Storia dell’A.C. Fiorentina

Condividi sui social

di LORENZO MAGINI – 13° puntata

tratto dall’originale stampato nel n° 3 Anno II di Alé Fiorentina del Novembre 1966

Largo ai giovani!

La situazione finanziaria della Fiorentina alla fine del campionato 1935-36 era critica. Ridolfi di fronte alla necessità di far quadrare un bilancio che presentava diversi numeri rossi ricorreva ad una politica che sebbene si presentasse piena di incognite era l’unica possibile e l’unica della quale era pienamente convinto: far largo ai giovani e mettere in vendita gli elementi più ricercati dalle grandi squadre.

Firenze già da allora, ben se ne era accorto Ridolfi, non poteva competere con le grandi squadre del nord e del sud (Roma e Napoli) sul piano puramente finanziario. Quelle del nord potevano contare oltre che su una popolazione molto più numerosa di quella di Firenze anche su una circolazione monetaria di capitali molto più vasta date le loro attrezzature industriali; Roma era la capitale d’Italia e quindi aiutata anche dalle alte sfere del partito; Napoli poteva contare fin da allora su un magnifico pubblico entusiasta: Firenze purtroppo poteva contare solo su Ridolfi. E Ridolfi, purtroppo, non era il pozzo di S. Patrizio.

Nuova linfa

Un primo tentativo d’inserimento dei giovani nel campionato era stato fatto l’anno precedente: si trattava ora di andare fino in fondo costasse quello che costasse.

La Juventus già l’anno prima aveva richiesto alla Fiorentina Scagliotti. Quest’anno tornava alla carica per lo stesso e per Amoretti. Ridolfi li cedette entrambi realizzando una cospicua somma. Altra somma non indifferente la realizzava cedendo al Genoa Bigogno, Perazzolo e Fasanelli i quali, con Vignolini passato al Genoa dalla Sampierdarena, andavano a formare una nutrita schiera di “ex” viola nella squadra del vecchio grifone. Neri, Gringa e Romagnoli passavano alla Lucchese neopromossa in serie A, dalla quale tornava a Firenze “Garone”. Della formazione dell’anno precedente restavano solo Gazzari, magli, Pizziolo I e II, Morselli, Negro, Piccini e Borsetti. A difendere la rete passava la riserva Baggiani mentre per gli altri ruoli venivano acquistati Traversa della Pro Vercelli, Tori, Conti e Stella. A disposizione di Ara si trovavano quindi Baggiani, Gori e Innocenti come portieri; Gazzari, Magli, Duimovich e Pizziolo II come terzini; Traversa, Piccini, Tori e Pizziolo I come mediani; Borsetti, Comini, Morselli, Viani, Stella, Conti e Negro come attaccanti. Una formazione spregiudicata, basata sui vecchi Gazzari Magli e Pizziolo I, e speranzosa nella riuscita di Piccini e Negro che con tanto onore avevano fatto parte della squadra azzurra “universitaria” partecipante alle Olimpiadi di Berlino e vincitrice del titolo olimpico. Ara, da buon vercellese, si rimboccò le maniche e si mise al lavoro. Le partite precampionato misero in luce, insieme alle immancabili lacune, una caratteristica nuova: lo spirito alla lotta. “Finalmente, se Dio vuole, abbiamo anche a Firenze una squadra che, non soltanto sa giocare, ma sa anche combattere; finalmente la compagine gigliata ha nelle sue file un complesso di atleti, che del pallone non fanno soltanto un ordigno per inutili virtuosismi tecnici, ma un mezzo di leale e coraggioso certame sportivo; finalmente anche fra i viola vi sono atleti che, pure nelle situazioni più critiche, non danno mai partita vinta a priori all’avversario, ma che, anzi, da ogni ostacolo traggono nuova forza, nuovo incitamento per lottare e vincere. Ecco il volto della “nuova” Fiorentina. Una compagine ricca, ricchissima di spirito agonistico che, vincitrice o vinta, potrà sempre uscire dal campo a testa alta (Guido Capra: Nuovo Giornale del 7 settembre 1936).

Primo incontro di campanile: a Lucca.

