13 punti dal Torino) stroncava qualsiasi velleità. Per questo cominciava a delinearsi un certo rilassamento nella squadra. Persa la partita ad Alessandria dove ancora una volta in questo campionato la Fiorentina era costretta a giocare in 10 per circa 60′ causa un infortunio subito da Compiani, la Fiorentina si trovava di fronte alla sosta imposta al campionato dall’incontro internazionale Italia-Inghilterra che si sarebbe disputato a Torino. Ne approfittava per recarsi in Francia a disputare un Torneo a quattro fra le squadre dello Standard Liegi, del Liegeois, e dell’Hibernian. Dopo aver battuto per 4 a 0 il Liegeois, si vedeva battere in finale dallo Standard per 1 a 0. Era questo dopo diversi anni il primo contatto col calcio straniero della squadra viola fuori dal Comunale di Firenze. Il risultato raggiunto doveva considerarsi più che soddisfacente.
“Siamo stati battuti da chi gioca meglio di noi”.
Con queste parole Vittorio Pozzo, il commissario tecnico della Nazionale sconfitta a Torino dagli inglesi, cominciava il suo commento alla partita più smagliante e tecnicamente più inarrivabile mai vista sui campi italiani dalla nascita del calcio italiano “…Il livello tecnico raggiunto dagli inglesi noi non potevamo assolutamente toccarlo. Qualunque formazione l’Italia avesse messo in campo la constatazione sarebbe stata la stessa, anche se di diversa misura il risultato… La formazione che ci ha mandato questa volta l’Inghilterra è una delle migliori che abbia mai rappresentato i suoi colori”. Chi scrive ebbe la ventura di assistere a Torino a quella partita. Ancora oggi la ricorda nei suoi più minuti particolari e l’impressione lasciata specialmente da alcuni giocatori inglesi rimarranno sempre nella sua mente come il prototipo ideale della perfezione calcistica. Il portiere Swift col suo sgargiante maglione giallo, la sua smisurata altezza e quelle enormi mani; il centravanti Lawton autore di un gol con tiro al volo da fuori area che fece scrosciare di applausi lo stadio Comunale di Torino; la mezz’ala Mortensen autore di un gol che francamente ne riesce uno ogni cent’anni; l’ala Matthews, spettacolo nello spettacolo, che il nostro povero Eliani non riusciva una volta che è una né ad anticipare né a fermare tanto da far venire alla mente l’oramai vecchio e stantio paragone del gatto e del topo. E Wrigth, e Finney contro il quale neppure la potenza di Ballarin nulla poté, tanto che le due altre reti del successo inglese portarono la sua firma. Tutti quanti al disopra di ogni immaginazione. Ma quello che sbalordì fu il gioco di squadra, l’impostazione generale dell’insieme che dava l’impressione di un congegno di orologeria perfetto in ogni suo particolare. Non un giocatore correre con la palla al piede ma sempre in movimento per riceverla al posto giusto e nel punto più logico dell’evoluzione della fase di gioco; passaggi di prima, rilanci al volo di trenta quaranta metri giungere alla perfezione all’uomo libero, tutta una fantasmagorica girandola di sensazioni nuove per noi poveri tifosi abituati agli spettacoli domenicali del nostro campionato di calcio, raramente passabili, eccezionalmente entusiasmanti, quasi sempre tecnicamente squallidi! Come quello che ci riservava la partita con la Sampdoria con la quale riprendeva il campionato. Eliani, ancora shoccato dalle serpentine di Matthews, sostituiva al centro della mediana Compiani ancora assente dai campi di gioco per l’incidente occorsogli ad Alessandria. Quanto ad Avanzolini purtroppo ormai per tutto il campionato non c’era più niente da fare. Parigi, dove Pozzo lo aveva voluto come riserva di Rigamonti in occasione di Italia-Francia, non gli aveva portato fortuna. Cosparsa di gaffes colossali di Moro (palloni passati fra le gambe), di battibecchi e di ripicchi, di espulsioni, la partita terminava dopo tutto un susseguirsi di imprevisti con un punteggio di 4 a 3 a favore dei viola.
