Il Calcio Mercato deve ancora iniziare ma…

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IL CALCIO MERCATO DEVE ANCORA INIZIARE MA QUALCOSA SI PUO’ GIA’ AFFERMARE

 

Cominciamo col dire che ufficialmente il calcio mercato si apre Martedì 1 Luglio, cioè il giorno in cui esce questa rivista, e che quindi la storia delle cessioni e degli acquisti della società viola è ancora tutta da scrivere.

Tuttavia possiamo, visti i limiti temporali che abbiamo, esprimere un giudizio preliminare sulla base dei segnali che la dirigenza ha mandato in termini di conferme, acquisti, condivisioni e strategia, rifuggendo nei limiti del possibile da quella polarizzazione dei giudizi che avvelena i social e il giornalismo ufficiale, sempre in bilico tra la piaggeria e la logica del bastian contrario.

La stagione si è conclusa con la conquista (all’ultima curva e non solo per propri meriti) del 6° posto e l’accesso alla Conference League, confermando quindi gli obiettivi che la Società si era posta all’inizio del Campionato: fare meglio dell’anno precedente e accedere alle competizioni europee (anche se quella gradita era l’Europa League e non la Conference).

In coda alla stagione, causa la precarietà della situazione e la paura (concreta) di non raggiungere gli obiettivi prefissati, causa anche una crescente irritazione contro il non gioco che Palladino aveva espresso per lunghi tratti del percorso, sia in Campionato che in Conference, si era manifestata una decisa contestazione nei confronti dell’allenatore (che poi si è dimesso), del Direttore Sportivo e dello stesso Presidente, indicati come responsabili di un’annata all’insegna del ribasso e colpevoli di aver millantato ambizioni e traguardi non mantenuti.

Ma gli ultimi 90 minuti hanno ridimensionato lo scenario negativo, e dalla contestazione frontale si è passati ad uno speranzoso attendismo nei confronti delle mosse societarie per la stagione 25/26, sulla base delle quali confermare il giudizio negativo o manifestare ancora fiducia a Rocco e Pradè.

Iniziamo con il primo tassello e con il primo comunicato ufficiale della Società viola, datato 30 Maggio:“ACF Fiorentina comunica di aver rinnovato il contratto che legava il calciatore David De Gea al Club viola fino al 30 giugno 2028”.

Un rinnovo cui credevano in pochi e che invece il portierone spagnolo ha firmato con entusiasmo.

Erano già scattate le condizioni per il riscatto di Gosens (5 maggio – 7 milioni di euro all’Union Berlino), il rinnovo di Comuzzo fino al 2030 (15 maggio) e il riscatto di Fagioli (27 maggio – 16 milioni di euro alla Juventus): segnali positivi che tuttavia non erano ancora decisivi nel far pendere la bilancio del giudizio sul positivo. Molti ancora sibilavano che erano scelte volte a far cassa, in un’ottica di smobilitazione e di ripartenza da zero.

A questo punto la Fiorentina ingaggia un bomber svincolato, 39enne, in arrivo dal Fenerbache, Edin Dzeko, occupando quella casella di vice Kean che tanto ha fatto discutere appassionati e commentatori, giudicata una mancanza grave della precedente stagione.

Anche qui non sono mancate le polemiche: ingaggio fino al 2026 con rinnovo per l’anno successivo al raggiungimento di alcuni risultati, con un compenso netto variabile tra 1,5 e 1,8 milioni a stagione. Chi l’ha considerato il viatico alla partenza di Kean, chi un paraplegico inutile anche in presenza di Kean e chi invece un tentativo di innescare una alternativa autorevole per dare respiro al centravanti titolare. Ancora troppo presto per esprimere un giudizio ponderato: mancano alcune caselle del puzzle che solo il mercato potrà mettere in evidenza.

Poi arrivano (e siamo al 20 Giugno) le notizie dell’acquisto di Jacopo Fazzini (classe 2003) e Mattia Viti (classe 2002), due giovani talenti italiani, il primo acquisito a titolo definitivo dall’Empoli per circa 10 milioni, il secondo in prestito con diritto di riscatto a 4,5 milioni dal Nizza. Due giovani giocatori, tifosi della Fiorentina da sempre, che potrebbero rappresentare un esempio di attaccamento alla maglia e di una strategia societaria finalmente indirizzata verso i giovani talenti italiani e verso un percorso di crescita graduale ma costante. La polarizzazione dei giudizi anche in questo caso si spreca: dall’Empoli mai un pasto buono, due giovani mai sbocciati definitivamente, Viti il settimo centrale e quindi una abbondanza ingiustificata. Tutto vero: occorre aspettare la fine del mercato per capire cosa succederà a Valentini e Moreno.

