C’è un allenatore vincente, un allenatore fiorentino, nato a Certaldo 71 anni fa, che con passione e competenza si afferma in tutte le categorie del calcio, e non si chiama Spalletti.
Il suo nome è Paolo Indiani, ed è un nome che Firenze conosce bene perché è associato all’altra squadra di Firenze, la Rondinella, che con Indiani ha vissuto tre stagioni entusiasmanti (1997/99).
Una carriera passata in panchina, 40 anni di vittorie e soddisfazioni per l’allenatore classe 1954.
Indiani inizia la sua carriera da allenatore nella stagione 1984/85 alla guida del Poggibonsi. Centra i primi trionfi negli anni 90′ a San Gimignano, ma il primo vero salto lo fa con il Certaldo, portato dalla Promozione fino alla Serie D. Da lì, una lunga scia di successi: la Rondinella, con in campo un giovanissimo Andrea Barzagli, viene promossa tra i professionisti. Poi Poggibonsie Massese, club col quale ottiene addirittura una doppia promozione dalla Serie D alla C1. Col club bianconero centra anche la vittoria di uno scudetto dilettanti. L’impresa in quel di Massa gli vale anche la chiamata del Perugia in Serie B, ma a causa del fallimento degli umbri la sua avventura dura soltanto per una partita.
Si sa che il ruolo dell’allenatore è estremante delicato, il suo compito è quello di adattarsi ai diversi contesti e far rendere al massimo il materiale tecnico e umano a disposizione. Indiani in tutto ciò è sempre stato un maestro e per questo ha vinto praticamente ovunque. I successi più recenti sono quelli centrati con il Pontedera, promosso in C1, e soprattutto con il San Donato Tavarnelle, una piccola realtà di meno di mille abitanti portata nel professionismo per la prima volta nella storia.
Squadra e ruolo | In carica da | fino al | Partite | PPP | ||
Livorno Allenatore |
24/25 (06/giu/2024) | – | 38 | 2,21 | ||
Arezzo Allenatore |
22/23 (01/lug/2022) | 23/24 (20/mag/2024) | 80 | 1,69 | ||
San Donato Allenatore |
20/21 (06/lug/2020) | 21/22 (31/mag/2022) | 73 | 1,90 | ||
Gavorrano Allenatore |
19/20 (07/ott/2019) | 19/20 (30/giu/2020) | 20 | 1,35 | ||
Pistoiese Allenatore |
17/18 (01/lug/2017) | 18/19 (23/ott/2018) | 47 | 1,09 | ||
Pontedera Allenatore |
11/12 (01/lug/2012) | 16/17 (30/giu/2017) | 193 | 1,37 | ||
Pistoiese Allenatore |
11/12 (31/ott/2011) | 11/12 (30/giu/2012) | 28 | 1,71 | ||
Lucchese Allenatore |
10/11 (26/ott/2010) | 10/11 (30/giu/2011) | 24 | 1,38 | ||
Pisa Allenatore |
09/10 (01/lug/2009) | 09/10 (01/nov/2009) | – | 0,00 | ||
Foligno Allenatore |
08/09 (05/nov/2008) | 08/09 (18/apr/2009) | 19 | 1,05 | ||
Perugia Allenatore |
08/09 (01/lug/2008) | 08/09 (26/ago/2008) | 2 | 1,50 | ||
FC Crotone Allenatore |
06/07 (01/lug/2007) | 07/08 (30/giu/2008) | 36 | 1,61 | ||
Sangiovannese Allenatore |
06/07 (05/set/2006) | 06/07 (26/giu/2007) | 35 | 1,09 | ||
Lucchese Allenatore |
05/06 (25/ago/2005) | 05/06 (11/ott/2005) | 7 | 1,14 | ||
Massese Allenatore |
03/04 (01/lug/2003) | 04/05 (30/giu/2005) | 38 | 1,97 | ||
Grosseto Allenatore |
02/03 (01/lug/2002) | 02/03 (30/giu/2003) | – | 0,00 | ||
Poggibonsi Allenatore |
00/01 (01/lug/2000) | 01/02 (01/dic/2001) | 13 | 0,77 | ||
Sangimignano Allenatore |
99/00 (01/lug/1999) | 99/00 (30/giu/2000) | – | 0,00 | ||
RM Firenze Allenatore |
97/98 (01/lug/1997) | 98/99 (30/giu/1999) | – | 0,00 | ||
