Prosegue il lungo viaggio di Alé Fiorentina nel mondo del Viola Club e questo mese, in occasione del nuovo numero, abbiamo avuto il piacere di conoscere Luciano Dottori, presidente del Viola Club Montepulciano.
Luciano, quando è nato il vostro Viola Club e in quali circostanze? Quanti soci avete al momento?
«È nato esattamente il 9/9/1975 (50 anni fa!) per iniziativa di sei amici, tifosi viola, che fondarono il Club con tanto di atto sottoscritto dal notaio. In questi 50 anni di vita il Club ha vissuto momenti alterni: euforia, scoramento, entusiasmo, depressione legati, logicamente, ai risultati sportivi della squadra e il variare del numero dei soci è direttamente legato a questo. Attualmente contiamo 63 soci con cui comunichiamo costantemente attraverso una chat».
Quando è nata la tua passione per la Fiorentina?
«Personalmente già da ragazzo, grazie a degli amici, ho iniziato a tifare per la Fiorentina e la mia prima partita al Franchi risale al 1970, avevo 10 anni, ed era un Fiorentina-Cagliari».
Avete una sede? Iniziative passate particolarmente interessanti?
«Siamo un piccolo Club e non abbiamo una sede fissa ma, di volta in volta, troviamo il modo di organizzare la visione comune delle partite a cui abbiniamo una cena, sempre attenti all’aspetto sociale e conviviale. Talvolta organizziamo anche dei gruppi per vedere la partita al Franchi, come abbiamo fatto recentemente. In passato abbiamo organizzato anche trasferte in altre città. Siamo un po’ penalizzati dall’essere logisticamente distanti da Firenze ma, comunque, riusciamo a fare una discreta attività».
Cosa vi piacerebbe organizzare nel prossimo futuro?
«Ci farebbe molto piacere poter organizzare una trasferta europea “importante”, chiaramente questo non dipende solo da noi».
Venendo all’attualità, che sensazioni e speranze hai per la prossima stagione?
«Potendo chiedere qualcosa ai dirigenti, vorremmo vedere una squadra in grado di competere, finalmente, per qualcosa di importante. Speriamo che il prossimo allenatore (Pioli sarebbe gradito) possa raggiungere questo obiettivo».
Potessi inviare un messaggio al Presidente Commisso, sul presente e il futuro, cosa gli diresti?
«Saremmo grati alla proprietà se riuscisse a costituire uno zoccolo duro di giocatori e un senso di appartenenza, coinvolgendo tutto l’ambiente che gravita intorno alla squadra, per seguire una direzione comune al fine di raggiungere quei traguardi ambiziosi che i tifosi, come noi, meritano».
Un saluto ai tifosi viola che ci leggono?
«Salutiamo tutti i tifosi viola e speriamo di festeggiare presto un trofeo! Forza Viola!».