Missione Atene!

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Con il campionato che, al momento, è un rebus impossibile da risolvere dato che non è ancora chiaro e definito quante squadre italiane disputeranno effettivamente competizioni europee il prossimo anno, al netto del fatto che i ragazzi di Italiano non possono e non devono mollare per più ragioni la Serie A, la Fiorentina a questo punto deve avere un obiettivo primario – che tra l’altro permetterebbe di calcare nuovamente i palcoscenici europei –, ovvero la Conference League. Un obiettivo, quello anzitutto di tornare in finale dodici mesi dopo quella persa contro il West Ham, che permetterebbe di dare senso a una stagione che in questi primi mesi del 2024 ha regalato poche, pochissime gioie ai tifosi e molti punti persi. All’orizzonte c’è però una doppia sfida che si presenta tutt’altro che banale perché il Club Brugge, che certamente non è il Real Madrid, è a parere di chi scrive l’avversario più forte incontrato fin qui nella competizione. Non a caso è arrivato in semifinale. Una squadra, quella belga, che è abituata all’Europa, che ha un buon impianto organizzativo e qualche buona individualità. Battibile? Assolutamente sì, a patto che si riveda una Fiorentina più brillante, più concentrata, più cinica di quella vista negli ultimi mesi. Servirebbe la Viola ammirata contro l’Atalanta, nella gara di andata della Coppa Italia. Non perché contro Salernitana e Sassuolo, le ultime due partite giocate e vinte al momento in cui scriviamo, non abbia fatto bene, ma perché gli avversari in questione, viste la classifica e le difficoltà, non erano test troppo attendibili in quel senso. Di buono, dall’incontro con il Sassuolo, arriva sicuramente la carica di Nico Gonzalez: il calciatore più forte in rosa attualmente, uno dei pochi in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica, uno dei pochi a centrare la porta quando il pallone comincia a pesare. L’argentino, per questa Fiorentina, è elemento imprescindibile e siamo dunque felici e sollevati di averlo visto, seppur, ripetiamolo, contro un avversario molto modesto, in grande spolvero. Il Brugge però è un’altra cosa, ha un altro tasso tecnico e tattico, non vive le difficoltà delle due sopra citate. Per cui la mente di tutti, dal Presidente, che siamo felici di rivedere per l’occasione in riva all’Arno, all’ultimo tifoso, dev’essere rivolta a questa bella sfida europea. Solo a questa. Ciò che è importante, adesso, è non sbagliare la doppia semifinale, in particolare la sfida dell’andata, a Firenze, in un Franchi che siamo certi non farà mancare, come sempre, il suo eccezionale apporto. Il presente e il futuro passa da qui, passa da un maggio che deve dare risposte forti e chiare. La possibilità di rigiocare in Europa e, soprattutto, di alzare finalmente al cielo un trofeo, passa da questi 180 minuti. Allora forza ragazzi, testa e cuore per non fallire la missione Atene.

Giacomo Cialdi – Direttore Alé Fiorentina

(Foto in copertina di Tuttomercatoweb.com)

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