Con fiducia e con speranza la squadra era attesa alla prova del fuoco. Proprio contro la Lucchese, riuscita a raggiungere dopo viva lotta la promozione alla serie A, la Fiorentina disputava il suo primo incontro del campionato 1936-37: priva di Gazzari e Pizziolo la Fiorentina, priva di Romagnoli la Lucchese nelle cui file militava quel Cappelli che, compagno di Piccini e Negro alle Olimpiadi di Berlino, sarebbe divenuto in seguito uno dei più discussi tecnici italiani, avversario irriducibile di ogni concezione tecnica esclusivamente difensivistica e sostenitore accanito dell’offensivismo a oltranza. Lo scontro si concludeva con un salomonico pareggio siglato per i viola, su rigore, da Stella la cui cannonata rendeva vano il volo del futuro campione del mondo Olivieri.

Come prima squadra sul terreno del Berta i fiorentini ospitavano il Napoli, che con una tattica ostruzionistica e intimidatoria riusciva a strappare un pareggio facilitato in questo anche dallo scarso apporto dato alla squadra viola da Viani che risentiva per tutta la partita di un infortunio subito a Lucca.

Terzo pareggio consecutivo a Genova contro la Sampierdarena ancora per 1 a 1. Al posto di Viani giocava per la prima volta nel campionato Negro e tornava in difesa Gazzari; questi dopo essere stato messo in lista di trasferimento era stato confermato dalla Fiorentina nelle proprie file. Unico assente Pizziolo, che a causa di un gravissimo incidente subito nella preparazione estiva sarà costretto a rimanere inattivo per quasi tutto il campionato.

Due squadre imbattute di fronte la domenica successiva: Fiorentina e Bari. L’una alla ricerca affannosa della prima vittoria, l’altra intenzionata a ritornare in Puglia con almeno un punto. La spuntava la Fiorentina con un gol di Negro al 26’ della ripresa quando già i galletti baresi guidati dall’intramontabile Ferraris IV e da Costantino e nelle cui file militava quel Ferrero che circa vent’anni dopo doveva dare alla Fiorentina il sestetto delle meraviglie speravano di portare a termine con profitto la loro trasferta in terra toscana.

4 ottobre 1936 – Fiorentina-Bari 1-0 – Acrobazia aerea tra Magli e Grolli mentre Gazzari è pronto a intervenire.

E’ di scena Galeati.

Con una certa fiducia dopo questa prima vittoria si guardava alla trasferta di Roma in cui la Fiorentina avrebbe incontrato la Lazio di Piola. Ma a Roma, purtroppo, la Fiorentina doveva trovare sulla sua strada Galeati: uno degli arbitri che nel libro dedicato alle giacche nere, la Fiorentina ha dovuto segnare più volte con doppio frego rosso. Si era al quindicesimo della ripresa e la partita filava sullo 0 a 0: la Lazio disperava ormai di far breccia nella difesa viola. “La palla – scrive Nuto Innocenti sul Nuovo Giornale – calciata da Busani presso la linea laterale, all’altezza dell’area di rigore trovava Camolese in netta posizione di fuorigioco. Gazzari liberava ugualmente mentre l’arbitro sollecito interrompeva il gioco col trillo netto del suo fischietto. Su questa interruzione niente da dire se non che la palla, lasciata vagabondare al suo destino in attesa di essere calciata per la punizione, veniva spedita in rete da Riccardi più per un ripicco personale che per convinzione di gioco. Niente visibilio sui popolari, niente entusiasmo in tribuna, tanta era la precisa sensazione del pubblico della inutilità del tiro: l’arbitro, invece, la pensava in tutt’altro modo e con un altro trillo del suo fischietto sanzionava il punto della Lazio”. Figurarsi i viola! La partita si accendeva e Piola nel marasma che ne conseguiva riusciva a siglare un’altra rete dopo la quale si faceva espellere Borsetti. Conti, comunque, nel finale riusciva ad accorciare le distanze dopo aver saltato mezza difesa avversaria compreso quel Viani che ancora non era il “Gipo” né il creatore del vianema né tantomeno il gran fattore di Nervesa della Battaglia, ma che già da allora nella sua valigia di giocatore portava il bastone di futuro Maresciallo del calcio italiano.

I primi grandi incontri.

Finora la Fiorentina aveva incontrato squadre che la seguivano in classifica: l’unica di una certa consistenza era stata la Lazio e la sconfitta era venuta nel modo che abbiamo detto. Il primo vero ostacolo per i viola era il Torino che sarebbe sceso a Firenze la domenica successiva: una squadra che già negli anni passati aveva dato alla Fiorentina diversi dispiaceri anche sul terreno amico. Ed il Torino che comandava la classifica doveva lasciare il Berta sconfitto, anche se l’arbitro, il sig. Giannelli di Genova, aveva fatto di tutto per rimandarlo indenne ai propri lidi negando un gol già fatto e respinto con un pugno dal dentro della rete ad opera di un difensore senza neppure eventualmente dare il calcio di rigore. La partita si inaspriva e in campo se ne videro delle belle: Magli e Tori insieme al granata Bo espulsi e Conti che metteva in mostra le sue qualità pugilistiche. Con la Fiorentina purtroppo gli arbitri hanno sempre fatto quello che hanno voluto …

Per il momento la Fiorentina si era comportata più che onorevolmente. Dopo sei partite era il Bologna a guidare la classifica con nove punti, seguita dal Torino con 8 e da altre sette squadre con 7 punti, fra le quali la squadra viola.