A questo punto la Fiorentina infilava una serie di cinque partite negative rimanendo sconfitta a Firenze da Torino e Juventus, a Milano dall’Inter, a Bergamo dall’Atalanta e a Roma dalla Lazio, subendo in tutto ben 16 gol!
L’unica di queste che la Fiorentina non meritava assolutamente perdere fu proprio quella col Torino ormai lanciato alla conquista dello scudetto. «C’era una volta una bella partita – scriveva Pegolotti – ma c’era anche un cattivo arbitro e la sciupò. Trentamila spettatori che si divertivano un mondo perché, finalmente avevano speso bene i loro denari, intenteranno causa per danni contro l’ingegner Bernardi di Bologna. Sarà uno dei procedimenti giudiziari più interessanti del secolo…». Terminato il primo tempo con la Fiorentina in vantaggio per un gol segnato da Galassi con una fucilata che faceva secco Bacigalupo, all’inizio della ripresa Bernardi accordava con una grande magnanimità un calcio di rigore ai campioni d’Italia. Lasciamo la parola a Vittorio Pozzo: «Poi venne il rigore: e quello decise tutto; dell’ulteriore andamento del gioco e del risultato finale. Il fallo di mano – forse fu più di braccio che di mano – di Magli non fu di grande gravità: si mettano d’accordo una buona volta gli arbitri sul tipo di mancanze da punire in area». Come se fosse una cosa facile anche ai giorni nostri!
Altra giornata negativa di Moro ed altra sconfitta interna da parte della Juventus. Due gol passati fra le gambe del portiere chino a raccogliere la palla e pubblico imbestialito sugli spalti. Nessuno più voleva sentir parlare di Moro. Non siamo lontani dal vero dicendo che la sua cessione di decise proprio in questa partita.
Per la partita con l’Atalanta a Bergamo, Moro veniva sostituito da Bigazzi, Eliani da Caciagli. Il solito 1 a 0 condannava la Fiorentina alla sconfitta. Ma a Roma contro la Lazio non fu il solito 1 a 0: cinque furono i gol che batterono Moro sul quale durante la settimana si era accesa sui giornali una polemica con Ugolini per le sanzioni disciplinari ed economiche che la società viola aveva preso nei suoi riguardi. Non meravigliamoci quindi se la Lazio riusciva a rendere con un tantino di interessi i gol presi al Comunale nell’andata. Basta notare che uno dei gol fu addirittura segnato su calcio d’angolo dalla mezzala Cecconi con le… spalle!
La partita col Genoa era l’ultima che i viola per questo campionato avrebbero disputato allo stadio Comunale. La partita d’addio, anche se vinta con punteggio consistente (4 a 0), non lasciava davvero soddisfatti i tifosi viola. Il Genoa infatti perdeva dopo soli venti minuti il portiere Cardani, che cadendo all’indietro dopo una parata alta s’infortunava e veniva condotto all’ospedale con sospetta commozione cerebrale. I quali tifosi durante la partita si accanirono talmente contro il povero Gei reo di aver sbagliato un’infinità di palloni e qualche gol, che quando la squadra alla fine si schierò al centro campo per salutare la folla, questi non ne volle sapere di fare altrettanto e a testa bassa solo soletto si avviò verso gli spogliatoi. Troppo presto avevano dimenticato quei tifosi, che di sportivo avevano ben poco, quanto il biondo centrattacco-mezzala aveva fatto in quattro campionati disputati con la maglia viola.