Impruneta Allenatore |
95/96 (01/lug/1995) | 96/97 (30/giu/1997) | – | 0,00 | ||
Sangiovannese Allenatore |
88/89 (01/lug/1988) | 88/89 (30/giu/1989) | – | 0,00 | ||
Castelfiorentin Allenatore |
86/87 (01/lug/1986) | 86/87 (30/giu/1987) | – | 0,00 | ||
Poggibonsi Allenatore |
84/85 (01/lug/1984) | 84/85 (30/giu/1985) | – | 0,00 |
Carriera rilevata da transfermarkt.it
Arrivano successi anche con formazioni e città più blasonate: la promozione con l’Arezzo nel 2022-23 e infine l’impresa con il Livorno, fresca fresca, consacrata il 6 aprile di quest’anno, promozione centrata con quattro giornate di anticipo dopo quattro lunghi anni da Indiani, che riporta il Livorno in serie C.
Undici promozioni, tutte nella sua Toscana: una terra che Indiani conosce come le sue tasche, e che lo ha consacrato come uno degli allenatori più vincenti e rispettati del panorama nazionale.
L’allenatore di Certaldo, arrivato a Livorno nell’estate 2024, ha subito dato un’identità forte alla squadra. Il cammino del Livorno in campionato è stato semplicemente dominante: lo testimonia il miglior attacco del girone, una perfetta macchina da gol che ha regalato dei risultati sorprendenti. Il mix tra giovani talentuosi e veterani di spessore, sapientemente amalgamato da Indiani, ha fatto la differenza. In campo, i gol di Dionisi e la leadership di Luci, in panchina, l’arte di un allenatore che sembra nato per vincere.
Chiamarlo “allenatore” è riduttivo. Paolo Indiani è un vero e proprio architetto delle promozioni, un costruttore di sogni. Ovunque sia andato, ha lasciato tracce profonde: organizzazione, identità, risultati. La sua profonda conoscenza del calcio, unita a una mentalità vincente, lo rendono una figura quasi leggendaria a queste latitudini.
In una bella intervista rilasciata al Corriere Fiorentino lo scorso 8 aprile Indiani afferma: “Chi dice che il calcio è sempre uguale dice una sciocchezza: questo sport cambia continuamente, i giovani di oggi sono diversi da quelli di vent’anni fa e devo essere io ad adattarmi a loro e non viceversa”.
Forse sta qui la ragione del suo successo. “Preferisco allenare che giocare, se non ci fosse la domenica sarebbe un lavoro straordinario – racconta Indiani – Durante la settimana si lavora, ci si prepara, tatticamente e atleticamente, si vedono i miglioramenti individuali e di gruppo ed è una soddisfazione grande. Doppia se durante la partita si riesce a mettere in pratica quello che ci siamo detti e abbiamo fatto nei giorni precedenti”.
Ad uno così dovrebbero stendere i tappeti rossi e Paolo, accanto alla sua signora Manuela ed ai suoi quattro figli, dovrebbe, davanti ad un bicchiere di cognac, valutare le decine di richieste che da tutta Italia richiedono le sue prestazioni.
Ma anche quest’anno non sarà così: il Livorno del suo presidente Joel Esciua e del sindaco Luca Salvetti ha già espresso qualche dubbio sulla conferma dell’allenatore per il prossimo anno: un salto di categoria che forse viene giudicato troppo elevato per un allenatore 71enne con una carriera prevalentemente nei dilettanti.
E così Paolo Indiani tornerà forse ad allenare altri ragazzi, a farli crescere e a lanciarli in una nuova stagione di successi e di promozioni, cosa che lui sa fare benissimo.
Redazione Alé Fiorentina