Dopo il duplice confronto internazionale con gli elvetici (a Milano i moschettieri: vittoria per 4 a 2: a Lucerna i cadetti, fra cui Piccini: vittoria per 3 a 1) il campionato riprendeva con la Fiorentina ad Alessandria.

Il Direttorio Nazionale Divisioni Superiori, aveva infierito contro i giocatori viola, rei di aver reagito nei confronti dei granata torinesi comminando tre giornate di squalifica a Conti, due a Tori e a Magli: come dire il male, il malanno e l’uscio addosso. Ad Alessandria il posto di Magli era preso da Pizziolo II, quello di Tori da Terzani, e quello di Conti da Negro con l’inserimento di Gobetto a mezzo destro. Nonostante questa disavventura, la squadra veniva battuta solo su calcio di punizione.

L’unica partita di capitan Pizziolo.

Contro l’Ambrosiana, che scendeva la Berta la domenica successiva con l’aureola dell’unica squadra del campionato ancora imbattuta in trasferta, Ara si vedeva costretto, perdurando la squalifica dei tre giocatori suddetti, ad anticipare i tempi del rientro di Pizziolo. Il capitano viola, nonostante le sue ancora imperfette condizioni di forma, rispondeva con la consueta generosità e faceva così il suo debutto stagionale proprio contro quella squadra nelle cui file era stato richiesto di militare ed alla quale aveva detto di no per rimanere in maglia viola, finire i suoi studi e conseguire la sua laurea: dimostrazione di serietà e di giusta valutazione della vita, qualità rimastegli precipue anche attaccate le scarpe bullonate al classico chiodo.

L’impresa riuscita ai nerazzurri l’anno non aveva un seguito. Generosamente protesa verso la vittoria, la compagine viola trovava nell’agonismo e nella caparbia volontà, la forza di reagire a tante tegole capitategli all’improvviso sulla testa. Per sua fortuna questa volta non c’era un Galeati o un Giannelli in giacca nera;: c’era Scorzoni, uno dei migliori arbitri del momento. Confortati dalla presenza della vecchia bandiera Pizziolo, sospinti da un Piccini in forma smagliante i viola riuscivano ad acciuffare la vittoria al 16’ della ripresa con una acrobatica rovesciata di Viani, che anche in questa occasione si dimostrava il solito giustiziere dell’Ambrosiana.

8 novembre 1936 – Fiorentina-Ambrosiana 1-0 – Baggiani sul colpo di testa dell’occhialuto Frossi sembra battuto ma il pallone finirà al lato.

E ancora una volta la gioia dei tifosi del calcio si accomunava con quella dei tifosi del ciclismo: Gino Bartali infatti in quello stesso giorno (8 novembre) scriveva per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro dei vincitori del Giro di Lombardia.

Il 15 novembre il campionato rimaneva fermo per l’incontro internazionale con la Germania a Berlino conclusosi per 2 a 2. La domenica successiva si aveva a Genova lo scontro tra viola e “ex” viola: nelle file del Grifone infatti giocavano Vignolini, Bigogno e Fasanelli mentre ne rimaneva escluso Perazzolo a causa di un incidente subito nell’incontro internazionale di Berlino. La Fiorentina lasciava a riposo Pizziolo che contro l’Ambrosiana aveva chiaramente dimostrato di non essere completamente a posto fisicamente sostituendolo con Traversa che aveva terminato la squalifica. Questa volta a negare alla Fiorentina una sacrosanta vittoria ci si metteva un segnalinee, precisamente il sig. Gossanail di Torino, che dopo un gol segnato da Viani (ed era il gol della vittoria) e concesso dall’arbitro, con una corsa da centista si precipitava verso l’arbitro, il sig. Bertoglio, costringendolo ad annullare il gol per un presunto fuorigioco di Conti. Conti e Viani si scagliavano verbalmente contro il segnalinee e trovavano così la strada degli spogliatoi innanzi tempo. Per ridotta in nove la Fiorentina arginava il veemente finale del Genoa e riusciva a portare a termine la partita col risultato di parità.