Il campionato si chiudeva a Vicenza e la Fiorentina volle chiuderlo in bellezza, addirittura con una vittoria esterna, combattuta e vinta sul piano dell’agonismo più che della tecnica. Se si pensa al caldo di quei giorni, era il 5 luglio, la cosa meraviglia assai. Come meravigliarono i risultati dell’ultima schedina della Sisal che in quella giornata non registrava alcun dodici. La Juventus era battuta in casa dalla Pro Patria (e per 4 a 0), l’Alessandria ormai condannata alla retrocessione intonava il suo ultimo canto del cigno piegando a S. Siro il Milan per 3 a 1, il Genoa batteva il Bologna con un tennistico 7 a 2! II Torino vinceva il suo ultimo scudetto sul campo (quello dell’anno successivo gli sarà assegnato purtroppo alla memoria) con ben 16 punti di distacco su Milan, Juventus e Triestina apparigliati. Ma non è solo questo enorme distacco che mette in luce il fenomeno di questa squadra ma tutto il suo comportamento durante il campionato. 29 vittorie complessive di cui diciannove in casa e dieci esterne, sette pareggi di cui uno solo interno, quattro sole sconfitte tutte quante esterne; 125 gol segnati e solo 33 subiti. Rapportando questo campionato a 21 squadre con quello a 18 del 55-56, solo la nostra Fiorentina riuscirà ad eguagliare e superare il comportamento della squadra granata.
La Fiorentina finiva al settimo posto con 41 punti. Nonostante il fenomeno Moro e il nazionale Eliani la difesa incassava sei gol in più di quelli messi a segno dall’attacco.
Il calcio andava in vacanza: rimaneva sulla breccia il ciclismo. Gino Bartali a dieci anni dalla sua prima vittoria nel Tour si accingeva a ripetere l’impresa. E si dovrà proprio a questa passione rimasta viva, se il 14 luglio gli animi in ebollizione dei fiorentini per l’attentato a Togliatti, lasceranno da parte ogni faziosa tendenza politica per l’esultanza indescrivibile suscitata dalla solitaria galoppata del loro Gino verso Briancon. Lo sport quel giorno, si può ben dire, salvò Firenze!
Foto dall’album di Aldo Polidori
Date – Formazioni – Arbitri – Marcatori – Classifica finale |
FIRENZE, 14 settembre 1947 – FIORENTINA – ROMA 1 – 0 (0–0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Badiali, Bortoletto, Gei, Bollano.
ROMA: Risorti, Brunella, Contin, Fusca, Valle, Puppo, Ferrari, Riva, Amedei, Schiavetti, Pesaola.
ARBITRO: Canavesio.
GOAL: Bortoletto (F.).
MODENA, 21 settembre 1947 – FIORENTINA – MODENA 1 – 1 (0-1)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Badiali, Galassi, Gei, Suppi.
MODENA: Corghi, Silvestri, Braglia, Malinverni, Neri, Menegotti, Milani, Cassani, Pernigo, Bertoni,Del Medico.
ARBITRO: Silvano di Torino.
GOALS: Del Medico (M.), Galassi (F.).
FIRENZE, 28 settembre 1947 – FIORENTINA – MILAN 2 – 1 (1-1)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Bollano, Galassi, Gei, Suppi.
MILAN: Rossetti, Gratton, Piccardi, Bonomi, Grava, Tognon, Degano, Annovazzi, Puricelli, Raccis, Carapellese.
ARBITRO: Gamba di Napoli.
GOALS: Annovazzi (M.), Marchetti (F.), Suppi (F.).
BUSTO ARSIZIO, 5 ottobre 1947 – PRO PATRIA – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Bollano, Galassi, Gei, Suppi.
PRO PATRIA: Uboldi, Marelli, Patti, Borra, Fossati, Azimonti, Caviglioli, Turconi, Antoniotti, Reguzzoni, Bertolucci.
ARBITRO: Pieri di Trieste.
GOAL: Antoniotti (P:P.).
FIRENZE, 12 ottobre 1947 – FIORENTINA – NAPOLI 1 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Badiali, Bollano.
NAPOLI: Chellini, Pretto, Pastore, Di Costanzo, Andreolo, Rosi, Krieziu, Ganelli, Santamaria, Verrina, Barbieri.
ARBITRO: Agnolin di Bassano del Grappa.
GOAL: Galassi (F.).
LUCCA, 19 ottobre 1947 – FIORENTINA – LUCCHESE 0 – 1 (0-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Gei, Avanzolini, Magli, Bollano, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
LUCCHESE: Zotti, Bertuccelli, Clocchiatti, Mezzadri, Giovannini, Rosellini, Giusti, Catelli, Roffi, Bacchetti, Conti.
