Alé Fiorentina! È la nostra storia

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Alé Fiorentina, mensile ufficiale dei Viola Clubs e dei tifosi viola, è stato un cardine della nostra storia. Uscì alla metà degli anni Sessanta, quando la Fiorentina stava per compiere i suoi primi quarant’anni, per favorire e dare risalto all’organizzazione dei Viola Clubs.

Nello Baglini era diventato presidente da pochi mesi, con un programma (“risanare il bilancio e potenziare la squadra”) che aveva attirato molte critiche in città, tanto da esser definito il “Consiglio della miseria”. Baglini puntò su poche cose, innovative, ma profondamente radicate nella storia viola:

– La scelta, obbligata per l’impossibilità di raggiungere il livello economico degli avversari, di puntare sui giovani, una scelta strategica, e… molto fiorentina. Infatti, fin dagli anni Trenta i viola, con il torneo “primi calci”, reclutavano giovanissimi calciatori per far fronte all’assenza di grossi capitali. Una scelta che si richiamava alla tradizione di una città capace di trasformarsi ed innovarsi nelle sue diverse dimensioni: culturale, sociale e architettonica. La politica di rafforzamento della squadra venne fondata sulla valorizzazione del settore giovanile, all’epoca uno dei migliori d’Italia, affidato ad Egisto Pandolfini, già in società come allenatore della rappresentativa “De Martino”.

– I viola non potevano competere con gli squadroni del nord che negli anni Sessanta dominavano in Italia e in Europa muovendo ingenti risorse finanziarie. Il nuovo presidente sapeva bene che alla base di una società di calcio, obbligatoriamente, c’è un solo sostantivo: passione. Per questo tutte le operazioni dovevano essere condotte privilegiando la costruzione di un volto sportivo della Fiorentina che incontrasse la grande passione della piazza, favorendo l’identificazione tra la squadra e i propri tifosi.

L’uscita, nel settembre del 1965, della rivista Alé Fiorentina contribuì a dare entusiasmo e fiducia ai sostenitori gigliati, oltre a favorire la loro organizzazione nei Viola Club.

Ho avuto la fortuna di crescere leggendola, mese dopo mese, e devo alla rivista tanta parte della mia formazione: dietro gli undici atleti che scendono in piazza c’è una società, un’organizzazione e la vita associativa dei tifosi che la sostengono e l’accompagnano “nell’ora di sconforto e di vittoria” come dice il nostro inno.

Ho avuto la fortuna di rileggerla, occupandomi della commissione storia del Museo Fiorentina, e di apprezzarne “a freddo” tutti gli elementi di cultura sportiva che conteneva, a partire dalla trasparenza della società e dalla divulgazione della nostra storia, con l’opera appassionata di Lorenzo Magini che è stata, per tutti noi, la base che ci ha permesso di andare avanti e approfondire nuove conoscenze storiche sul nostro passato.

L’Associazione Museo Fiorentina venne costituita il 27 Luglio 2009 da un gruppo di appassionati, collezionisti, ricercatori della storia viola Fiorentina (lo scrivente non ne faceva parte e si è unito, molto tempo dopo, all’impresa). Una comunità di studiosi che, in completo autofinanziamento, e in collaborazione diretta con ACF Fiorentina, desiderava colmare un vuoto storico e mettere a disposizione dei tifosi e degli appassionati un Museo che raccontando le gesta della Fiorentina raccontasse anche la città di Firenze. Da quel giorno l’associazione cominciò un intenso lavoro organizzando e promuovendo incontri, mostre, corsi, pubblicazioni, documentari e seminari finalizzati alla crescita della cultura sportiva. Nel marzo 2011 venne annunciata ufficialmente la creazione della Hall of Fame Viola, ideata e realizzata dal Museo in collaborazione con ACF Fiorentina, manifestazione che, fino all’esplosione della pandemia, si è svolta con regolarità ogni anno.