Di questo punto perso, la Fiorentina si rifaceva immediatamente la domenica successiva battendo al Berta la Triestina di Pasinati e Colaussi e rimanendo ancora nei quartieri alti della classifica (al quarto posto) preceduta da Bologna e Lazio con 14 punti e dal Torino con 13, precedendo a sua volta squadre come la Roma, la Juventus, il Milan e l’Ambrosiana. Non era poco per una squadra quasi nuova di zecca! A Novara però, contro una squadra ultima in classifica e perciò con l’acqua alla gola e che proprio nella settimana antecedente era ricorsa al cambio dell’allenatore affidandosi a Baloncieri, la Fiorentina segnava il passo soccombendo di misura.

Nella partita internazionale con la Cecoslovacchia del 13 dicembre debuttava fra i moschettieri Piccini comportandosi in maniera superba e dominando incontrastato, avendo al suo fianco quel Neri ex viola che si dimostrava ancora un mediano di elevata classe e di sicuro rendimento. “Di Piccini vi è da rimanere soddisfatti” – scriveva Pozzo dopo questa partita risoltasi col punteggio di 2 a 0 per gli azzurri – “per aver provato e lanciato una delle poche speranze dell’avvenire per la difficile posizione di centromediano”.

Il pareggio di Bologna.

La squadra della volontà e del cuore, la squadra della giovinezza, che con slancio impetuoso, lasciando stupita la critica più incredula e più avversa, è riuscita a raggiungere ormai una posizione invidiabile nella classifica del campionato, ha pareggiato al Littoriale”. Con queste parole Centauro iniziava il commento alla partita Bologna-Fiorentina del 20 dicembre. “La scuola di Ara – rendiamogli giustizia a questo allenatore che predilige i fatti alle parole – si riflette su tutta la squadra. C’è un legame intimo fra il temperamento del maestro che fu giocatore vigoroso e schietto, così com’è schietta la sua Vercelli, e quello dei suoi allievi”. Un pareggio conseguito sul Bologna di Ceresoli, Montesanto, Biavati, Sansone, Busoni, Fedullo e Reguzzoni e per di più subito con un gol irregolare del Bologna, mandava alle stelle l’entusiasmo dei mille e più tifosi fiorentini presenti al Littoriale.

Quell’entusiasmo moltiplicato per mille si ripeteva la domenica successiva sugli spalti del Berta per la netta vittoria conseguita sulla Roma di Masetti, Allemandi, Monzeglio, Bernardini e Serantoni!

28 dicembre 1936 – Fiorentina-Roma 2-0 – Bernardini sostituto di Masetti infortunato, anticipa Viani.

L’ultima partita interna del girone di andata si concludeva amaramente con la prima sconfitta al Berta ad opera del Milan. Anche questa partita veniva decisa dal comportamento arbitrale che, contrariamente a quanto era successo a Genova, convalidava una rete del milanista Boffi nonostante lo sbandieramento insistente e ripetuto del fuorigioco dello stesso ad opera del segnalinee. Aria di fronda aleggiava sul campionato italiano per l’operato della classe arbitrale: Pozzani, il presidente dell’Ambrosiana, rassegnava le dimissioni nelle mani del generale Vaccaro e della F.I.G.C. per protesta contro gli arbitraggi addirittura scandalosi subiti dalla sua squadra. Cosa avrebbe dovuto fare allora Ridolfi?

A Torino contro la Juventus la Fiorentina scendeva in campo priva di ben cinque titolari: Baggiani, Magli, Piccini, Stella, Viani ed ancora Mario Pizziolo per il quale purtroppo il campionato poteva considerarsi concluso. Nonostante la buona volontà delle riserve Gori, Pizziolo II, Terzani, Giovannoni, Palloni e Gobetto la Fiorentina perdeva nettamente l’incontro per 3 a 0 e terminava il girone di andata al 7° posto in classifica a pari punti con Bari e Lucchese.

Tale l’andata, tale il ritorno.

Nel girone di andata la Fiorentina aveva realizzato 15 punti: altrettanti ne realizzerà nel girone di ritorno, mettendo in mostra il solito alternarsi di partite buone ad altre meno buone, tutte quante però dominate da una carica agonistica ammirevole, a cominciare dalla prima di ritorno contro la Lucchese al Berta conclusasi con un pareggio dovuto più alla strepitosa giornata di Olivieri che all’inconcludenza dell’attacco viola.