ARBITRO: Bernardi di Bologna.
GOAL: Conti (L.).
FIRENZE, 26 ottobre 1947 – FIORENTINA – SALERNITANA 1 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Zoppellari,, Badiali, Valcareggi, Galassi, Gei, Suppi.
SALERNITANA: Masci, Benedetti, Jiacovozzi, Dagianti, Pastori, Tori, Margiotta, Vaschetto, Piccinini, Rossi, Onorato.
ARBITRO: Vannini di Bologna.
GOAL: Eliani (F.).
FIRENZE, 2 novembre 1947– FIORENTINA – LIVORNO 1 – 1 (0-1)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Zoppellari, Bollano, Valcareggi, Galassi, Badiali, Gei.
LIVORNO: Merlo, Soldani, Lovagnini, Mannocci, Capaccioli, Picchi, Piana, Torriglia, Tieghi, Stua, Gimona.
ARBITRO: Orlandini di Roma.
GOALS: Tieghi (L.), Gei (F.).
BARI, 16 novembre 1947 – BARI – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Bollano, Valcareggi, Galassi, Zoppellari, Gei.
BARI: Costagliola, Pellicari, Ottogalli, Carlini, Lucchi, Isetto, Cavone, Maestrelli, Tondodonati, Tavellin, Spadavecchia.
ARBITRO: Gemini di Roma.
GOAL: Tavellin (B.).
FIRENZE, 23 novembre 1947 – FIORENTINA – BOLOGNA 1 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Galassi, Zoppellari, Gei, Bollano, Suppi.
BOLOGNA: Vanz, Giovannini, Ricci, Cingolani, Sarosi III, Marchi, Baiocchi, Cappello, Mike, Gritti, Taiti.
ARBITRO: Scotto.
GOALS: Suppi (F.), Cappello (B.).
TRIESTE, 30 novembre 1947 – TRIESTINA – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Bollano, Valcareggi, Galassi, Zoppellari, Suppi.
TRIESTINA: Striuli, Blason, Zorzi, Presca, Sessa, Radio, Rossetti, Trevisan, Ispiro, Tosolini, Begnoli.
ARBITRO: Maurelli di Roma.
GOAL: Ispiro (T.).
FIRENZE, 21 dicembre 1947 – FIORENTINA – ALESSANDRIA 2 – 1 (1-1)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Zoppellari, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Badiali, Bollano.
ALESSANDRIA: Diamante, Della Frera, Di Gennaro, Gallea, Rosetta, Tortarolo, Armano, Coscia, Stradella, Lustha, Sotgiu.
ARBITRO: Neri di Vicenza.
GOALS: Galassi (F.), Coscia (A.), Marchetti (F.).
GENOVA, 28 dicembre 1947 – SAMPDORIA – FIORENTINA 0 – 0
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Magli, Zoppellari, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
SAMPDORIA: Lusetti, Cassano, Zorzi, Bertani, Bertoni II, Gramaglia, Rebuzzi II, Bassetto, Baldini, Barsanti, Piazza.
ARBITRO: Camiolo di Milano.
TORINO, 1 gennaio 1948 – TORINO – FIORENTINA 5 – 0 (3-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Magli, Zoppellari, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
TORINO: Bacigalupo, Mallari, Maroso, Grezar, Rigamonti, Martelli, Menti II, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris II.
ARBITRO: Boffardi di Genova.
GOALS: Mazzola (T.), Loik 2 (T.), Gabetto (T.), Martelli (T.).
FIRENZE, 4 gennaio 1948 – FIORENTINA – INTER 1 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Magli, Zoppellari, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
INTER: Franzosi, Pangaro, Pian, Fattori, Susmet, Achilli, Colombo, Arezzi, Lorenzi, Fiorini, Zapirain.
ARBITRO: Dattilo di Roma.
GOAL: Badiali (F.).
TORINO, 11 gennaio 1948 – JUVENTUS – FIORENTINA 3 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Magli, Zoppellari, Badiali, Valcareggi, Galassi, Bortoletto, Suppi.
