Continua il viaggio della rubrica “Tutto lo Stadio” nelle pieghe del tifo viola e, in occasione del ventiquattresimo numero di Alé Fiorentina, abbiamo avuto il piacere di conoscere Martina Toselli, presidente del Viola Club Savona.
Martina, vorrei iniziare con un ricordo o un pensiero per lo scomparso Joe Barone…
«Ci piace ricordare quando abbiamo incontrato Joe Barone a Genova: noi eravamo nella parte dei distinti sampdoriani, lo abbiamo chiamato e insieme a Rocco Commisso si sono fermati a fare due chiacchiere e a salutarci… come sempre sono stati super gentili! Purtroppo non era da tutti amato, anzi era molto criticato, ma si sa quando ci si espone fa anche parte del gioco. Forse soltanto adesso capiamo quanto amava la Fiorentina, addirittura da lasciare la famiglia e tutto quello che a lui era più caro per seguirla».
Veniamo al vostro Viola Club… Quando nasce? Chi ha partorito l’idea?
«Il nostro Viola Club è nato nel 2013, l’idea è venuta ad alcuni ragazzi per unire tutti i tifosi viola savonesi, per condividere insieme questo nostro grande amore. Inoltre è stato creato in onore di Armando Calzolani, grande tifoso della Fiorentina che partiva in vespa, da Savona fino a Firenze, per seguire la Viola!».
Quanti soci avete al momento?
«Attualmente siamo all’incirca venticinque, con l’ingresso di due piccole tifose nate nel 2023: ovviamente già con il cuore viola».
Da dove viene la tua passione per la Fiorentina?
«La mia passione per la Viola è nata dai primi giorni di vita grazie a mia mamma, grande tifosa viola. La mia prima volta allo stadio avevo all’incirca quattro anni, andai a Genova a vedere Fiorentina-Sampdoria, ma purtroppo il risultato non fu a nostro favore».
Avete una sede dove vi ritrovate?
«Al momento non abbiamo una sede. Il bar dove ci riunivamo ha cambiato gestione e purtroppo non fanno più vedere le partite, ma in ogni occasione in cui ci sono gare importanti cerchiamo di vederci, oppure ci incontriamo per mangiare una pizza insieme e passare del tempo in compagnia scambiandoci opinioni sulla nostra amata Fiorentina».
Ci sono ricordi o aneddoti che ti va di raccontarci?
«Prima del Covid, soprattutto con l’era Della Valle, era possibile incontrare i calciatori in hotel a Genova prima delle partite: è stata un’occasione per conoscere grandi giocatori, di incontrare Antognoni e soprattutto di conoscere di persona il nostro capitano, Davide Astori. Colgo l’occasione per chiedere all’ACCVC, alla nostra presidenza e a Rocco Commisso di ripristinare questi eventi, così da poter condividere anche le nostre esperienze e opinioni con i giocatori e la società: essendo noi lontani da Firenze, non ci è sempre possibile farlo o partecipare a tutti gli eventi».
Iniziative passate? E future?
«Abbiamo organizzato un pullman per la finale di Coppa Italia a Roma nel maggio del 2014. Quando possiamo organizziamo macchinate per venire a Firenze, e cerchiamo di andare a vedere più partite possibili in trasferta vicino a noi come a Genova e Torino. Purtroppo essendo lontani non abbiamo molte possibilità per altre iniziative, ma speriamo di organizzare presto una cena tutti insieme per qualche finale, come abbiamo fatto l’anno scorso!».
Che sensazioni hai sul finale di stagione?
«Naturalmente si spera in un finale di stagione il migliore possibile. Sia in campionato che nelle coppe, sperando di alzare finalmente un trofeo che manca da troppo tempo. Per avere una gioia e per onorare la memoria di Joe Barone che tanto avrebbe voluto regalarlo a Firenze!».
Un consiglio e un saluto ai tifosi viola che ci leggono?
«Il consiglio è quello di rimanere ancora più vicini alla squadra e alla società in questo momento difficile e doloroso, e lasciare da parte le critiche. Un saluto a tutti i tifosi viola da noi che siamo lontani fisicamente ma vicini con il cuore! Sempre forza Violaaaaaaaa!».