A Napoli debuttava a difesa della rete viola un portierino diciannovenne: Enzo Innocenti, l’”Enzino” dei rifredini, che prelevato da Baccani dalle file della squadretta dei ragazzi di Mons. Facibeni, doveva passare alla storia della Fiorentina come uno dei giocatori più fedeli alla maglia viola, militandovi per ben 10 anni e assoggettandosi a fare eternamente la riserva per passare titolare soltanto alla fine della guerra, nel 1945.

La partita di Napoli si concludeva con la sconfitta per 1 a 0, ma la vera rivelazione fu proprio Innocenti. “Il portierino viola, un allievo, s’era preso il lusso di far rimanere a bocca aperta i suoi stessi compagni di gioco per la prontezza dimostrata nell’intervento, per la felice intuizione, l’agilità, il coraggio, la tempestività di cui ha fatto sfoggio risolvendo le situazioni più imbrogliate. Due o tre parate consecutive a conclusione di mischie pericolose, precisi interventi su tiri al volo (una parata su tiro di Buscaglia ha fatto scattare in piedi la folla), ecco il repertorio di Innocenti: una vera rivelazione”. (G. Centauro).

Contro la Sampierdarena, la Fiorentina tornava alla vittoria dopo tre sconfitte e un pareggio, cui seguiva un nuovo pareggio a Bari e la travolgente vittoria di Firenze contro la Lazio con la quale i viola riscattavano a suon di gol l’ingiusta sconfitta decretata contro di loro da Galeati nella partita del girone d’andata.

14 febbraio 1937 – Fiorentina-Lazio 5-1 – Uno dei gol della vendetta di Viani contro la Lazio. Galeati è servito!

Sullo slancio del 5 a 1 rifilato alla Lazio la Fiorentina passava imbattuta anche a Torino contro i granata e continuava nella serie positiva nell’incontro con l’Alessandria al Berta, piegata a solo 4’ dal termine su calcio di rigore realizzato da Stella.

Neppure l’incontro con l’Ambrosiana all’Arena fermava la marcia positiva dei viola che riuscivano a tornare a Firenze con un punto, mercé la stupenda prova di Baggiani. Era invece il Genoa degli “ex” viola a interrompere questa marcia, e proprio al Berta con un gol del rosso Perazzolo ed uno di Arcari.

La domenica successiva al Prater di Vienna dove si incontravano le squadre azzurra e austriaca accadeva un fatto senza precedenti: l’arbitro svedese Ohlson abbandonava il terreno di gioco al 25’della ripresa decretando la sospensione della partita per salvare l’incolumità dei giocatori, che in campo si tartassavano senza pietà: a farne le spese erano Serantoni e Corsi che rimanevano seriamente infortunati. La ripresa del campionato coincideva con una nuova sconfitta per i viola sul terreno della Triestina, alla quale faceva seguito il ritorno alla vittoria col Novara al Berta e il successivo pareggio, sempre al Berta, col Bologna capolista che volava verso il suo secondo scudetto consecutivo.

Il campionato volgeva ormai al termine e la stanchezza cominciava a farsi strada. A S. Siro contro il Milan, in una partita tra due squadre apparse irriconoscibili, aveva la meglio il Milan con un gol di Gabardo. Ultima partita restava quella con la Juventus al Berta. Facendo ricorso ad ogni più riposta energia e a tutto il proprio orgoglio i viola cercarono di finire il campionato con una squillante vittoria. Purtroppo anche l’ultima partita si risolveva in un mezzo insuccesso: un 2 a 2 che non contentava affatto i viola mentre premiava forse eccessivamente i bianconeri, attori di un campionato scialbo e incolore.

16 maggio 1937 – Fiorentina-Juventus 2-2 – Grappolo di uomini sotto la rete di Amoretti. Visibili Morselli, Viani, Rama e Amoretti.

Il Bologna conservava sulle sue maglie lo scudetto conquistato l’anno precedente mentre la Fiorentina terminava al 9° posto. Un campionato quello della Fiorentina tutto sommato accettabile, anche se le illusioni createsi con l’inserimento di tanti giovani porteranno l’anno successivo al capitombolo in serie B. Ma a questo i tifosi fiorentini ancora non pensavano: preferivano inneggiare a Gino Bartali che proprio in quegli stessi giorni si apprestava a vincere il suo secondo giro d’Italia.

(Foto dall’album di Aldo Polidori)

Date – Formazioni – Arbitri – Marcatori – Classifica finale

LUCCA, 13 settembre 1936 – LUCCHESE – FIORENTINA 1 – 1 (1–0)

FIORENTINA: Baggiani, Pizziolo II, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Conti.