JUVENTUS: Sentimenti IV, Magli, Gibellino, Depetrini, Parola, Grosso, Kincses, Boniperti, Cergoli, Sentimenti III, Arpas.
ARBITRO: Tassini di Verona.
GOALS: Kincses 2 (J.), Boniperti (J.).
FIRENZE, 18 gennaio 1948 – FIORENTINA – ATALANTA 2 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Zoppellari, Bollano, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
ATALANTA: Casari, Manente, Citterio, Cominelli, Mari, Schiavi, Fabbri, Tabanelli, Miglioli, Salvi, Astorri.
ARBITRO: Savio di Torino.
GOALS: Bollano (F.), Galassi (F.).
FIRENZE, 25 gennaio 1948 – FIORENTINA – LAZIO 4 – 1 (3-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Cacagli, Bollano, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
LAZIO: Gradella, Piacentini, Carton, Alzani, Rosi, Brunetti, Magrini, Penzo, Gualtieri, Flamini, De Andreis.
ARBITRO: Camiolo di Milano.
GOALS: Bollano 2 (F.), Galassi 2 (F.), Penso (L.).
GENOVA, 1 febbraio 1948 – FIORENTINA – GENOVA 2 – 1
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Cacagli, Bollano Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
GENOA: Cardani, Cattani, Becattini, Formentin, Sardelli, Bergamo, Fuzer, Verdeal, Brighenti, Rosignoli, Dalla Torre.
ARBITRO: Dattilo di Roma.
GOALS: Suppi (F.), Badiali (F.), Dalla Torre (G.).
FIRENZE, 8 febbraio 1948 – VICENZA – FIORENTINA 2 – 1 (2-1)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Cacagli, Bollano Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
VICENZA: Fioravanti, Parena, Grosso, Sandroni, Santagiuliana, Spanevello, Begnini, Conti II, Sperotto, Carraro, Zambelli.
ARBITRO: Scotto di Verona.
GOALS: Conti (V.), Zambelli (V.), Galassi (F.).
ROMA, 15 febbraio 1948 – FIORENTINA – ROMA 1 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
ROMA: Risorti, Andreoli, Contin, Valle, Fusco, Puppo, Ferrari, Di Paola, Amadei, Zsengeller, Pesaola.
ARBITRO: Silvano di Torino.
GOAL: Galassi (F.).
FIRENZE, 22 febbraio 1948 – FIORENTINA – MODENA 4 –2 (2-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
MODENA: Corazza, Silvestri, Braglia, Malinverni, Neri, Stefanini, Romani, Bertoni I, Pernigo, Menegotti, Sentimenti V.
ARBITRO: Gamba di Napoli.
GOALS: Suppi 2 (F.), Valcareggi (F.), Menegotti (M.), Bertoni I (M.), Marchetti (F.).
MILANO, 29 febbraio 1948 – MILAN – FIORENTINA 2 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Badiali, Suppi.
MILAN: Rossetti, Gratton, Bonomi, Annovazzi, Foglia, Tognon, Burini, Antonini, Puricelli, Raccis, Carapellese.
ARBITRO: Zambotto di Padova.
GOALS: Raccis (M.), rig. Annovazzi (M.), rig. Eliani (F.).
FIRENZE, 7 marzo 1948 – FIORENTINA – PRO PATRIA 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Gei, Bollano.
PRO PATRIA: Visco, Azimonti, Ivaldi, Borra, Fossati, Messanzani, Carnevali, Turconi II, Antoniotti, Candiani, Bertolucci.
ARBITRO: Tassini di Verona.
GOAL: Marchetti (F.).
NAPOLI, 14 marzo 1948 – NAPOLI – FIORENTINA 3 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Bortoletto, Gei.
NAPOLI: Sentimenti II, Candales, Pretto, Di Costanzo, Cerilla, Rosi, Busani, Spartano, La Paz, Verrina, Krieziu.
ARBITRO: Silvano di Torino.
GOALS: Avanzolini autogol (F.), La Paz 2 (N.).
