Luciano Consigli è innanzitutto un tifoso della Fiorentina da sempre, una passione che è riuscito a trasmettere anche al figlio che, dopo aver visto Antognoni all’età di 8 anni, è rimasto folgorato dalla maglia viola.
Ex agente immobiliare in pensione, Luciano Consigli non scrive, dipinge: è un appassionato di ritratti ma dipinge anche paesaggi, della vecchia Firenze e non, che ha esposto in alcune mostre negli Stati Uniti dove ha vissuto per un breve periodo.
I suoi ritratti di tanti giocatori viola, rigidamente dipinti in acrilico (tecnica meno odorosa dei colori ad olio ma più difficoltosa in quanto l’acrilico si secca velocemente ed impedisce successive correzioni) rappresentano la lunga storia della Fiorentina.
Le sue opere sono state esposte anche a Firenze, ai tempi di Montella, al Caffè Moma di Piazza Antonelli, ma la gioia più grande l’ha provata consegnando personalmente il quadro al soggetto originale: da Alessio Tendi a Giancarlo De Sisti, cui il ritratto è stato consegnato in occasione della Mostra di fotografie sulla Fiorentina dell’archivio di Aldo Polidori – che si è svolta in Sala d’Arme di Palazzo Vecchio nel Giugno scorso, fino a Kurt Hamrin, al quale Luciano ha personalmente consegnato il ritratto un paio di settimane fa.
Una gioia infinita: dopo Bernardini, Magnini, Cervato, Antognoni, Batistuta, Montuori, omaggiare il grande Uccellino è stato come realizzare un sogno.
Ma Luciano Consigli non dipinge solo giocatori viola: un suo ritratto di Gino Bartali è presente all’interno del Museo di Ponte a Ema in onore del grande Ginettaccio: perché tutto ciò che è Firenze per Luciano è amore puro.
Grazie Luciano.
Redazione Alé Fiorentina