Si sono concluse le elezioni per la scelta del Sindaco della città di Firenze e, come era nelle previsioni, al ballottaggio è stata nominata nuovo sindaco di Firenze Sara Funaro.
Eredita un decennio di governo ad opera di Dario Nardella, del quale è stata Assessora, ma uno dei problemi più incandescenti che il neo parlamentare europeo le ha lasciato è senza dubbio quello dello stadio.
Facciamo tanti auguri alla prima sindaca donna di Firenze perché ne avrà davvero bisogno: senza addentrarci nelle mille problematiche relative alla gestione di una grande metropoli come Firenze (dal turismo mordi e fuggi alla sicurezza, dalla micro criminalità al funzionamento dei servizi) a noi tifosi della Fiorentina interessa la risoluzione del problema Stadio Artemio Franchi, per il quale l’unica cosa certa ad oggi è che sono iniziati i lavori di demolizione ma ancora non sappiamo che zona dello stadio è interessata e fino a quando.
Le Associazioni del tifo organizzato (a Firenze ce ne sono ben tre e non sempre è facile veder condividere insieme una posizione unitaria) hanno emesso un comunicato congiunto che qui sotto riportiamo.
La Società Viola ha la necessità di conoscere al più presto i settori disponibili e non interessati ai lavori – le ruspe, nonostante il ricorso al TAR con il quale la Fiorentina ha chiesto la sospensione dei lavori, hanno lavorato alacremente – per poter programmare la campagna abbonamenti.
Dobbiamo riconoscere che la richiesta di sospensiva è apparsa, a giudizio di chi scrive, troppo generica e poco costruttiva: come era possibile pensare di fermare i lavori di un appalto di oltre 100 milioni di euro, aggiudicato e consegnato, senza tenere presente le difficoltà civili e penali di un accoglimento dell’istanza che avrebbe costretto il Comune di Firenze al pagamento di penali milionarie e, comunque con la certezza della sospensione di ogni attività allo Stadio Franchi in assenza di un accordo civilistico tra le parti che avrebbe potuto richiedere anche un anno di attesa?
Lasciamo quindi perdere gli esiti della sospensiva richiesta (ma siamo quasi certi che verrà rigettata) e concentriamoci sul programma dei lavori.
La zona interessata ai lavori nella stagione 2024/25 è controversa: sono apparse sulla stampa varie planimetrie delle zone interessate ai lavori (tutta la Curva Fiesole e una parte della Maratona, come si evince dalla foto sottostante) ma a tutt’oggi, come ribadito nell’incontro che le Associazioni dei tifosi hanno tenuto con i funzionari del Comune di Firenze in data 26 Giugno, non ci sono risposte certe. Queste arriveranno entro Lunedì 8 Luglio – così è stato assicurato – almeno per i primi due quesiti riportati nel comunicato congiunto. Ed è ovvio a tutti che la collocazione del settore ospiti nel prossimo campionato è questione dirimente rispetto al numero dei posti disponibili.
Senza tenere presente la diatriba sui posti netti e lordi (ma lordi di che …?): noi vogliamo sapere quanto posti e quali saranno messi in vendita per la campagna abbonamenti il cui inizio quest’anno si annuncia in forte ritardo.
Ma poi c’è anche un altro aspetto: vogliamo conoscere il cronoprogramma dei lavori. Un appalto pubblico europeo non può essere privo di un cronoprogramma che stabilisca tempi e modalità di esecuzione. Nel 2025/26 si interviene sulla Maratona (la parte non interessata quest’anno)? Nel 2026/27 sulla Tribuna? Nel 2027/28 sulla Curva Ferrovia? E i 100 milioni e passa che mancano al completamento del finanziamento del progetto esecutivo completo chi li mette e quando arrivano?
Oppure rischiamo (io lo rischio di sicuro) di stare 4 anni a girovagare in un cantiere da un posto all’altro e poi tornare in Maratona (dove ho l’abbonamento da quasi 40 anni) e ritrovare il mio posto uguale a quello che ho appena lasciato, con il mio amico Riccardo che impreca perché i miei ginocchi gli bucano la schiena, con i ragazzi americani che mi pestano i piedi per passare a partire iniziata e, spesso facendomi la doccia di birra perché l’equilibrio è difficoltoso, con i piedi a mollo quando piove perché l’acqua non defluisce e rimangono pozzanghere per giorni … Insomma, una vergogna!
Lo specchietto per le allodole del Campionato Europeo del 2032 (con la scelta dello stadio che cadrà sicuramente sul Franchi, per cui il finanziamento per il completamento dei lavori è assicurato) non può essere rassicurante: anche perché l’Italia, con la sua lungimirante forma calcistica collaudata da Mister Spalletti, è appena volata fuori dal campionato con un secco 2-0 rimediato dalla Svizzera, e forse questo interesse per i prossimi campionati europei potrebbe fortemente diminuire.
Insomma Sara (scusa il tono diretto e informale ma, credimi, vuole essere amichevole e propositivo) hai una bella gatta da pelare: e la devi pelare in breve tempo perché le scadenze incombono e il giochino di rimandare a un domani prossimo (che è riuscito a Dario Nardella perché ha traslocato da poco) non riuscirà a te, che hai di fronte 5 anni lunghissimi, proprio gli anni che vedranno lo Stadio Artemio Franchi protagonista.
Sicuramente i tifosi osserveranno con attenzione ogni mossa inerente l’esecuzione dei lavori, e la vivranno sulla propria pelle (perché poi siamo delusi, si fa ridere, non si compra nessuno e si gioca male – comunque meglio della Nazionale – ma poi si va allo stadio lo stesso e si tifa chi scende in campo). Siamo così, ma non ci fate troppo incazzare!
Fabio Fallai – Vice Presidente ACCVC