La storia è uno degli elementi costitutivi della comunità dei sostenitori di una squadra di calcio. Comprende le origini e le vicende che ne hanno segnato l’evoluzione, le caratteristiche assunte: dal rapporto con la città al modo di intendere e giocare il calcio; i calciatori simbolo; le vittorie, le sconfitte e la loro elaborazione; il modo di presentarsi del club, l’identità dei propri tifosi. La conoscenza della storia è il motore del futuro. Le lezioni del passato servono a costruire un domani migliore

Il Museo Fiorentina non rappresenta la storia della Fiorentina: noi la raccogliamo, la ricerchiamo, elaborandola e, soprattutto, la restituiamo. Gli annuari calcistici testimoniamo il percorso agonistico, forniscono tracce dei protagonisti, fissano, a futura memoria, i risultati raggiunti. Sono una componente essenziale dell’esperienza di una squadra di calcio, ma non bastano per spiegarla. Al primo posto c’è la forza motrice, la passione che la circonda, le forme in cui si esprime, i canali comunicativi utilizzati, il rapporto con i luoghi, a partire dallo stadio in cui si gioca. E poi ci sono tanti altri elementi: l’assetto proprietario, che, ogni stagione, si traduce in un quadro societario definito. Dietro agli aridi nomi presenti negli organigrammi ci sono mille storie che vanno ricercate, registrate e raccontate. Così come per i giocatori che hanno contribuito a scrivere la storia del calcio giocato.

Quello che fa la differenza è la consapevolezza di trattare elementi sensibili (una “grande passione”) costitutivi dell’identità dei sostenitori (il rapporto con squadra e città; il modo di giocare; i calciatori simbolo; le vittorie e le sconfitte “epocali”). Tutto questo viene, solitamente, ridotto al percorso agonistico e ai protagonisti che, nelle varie epoche, lo hanno interpretato. Anche quando si parla di storia, nel calcio, sembra che contino solo i risultati… ma i risultati non bastano a spiegare la natura di un organismo vivo. C’è bisogno di capire e spiegare “perché” certi risultati sono arrivati, “perché” altri obiettivi non sono stati raggiunti: la scelta e la costruzione dei giocatori in campo, le scelte tecniche e tattiche, le proprietà che si sono succedute con le loro più o meno grandi disponibilità economiche…

Se la storia di una squadra di calcio non può essere limitata al mero bilancio sportivo, non può essere nemmeno ridotta ai campioni che ne hanno indossato la maglia, altro fattore rilevante, segnandone cicli e periodi. La Fiorentina è la storia di una grande passione. Ha coinvolto le generazioni che si sono succedute in oltre novant’anni, rappresentando un legame indissolubile con la città di Firenze: chi vi è nato, chi ci vive e chi, semplicemente, la ama o ne è rimasto segnato.

È, soprattutto, una passione che accompagna la vita quotidiana. È una storia con la S maiuscola, che scandisce, a volte anticipandoli, i tempi: modifica la mentalità, sia con le credenze che con i valori, accompagna la vita quotidiana.

Tutta la storia del Museo Fiorentina e la descrizione delle iniziative che sono state effettuate è disponibile nel nostro sito e poi ci sono tutte le pubblicazioni celebrative sulla storia gigliata (i libri dedicati ai due scudetti, alla Coppa delle Coppe, alle Origini).

La nostra finalità è quella di realizzare, in accordo con la società, un ampio spazio espositivo che metta a disposizione dei tifosi, degli appassionati di calcio, della città e degli stessi turisti i cimeli, le gesta sportive della squadra e dei giocatori che ne hanno vestito la maglia, gli avvenimenti più salienti e significativi della storia della Fiorentina attraverso le memorie scritte, fotografiche e filmate.

Siamo a disposizione di tutti i Viola Club per partecipare a incontri, serate, momenti di festa e di orgoglio viola portando il nostro contributo, reperti e testimonianze dirette della storia viola.

 

Massimo Cervelli

Commissione Storia Museo Fiorentina

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