LUCCHESE: Olivieri, Persia, Perduca, Neri, Dossena, Scher, Coppa, Barchini, Michelini, Andreoli, Gringa.

ARBITRO: Scorzoni di Bologna.

GOALS: Michelini (L.), Stella rigore (F.).

FIRENZE, 20 settembre 1936 – FIORENTINA – NAPOLI 1 – 1 (0-1)

FIORENTINA: Baggiani, Pizziolo II, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Conti.

NAPOLI: Morsele, Fenoglio, Castello, Colombari, Buscaglia, Rossetti, Ferraris II, Tricolo, Giovi, Masera, Venditto.

ARBITRO: Scorsoni di Bologna.

GOALS: Buscaglia rigore (N.), Stella (F.).

GENOVA, 29 settembre 1936 – SAMPIERDARENESE – FIORENTINA 1 – 1 (0-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Cominii, Morselli, Negro, Stella, Conti.

SAMPIERDARENESE: Profumo, Ciancamerla, Rigotti, Valenti, Battistoni, Malatesta, Mascheroni, Busini, Cerrutti, Simonetti, Biagini.

ARBITRO: Barlassina.

GOALS: Conti (F.), Biagini (S.).

FIRENZE, 4 ottobre 1936 – FIORENTINA – BARI 1 – 0 (0-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsettii, Morselli, Negro, Stella, Conti.

BARI: Casiraghi, Mariani, Caldarulo, Braga, Ferraris IV, Loetti, Costantino, Rossini, Violi, Grolli, Ferrero.

ARBITRO: Ciamberlini di Sampierdarena.

GOAL: Negro (F.).

FIRENZE, 3 novembre 1935 – LAZIO – FIORENTINA 2 – 1 (1-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Conti.

LAZIO: Blason, Zaccone, Monza, Baldo, Viani, Milano, Busani, Riccardi, Piola, Camolese, Costa.

ARBITRO: Galeati di Bologna.

GOALS: Riccardi (L.), Piola (L.), Conti (F.).

FIRENZE, 18 ottobre 1936 – FIORENTINA – TORINO 1 – 0 (0-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Conti.

TORINO: Maina, Brunella, Ferrini, Gallea, Allasio, Ellena, Bo, Baldi III, Palumbo, Buscaglia, Silano.

ARBITRO: Gianoli di Genova.

GOAL: Tori (F.).

ALESSANDRIA, 1 novembre 1936 – ALESSANDRIA – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Gobetto, Viani, Stella, Negro.

ALESSANDRIA: Ceresa, Lombardi, Turino, Barale, Parolo, Giuntoli, Marsiglia, Menichetti, Robotti, Coscia, Banchero.

ARBITRO: Scotto di Savona.

GOAL: Parodi (A.).

FIRENZE, 8 novembre 1936 – FIORENTINA – AMBROSIANA 1 – 0 (0-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Pizziolo II, Pizziolo I, Piccini, Traversa, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Negro.

AMBROSIANA: Perucchetti, Bonocore, Ballerio, Sala, Turchi, Locatelli, Frossi, Antona, Bisigato, Ferrari, Ferraris II.

ARBITRO: Scorzoni di Bologna.

GOAL: Viani (F.).

GENOVA, 22 novembre 1936 – GENOVA – FIORENTINA 1 – 1 (0-1)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Conti.

GENOVA: Fregosi, Agosteo, Vignolini, Bigogno, Genta, Bonilauri, Marchionneschi, Ponzinibio, Fasanelli, Scarabello, Ferrari.

ARBITRO: Bertolio di Torino.

GOALS: Viani (F.), Marchionneschi (G.).

FIRENZE, 29 novembre 1936 – FIORENTINA – TRIESTINA 2 – 1 (1-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Pizziolo II, Morselli, Stella, Negro.

TRIESTINA: Tricarico, Geigerle, Niccoli, Dal Pont, Rancilio, Spanghero, Pasinati, Chizzo, Costa, Rocco, Colaussi.

ARBITRO: Turbiani di Ferrara.

GOALS: Borsetti 2 (F.), Colaussi (T.).

NOVARA, 6 dicembre 1936 – NOVARA – FIORENTINA 2 – 1 (0-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Comini, Stella, Negro.

NOVARA: Cimo, Mazzucco, Galimberti, Barcellino, Mornese, Grazioli, Piola, Versaldi, Torri, Mariani, Rizzotti.

ARBITRO: Mazzarino.

GOALS: Torri 2 (N.), Comini (F.).