FIRENZE, 21 marzo 1948 – FIORENTINA – LUCCHESE 2 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Avanzolini, Magli, Bollano, Marchetti, Galassi, Valcareggi, Gei.
LUCCHESE: Piani, Bertuccelli, Ciocchiatti, Giovannini, Salar, Coscela, Rosellini, Toth, Michelini, Mezzadri, Conti.
ARBITRO: Agnolin di Bassano del Grappa.
GOALS: Marchetti (F.), Galassi (F.).
SALERNO, 27 marzo 1948 – SALERNITANA – FIORENTINA 2 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Bigazzi, Magli, Furiassi, Bortoletto, Compiani, Caciagli, Marchetti, Badiali, Ponticelli, Gei, Bollano.
SALERNITANA: Gambazza, Pastori, Buzzegoli, Dagianti, Piccinini, Jacovazzi, Merlin, Vaschetto, Sifredi, Rodriguez, Onorato.
ARBITRO: Galeati di Bologna.
GOALS: Merlin (S.), Sifredi (S.).
LIVORNO, 11 aprile 1948 – LIVORNO – FIORENTINA 2 – 2 (2-2)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Bortoletto, Avanzolini, Magli, Marchetti, Badiali, Galassi, Valcareggi, Gei.
LIVORNO: Merlo, Soldani, Lovagnini, Mannocci, Brondi, Capaccioli, Piana, Picchi, Tieghi, Dante, Gimona.
ARBITRO: Orlandini di Roma.
GOALS: Galassi (F.), Dante (L.), Gei (F.), Piana (L.).
FIRENZE, 17 aprile 1948 – FIORENTINA – BARI 2 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Bortoletto, Avanzolini, Magli, Marchetti, Badiali, Galassi, Valcareggi, Gei.
BARI: Costagliola, Pietrasanta, Pellicari, Maestrelli, Lucchi, Isetto, Hrotko, Voros, Tondodonati, Tavellin, Spadavecchia.
ARBITRO: Maglio di Torino.
GOALS: Gei (F.), Galassi (F.).
BOLOGNA, 25 aprile 1948 – BOLOGNA – FIORENTINA 1 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Bortoletto, Avanzolini, Magli, Marchetti, Badiali, Galassi, Valcareggi, Gei.
BOLOGNA: Vanz, Giovannini, Spadoni, Ballacci, Marchi, Marchese, Biavati, Arcari, Giorgi, Gritti, Baiocchi.
ARBITRO: Cappucci di Roma.
GOAL: Biavati (B.).
FIRENZE, 2 maggio 1948 – FIORENTINA – TRIESTINA 2 – 1 (1-1)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Compiani, Magli, Marchetti, Badiali, Galassi, Gei, Bollano.
TRIESTINA: Striuli, Blason, Radio, Presca, Sessa, Mlacher, Rossetti, Trevisan, Ispiro, Tosolini, Begni.
ARBITRO: Dattilo di Roma.
GOALS: Acconcia (F.), Rossetti (T.), Gei (F.).
ALESSANDRIA, 9 maggio 1948 – ALESSANDRIA – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Compiani, Magli, Marchetti, Gregorin, Galassi, Valcareggi, Gei.
ALESSANDRIA: Diamante, Delaude, Tortarolo, Gallea, Rosetta, Coscia, Armano, Soffrido, Stradella, Lustha, Sotgiu.
ARBITRO: Poggipollini di Ferrara.
GOAL: Coscia (A.).
FIRENZE, 23 maggio 1948 – FIORENTINA – SAMPDORIA 4 – 3 (2-2)
FIORENTINA: Moro, Caciagli, Furiassi, Acconcia, Eliani, Zoppellari, Marchetti, Gregorin, Galassi, Valcareggi, Gei.
SAMPDORIA: Bonetti, Vicich, Zorzi, Barsanti, Ballico, Gramaglia, Parodi, Carissimi, Baldini, Bassetto, Rebuzzi II.
ARBITRO: Bonivento di Venezia.
