PURTROPPO ABBIAMO SEMPRE AVUTO RAGIONE…
È una magra consolazione che in realtà non ci consola per nulla: sulla vicenda dello stadio abbiamo sempre avuto ragione.
Abbiamo per primi sollevato dubbi sulla scelta dell’Amministrazione Comunale di iniziare i lavori di restyling del Franchi senza la condivisione delle scelte, senza la copertura economica, senza una precisa indicazione dei tempi e delle conseguenze di una forzatura politica sulla pelle della Fiorentina e dei tifosi
Era il Febbraio 2024 e sul numero 22 di questa rivista pubblicammo la foto dello striscione che iniziò la campagna per ricevere risposte chiare e certezze sui lavori da eseguire, con un articolo che sottolineava tutti i passaggi per lo meno ambigui del progetto presentato.

Tratto da Alé Fiorentina n° 22 – Marzo 2024
“Ripetiamo che non ci facciamo tirare per la giacchetta da nessuno: a noi interessa solo sapere quale sarà il futuro campo di gioco della Fiorentina per i prossimi – almeno – 3 anni, consapevoli che un distacco forzato dal Franchi per una destinazione lontana e faticosa, comporterà una perdita cospicua in termini di affezione e partecipazione, una perdita che difficilmente sarà recuperabile, e che influirà in modo decisivo anche sui conti della Società.”
Fummo accusati di fare propaganda politica ai danni della maggioranza in Palazzo Vecchio e i soliti soloni ci dissero che erano preoccupazioni campate in aria.
Lo abbiamo ribadito recentemente, quando, prima della campagna elettorale, vedevamo sotto i nostri occhi il colpevole ritardo con cui venivano eseguiti i lavori in Curva Fiesole: lo abbiamo scritto nel numero 39 di Alé Fiorentina del Luglio/Agosto 2025
“Insomma, il tempo passa e ancora non ci sono certezza: i lavori sono coperti dal massimo riserbo (ma il 13 prossimo potremo verificarne la consistenza) e la trattativa Comune-Fiorentina pare viaggiare alla stessa velocità di quella Kiev-Russia, per ora indirizzata su un binario morto.
In un sopralluogo del 27 agosto scorso fatto da un consigliere comunale di opposizione non sembra che i lavori siano stati eseguiti, né che ci sia tutta questa ansia di procedere alla loro esecuzione.
A nessuno, naturalmente, importa dei disagi che i tifosi (abbonati e non) sono costretti a subire da un anno e – con molta probabilità – anche per i prossimi anni a venire.
Se Rocco non si fa coinvolgere, come si completano i lavori allo stadio? Possono bastare i fondi governativi o vedremo tagliati alcuni lavori essenziali (come la riprofilatura della Maratona e la sua copertura) in attesa che la Sindaca reperisca i fondi necessari per bandire un terzo lotto di completamento (e qui si va sicuramente a dopo il 2032)?”

Ora che il centenario della Fiorentina non sarà possibile festeggiarlo al Franchi perché la Sindaca ha ufficializzato un ritardo nell’esecuzione dei lavori che era sotto gli occhi di tutti, i soliti bene informati o minimizzano affermando che di questo disastro non c’è un solo colpevole e che tutti gli attori (Comune, Fiorentina, tifosi) sono responsabili – la solita logica tutti responsabili nessun colpevole – o cadono dalla sedia scandalizzati.
I primi fanno parte di quel giornalismo sportivo che, come ben scritto da Jack O’ Malley sul Foglio Sportivo, “è diventato un ufficio stampa permanente, un produttore seriale di dopamina per lettori distratti e quando non sa cosa dire tira fuori l’immancabile “favola”.”
I secondi si scaldano ed entrano a gamba tesa con colpevole ritardo.
Vero è che il Parlamentare Europeo Nardella ci mette anche un bel carico da 11 offrendo il fianco a facili polemiche: a fronte della richiesta di commentare il malcontento espresso dal Direttore Generale di Fiorentina Alessandro Ferrari per un progetto nato male e per incomprensioni con l’Amministrazione precedente, rilascia una dichiarazione shock ai microfoni di Radio Toscana:
“Non rispondo, ora io mi occupo del Parlamento Europeo e di rappresentare la Toscana a Bruxelles nel migliore dei modi. Ho già dato molto con la Fiorentina”.
Scatenate alcune reazioni esterrefatte che però suonano storte, se non altro per la tempistica.
ANSA 24 Ottobre
Leggo che l’ex sindaco Nardella dice di non voler parlare dello stadio. E finalmente fa la prima cosa sensata sull’argomento da molti anni: Nardella tace. Avevamo messo in guardia sull’errore tragico di fare lo stadio coi soldi del contribuente e del Pnrr. Avevamo spiegato che il progetto non sta in piedi. Avevamo detto che non avrebbero rispettato i tempi per il centenario della Fiorentina. E Nardella ci ha deriso per anni. La scelta giusta era quella del sindaco Casini a Bagno a Ripoli: investimento della Fiorentina, pagato dalla generosa famiglia Commisso. Nardella ha voluto fare il fenomeno e la conclusione è sotto il naso di tutti: la Fiorentina in mezzo al guado, la Fiesole è in ritardo, il comune è in difficoltà”. Così il leader Iv Matteo RENZI.
“L’unica buona notizia è che Nardella non si occupa più di Firenze e di curva Fiesole – aggiunge in una nota -. E confermiamo a tutte le amministrazioni coinvolte la disponibilità a un confronto costruttivo per rimediare ai danni causati dalle scelte di Nardella”.
Peccato che Nardella ce lo ha portato lui e che nessuna mozione di sfiducia sia stata presentata quando Nardella era in carica e faceva il Sindaco.
Niente è più possibile fare per rimediare a questo disastro. La Fiorentina giocherà almeno il girone di ritorno della stagione 26-27 lontano da Firenze, il Centenario si festeggerà al Viola Park per pochi intimi e in qualche bella sala messa generosamente a disposizione delle amministrazione pubbliche, i tifosi continueranno ad andare in uno stadio schifoso fino al 2030 e poi in uno stadio incompleto e rabberciato anche dopo.
Poi non dite che non lo avevamo detto!
Redazione Alé Fiorentina



