Il valore-plus

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La prendo larga. E, per parlare di Fiorentina o meglio pur di non parlarne, parlo di Juve, di gobbi, suvvia, ché non voglio essere rincorso per viale Fanti. La prendo larghissima e per arrivare alla Città delle Scale a Elica altresì dette elicoidali, passo da Capo di Buona Speranza, con una certezza – Fabio Fallai saprà confermare – che ci sarà un viola club anche lì, come lume nella notte.

Bisogna cercar di leggere il caso plusvalenze in un altro modo e senza tifo. Primo punto. Capire l’estensione, la profondità, la durata del sistema. Un’operazione illecita “artificiale” non si può autoprodurre. In secondo luogo, perché questa tempistica? Ha il sapore di quelle inchieste che esplodono la settimana del voto, qui a metà di un campionato, con tanto di intercettazioni. Impossibile credere che ciò non abbia ricadute anche sulla “sana competizione sportiva”, per esempio sulle partecipazioni internazionali, che dovrebbe essere alla base di un movimento sportivo di qualche tipo. Terzo. Il caso è la plastica rappresentazione del picco a cui è arrivato il sistema calcio: totale scollamento dalla realtà, le follie del mercato-calcio, la totale virtualizzazione e bilanci in rosso mentre gli stadi si svuotano. Ultimo punto (bonus): gli Elkann si sono sganciati da un bel pezzo dal Paese, a che pro mantenere un ninnolo dispendioso e sostanzialmente inutile come la Juve? Questo spostamento, pressoché definitivo verso altri lidi, può non essere un buon segnale. Non tanto e non solo per il calcio italiano. Del resto, comprendere il calcio senza le lenti della finanza, della tecnologia, della geopolitica è futile; nemmeno l’approdo di Rocco si spiegherebbe!

Tutto questo – spero – non inutile panegirico per non parlare della plumbea mediocrità della Fiorentina. Per non essere sempre critici ed essere più propositivi (tanto siamo tutti allenatori) ci vuole il coraggio di cambiare radicalmente modulo e interpreti: un 3-5-2 o un 4-4-2, moduli che portano stabilità, equilibrio e controllo uniforme delle zone del campo, mettendo in discussione tutti (dai terzini in poi, con Terzic che può giocarsi le sue carte), mettendo anche due punte (Jovic e un Gonzalez dal primo minuto) o presunte tali. Altrimenti sarà una sciatta stagione e forse una non tranquilla salvezza. Lo dico oggi alla fine di gennaio.

Lorenzo Somigli

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