I tifosi sono in ansia per la scelta di Dodò (per molti partente sicuro) e questo è un tassello che ancora resta sospeso. La società ha proposto un prolungamento del contratto con l’aumento dell’ingaggio a partire dal 2027 e questo (pare) abbia irritato il giocatore. Vedremo come andrà a finire: in ogni caso si parla di una possibile cessione a partire da 25 milioni di euro, cifra importante che consentirà un investimento eventuale su un nuovo terzino destro. Ci auguriamo che la diplomazia riesca a ricucire un apparente strappo.

Si chiude invece positivamente la conferma di Gudmunsson.

Pradè ha riscattato il giocatore islandese con uno sconto sul prezzo pattuito di circa 5 milioni (13 invece di 18), confermando il contratto a 2,2 milioni di euro a stagione fino al 2029. Un finale che nessuno aveva previsto: sui giornali e sui social tanti si sono spinti a credere impossibile la permanenza di Gud a Firenze, bollando come irrispettosa la richiesta di sconto della società viola che mendicava (secondo loro) con una logica da cucuzzaro, paventando schiere di squadra (dall’Arsenal ala Roma) pronte a saltare nel piatto per dimostrare la poca convinzione della società viola nell’affrontare i termini della questione. C’è chi addirittura ha visto nella volontà del giocatore di lasciare Firenze il vero motivo del mancato riscatto.

Non è andata esattamente così: la realtà ancora una volta supera la fantasia e molti di coloro che hanno prospettato scenari apocalittici dovranno ricredersi.

La conferma di Gudmunsson tuttavia, nella logica del nostro discorso, risulta un segnale determinante: la Società sta facendo del suo meglio e molti tasselli del puzzle di una Fiorentina più forte, più determinata e più attrezzata per ambire a traguardi importanti cominciano ad andare al suo posto. E non dimentichiamo certamente l’ingaggio sulla panchina viola di Stefano Pioli (contratto triennale a 3 milioni di euro annui); è stata ufficializzata la risoluzione del suo contratto con l’Al Nassr e ora si attende la firma con Rocco Commisso, sicuramente non prima del 2 luglio. Ma l’impronta del nuovo allenatore e le sue indicazioni hanno pesato chiaramente in queste scelte di mercato fin qui esposte.

Rimangono ancora da chiudere, come detto, il rinnovo di Dodò, quello di Mandragora e la permanenza di Kean: non sappiamo come andrà a finire – fino al 15 luglio il destino del centravanti viola è nelle mani esclusive di Moise e dei suoi procuratori – ma se, come molti si augurano, Kean sceglierà di restare a Firenze, un po’ per riconoscenza, un po’ per migliorare la sua forma e giocarsi un ruolo da titolare nella Nazionale, allora la bilancia penderà fortemente sul segno più e, come d’incanto, i contestatori, i critici, i diffidenti spariranno dalla scena, per ricomparire alle prime difficoltà.

E’ un diritto dei tifosi esercitare la critica e pretendere scelte societarie ambiziose e il più possibile vincenti: è un atto di intelligenza mantenere giudizi equilibrati, chiedere scusa quando si sbaglia e riconoscere con sincerità gli atti di buona volontà che ci vengono indicati. Senza essere servi sciocchi o sfegatati contestatori a prescindere, per il gusto di remare contro e perché, più che della Fiorentina, si parli esclusivamente dei tuoi pareri critici e dei tuoi giudizi ingenerosi.

Il mercato decreterà chi saranno i nuovi acquisti per il centrocampo (Bernabè ?, Bennacer ?) e la loro caratura sportiva saranno determinanti per esprimere un giudizio definitivo sul mercato della Fiorentina.

Ma già dal 15 luglio sapremo se il centravanti viola sarà ancora Moise o se dovremo cercarne un altro: in attesa di conoscere le sue scelte (quelle di Kean), buon mercato a tutti i tifosi viola: ci rivediamo il primo Settembre con il numero 39 di Alè Fiorentina e con tante certezze (speriamo) in più!

Fabio Fallai – Viola Club Franco Nannotti

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