BOLOGNA, 20 dicembre 1936 – BOLOGNA – FIORENTINA 1 – 1 (0-1)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Negro.

BOLOGNA: Ceresoli, Fiorini, Pagotto, Montesanto, Donati, Corsi, Biavati, Sansone, Busoni, Fedullo, Reguzzoni.

ARBITRO: Barlassina di Novara.

GOALS: Viani (F.), Busoni (B.).

FIRENZE, 28 dicembre 1936 – FIORENTINA – ROMA 2 – 0 (2-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Pizziolo II, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Negro.

ROMA: Masetti, Monzeglio, Allemandi, Fusco, Bernardini, Gadaldi, Tommasi, Serantoni, Di Benedetti, Subinaghi, D’Alberto.

ARBITRO: Scarpi di Dolo.

GOALS: Negro (F.), Viani (F.).

FIRENZE, 3 gennaio 193 – MILAN – FIORENTINA 2 – 1 (0-0)

FIORENTINA: Gorii, Gazzari, Pizziolo II, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Negro, Comini.

MILAN: Zorzan, Perversi, Bonizzoni, Rigotti, Bortoletti, Gianesello, Capra, Moretti, Boffi, Gabardo, Cossio.

ARBITRO: Soliani di Genova.

GOALS: Gabardo (M.), Boffi (M.), Piccini (F.).

TORINO, 10 gennaio 1937 – JUVENTUS – FIORENTINA 3 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Gorii, Gazzari, Pizziolo II, Terzani, Giovannone, Pallone, Borsetti, Gobetto, Comini, Morselli, Negro.

JUVENTUS: Amoretti, Foni, Rava, Verglien, Monti, Bertolini, Cason, Borel II, Gabetto, Borel I, Barberis.

ARBITRO; Ciamberlini di Sampierdarena.

GOALS: Borel II (J.), Gabetto (J.), Borel I (J.).

FIRENZE, 17 gennaio 1937 – FIORENTINA – LUCCHESE 2 – 2 (0-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Morselli, Piccini, Tori, Borsetti, Gobetto, Comini, Stella, Negro.

LUCCHESE: Olivieri, Pescini, Perduca, Alberti, Gallegari, Scher, Coppa, Marchini, Michelini, Andreoli, Cappelli.

ARBITRO: Barlassina di Novara.

GOALS: Stella (F.), Comini (F.), Marchini (L.), Michelini (L.).

NAPOLI, 24 gennaio 1937 – NAPOLI – FIORENTINA 1 – 0 (0-0)

FIORENTINA: Innocenti, Gazzari, Magli, Morselli, Traversa, Tori, Borsetti, Gobetto, Comini, Stella, Negro.

NAPOLI: Mosele, Fenoglio, Castello, Colombari, Buscaglia, Tricoli, Ferraris II, Rossetti, Sallustro, Biagi, Venditto.

ARBITRO: Mazzarino di Roma.

GOAL: Colombari (N.).

FIRENZE, 31 gennaio 1937 – FIORENTINA – SAMPIERDARENESE 2 – 1 (1-0)

FIORENTINA: Innocenti, Gazzari, Magli, Morselli, Traversa, Tori, Borsetti, Gobetto, Vianii, Stella, Negro.

SAMPIERDARENESE: Profumo, Bodini, Rigotti, Lancioni, Battistoni, Malatesta, Spivach, Cappellini, Bollano, Rossi, Biagini.

ARBITRO: Scorzoni di Bologna.

GOALS: Viani (F.), Stella rigore (F.), Bodini (S.).

BARI, 7 febbraio 1937 – BARI – IORENTINA 1 – 1 (1-1)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Morselli, Traversa, Tori, Borsetti, Negro, Viani, Stella, Conti.

BARI: Cubi, Marini, Setti, Braga, Ferraris IV, Paradiso, Costantino, Sallustro, Violi, Grotti, Capocasale.

ARBITRO: Cironi di Milano.

GOALS: Borsetti (F.), Grotti (B.).

FIRENZE, 14 febbraio 1937 – FIORENTINA – LAZIO 5 – 1 (3-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Morselli, Traversa, Tori, Borsetti, Negro, Viani, Stella, Conti.

LAZIO: Blason, Zaccone, Monza, Baldo, Viani, Milano, Busani, Riccardi, Piola, Camolese, D’Odorico.

ARBITRO: Ciambellini di Sampierdarena.

GOALS: Borsetti 2 (F.), Conti (F.), Busani (L.), Viani 2 (F.).