GOALS: Bassetto (S.), Eliani rig. (F.), Baldini (S.), Gregorin (F.), Marchetti (F.), Valcareggi (F.), Furiassi autogol (S.).
FIRENZE, 27 maggio 1948 – TORINO – FIORENTINA 2 – 1 (0-1)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Magli, Bortoletto, Marchetti, Gregorin, Galassi, Valcareggi, Gei.
TORINO: Bacigalupo, Ballarin, Tomà, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Martelli, Gabetto, Mazzola, Ossola.
ARBITRO: Bernardi di Bologna.
GOALS: Galassi (F.), Menti rig. (T.), Mazzola (T.).
MILANO, 30 maggio 1948 – INTER – FIORENTINA 4 – 1 (2-0)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Magli, Bortoletto, Marchetti, Gregorin, Galassi, Valcareggi, Gei.
INTER: Franzosi, Pangaro, Pian, Guaita, Fattori, Campatelli, Fiumi, Simatoc, Lorenzi, Achilli, Neri.
ARBITRO: Bertolio di Torino.
GOALS: Simatoc (I.), Achilli 2 (I.), Lorenzi (I.), Gregorin (F.).
FIRENZE, 6 giugno 1948 – JUVENTUS – FIORENTINA 4 – 2 (0-1)
FIORENTINA: Moro, Eliani, Furiassi, Acconcia, Compiani, Magli, Marchetti, Gregorin, Galassi, Valcareggi, Gei.
JUVENTUS: Sentimenti IV, Del Monte, Rava, Depetrini, Parola, Locatelli, Angeleri, Cergoli, Boniperti, Kincses, Magni.
ARBITRO: Marchetti di Milano.
GOALS: Valcareggi (F.), Boniperti 2 (J.), Kincses (J.), Marchetti (F.), Magni (J.).
BERGAMO, 13 giugno 1948 – ATALANTA – FIORENTINA 1 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Bigazzi, Cacagli, Furiassi, Acconcia, Compiani, Magli, Marchetti, Gregorin, Galassi, Valcareggi, Gei.
ATALANTA: Casari, Manente, Citterio, Mori, Todeschini, Schiavi, Fabbri V, Busnelli, Astorri, Randon, Korostolev.
ARBITRO: Savio di Torino.
GOAL: Manente (A.).
ROMA, 20 giugno 1948 – LAZIO – FIORENTINA 5 – 0 (4-0)
FIORENTINA: Moro, Cacagli, Furiassi, Acconcia, Compiani, Magli, Marchetti, Gregorin, Galassi, Valcareggi, Gei.
LAZIO: Giubilo, Antonazzi, Piacentini, Alzani, Gualtieri, Del Pinto, Puccinelli, Magrini, Penzo, Cecconi, De Andreis.
ARBITRO: Tassini di Verona.
GOALS: Penzo (L.), Acconcia autogol (L.), Cecconi (L.), Magrini (L.), Cacagli autogol (L.).
FIRENZE, 27 giugno 1948 – FIORENTINA – GENOA 4 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Moro, Cacagli, Furiassi, Acconcia, Magli, Zoppellari, Marchetti, Valcareggi, Galassi, Gei, Suppi.
GENOA: Cardani, Sardelli, Stellin, Grisanti, Cattani, Bergamo, Trevisani, Formentin, Brighenti, Verdeal, Dalla Torre.
ARBITRO: Zelocchi di Modena.
GOALS: Galassi 3 (F.), Valcareggi (F.).
VICENZA, 4 luglio 1948 – FIORENTINA – VICENZA 2 – 1 (1-1)
FIORENTINA: Moro, Magli, Furiassi, Acconcia, Compiani, Zoppellari, , Marchetti, Valcareggi Galassi, Badiali, Gei.
VICENZA: Dalla Fontana, Filippi, Campana, Gozzi, Santagiuliana, Fabrello, Zambelli, Spanevello, Sperotto, Carraro, Rebuzzi.
ARBITRO: Coppolone di Bari.
GOALS: Marchetti (F.), Spanevello (V.), Campana autogol (F.).
continua nel prossimo numero