TORINO, 21 febbraio 1937 – TORINO – FIORENTINA 0 – 0 (0-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Morselli, Traversa, Tori, Borsetti, Negri, Viani, Stella, Conti.

TORINO: Maina, Brunella, Ferrini, Gallea, Allasio, Ellena, Bo, Baldi, Galli, Azzimonti, Silano.

ARBITRO: Dattilo di Roma.

FIRENZE, 28 febbraio 1937 – FIORENTINA – ALESSANDRIA 1 – 0 (0-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Morselli, Piccini, Tori, Borsetti, Negro, Viani, Stella, Conti.

ALESSANDRIA: Ceresa, Lombardo, Rosso, Barale, Parodi, Bigaudo, Massiglia, Robotti, Piana, Vecchi, Croce.

ARBITRO: Turbiani di Ferrara.

GOAL: Stella rigore (F.).

MILANO, 7 marzo 1937 – AMBROSIANA – FIORENTINA 2 – 2 (1-1)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Conti.

AMBROSIANA: Degani, Bonocore, Gattoronchieri, Sala, Villa, Locatelli, Frossi, Meazza, Campatelli, Ferrari, Ferraris II.

ARBITRO: Mattea di Torino.

GOALS: Viani (F.), Frossi (A.), Meazza rigore (A.), Stella rigore (F.).

FIRENZE, 14 marzo 1937 – GENOVA – FIORENTINA 2 – 1 (1-1)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Negro, Morselli, Stella, Conti.

GENOVA: Bcigalupo, Agosteo, Vignolini, Genta, Bigogno, Figliola, Arcari, Perazzolo, Fasanelli, Scarabello, Ferrari.

ARBITRO: Cironi di Milano.

GOALS: Perazzolo (G.), Stella (F.), Arcari (G.).

TRIESTE, 28 marzo 1937 – TRIESTINA – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Terzani, Piccini, Tori, Borsetti, Morselli, Viani, Stella, Conti.

TRIESTINA: Umer, Geigerle, Loschi, Pasinati, Rancilio, Spanghero, Baldi, Chizzo, Busidoni, Rocco, Colaussi.

ARBITRO: Moretti di Genova.

GOAL: Busidoni (G.).

FIRENZE, 4 aprile 1937 – FIORENTINA – NOVARA 1 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Morselli, Piccini, Tori, Borsetti, Negro, Viani, Stella, Conti.

NOVARA: Caimo, Bonati, Mazzucco, Longoni, Mornese, Galimberti, Bellini, Romano, Torri, Mariani, Rizzotti.

ARBITRO: Zelocchi di Modena.

GOAL: Conti (F.).

FIRENZE, 18 aprile 1937 – FIORENTINA – BOLOGNA 0 – 0

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Negro, Viani, Morselli, Conti.

BOLOGNA: Ceresoli, Fiorini, Pagotto, Montesanto, Andreolo, Corsi, Busone, Sansone, Maini, Fedullo, Reguzzoni.

ARBITRO: Scotto di Savona.

ROMA, 2 maggio 1937 – ROMA – FIORENTINA 2 – 2 (1-1)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, Negro, Viani, Morselli, Conti.

ROMA: Masetti, Monzeglio, Allemandi, Fusco, Bernardini, Gataldi, Amadei, Serantoni, Di Benedetti, Mazzoni, Tomasi.

ARBITRO: Mattea di Casale.

GOALS: Viani (F.), Tomasi (R.), Di Benedetti (R.), Stella rigore (F.).

MILANO, 9 maggio 1937 – MILAN – FIORENTINA 1 – 0 (1-0)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, MorsellI, Viani, Stellai, Conti.

MILAN: Zorzan, Perversi, Bonizzoni, Rigotti, Bortoletti, Gianesello, Capra, Moretti, Boffi, Gabardo, Cassio.

ARBITRO: Zelocchi di Modena.

GOAL: Gabardo (M.).

FIRENZE, 16 maggio 1937 – FIORENTINA – JUVENTUS 2 – 2 (0-1)

FIORENTINA: Baggiani, Gazzari, Magli, Traversa, Piccini, Tori, Borsetti, MorsellI, Viani, Stellai, Negro.

JUVENTUS: Amoretti, Foni, Rava, Verglien I, Monti, Verglien II, Neri, Borel II, Gabetto, Scagliotti, Menti.

ARBITRO: Mastellari di Bologna.

GOALS: Gabetto (J.), Viani (F.), Scagliotti (J.), Borsetti (F.).

continua nel prossimo numero

Leggi altri articoli
Torna in alto