di LORENZO MAGINI – 24° puntata
tratto dall’originale stampato nel n° 6 Anno III di Alé Fiorentina del Febbraio 1968
Rosetta, Cervato: si delinea il sestetto
La legione straniera in Italia andava sempre più ingrossando le sue file. “Cercasi straniero anche se bidone” sembrava la parola d’ordine di quegli anni del dopoguerra. Chi più chi meno, tutte le squadre si davano da fare per avere nelle proprie file il calciatore esotico: era moda. Buoni o mediocri, assi o mezze cartucce, tutti trovavano il modo di sistemarsi. Solo quattro squadre nel campionato 48/49 restano immuni da questa esterofilia. Fra queste la Fiorentina; le altre: Novara, Modena, Triestina.
La Fiorentina ritorna invece alla vecchia politica che fu già di Ridolfi: la valorizzazione dei giovani. Partono, suscitando polemiche accese ed anche rimpianti, Valcareggi e Gei; se ne vanno Badiali e Compiani, uno alla Spal, l’altro al Lecce; arriva Sperotto, ritorna Pandolfini; contemporaneamente una folta schiera di giovani viene ad ingrossare le file viola; Cervato, Grandi, Martini, Viciani, Torrini, Biagioli. Lo staff tecnico organizzativo resta lo stesso dell’anno scorso. Cambia però ancora una volta il presidente. Ad Allori succede Antonini, già presidente dell’anonima; vice presidente viene eletto Battagli. La conduzione della società questa volta sembra decisa a riportare le cose sui binari di una saggia amministrazione. Vengono decimati gli ingaggi e tra giocatori e dirigenti si assiste ad un braccio di ferro per tutto il precampionato. Tra i più intransigenti Eliani e Suppiche disertano la partita amichevole con la Sampdoria disputata a conguaglio del prezzo pagato per Gei (sei milioni).
La domenica 12 settembre la Fiorentina gioca a Ferrara per soddisfare le clausole del contratto di acquisto di Pandolfini (dato due anni prima alla società ferrarese per un boccone di pane e riacquistato per diciassette milioni!).
Si alternano in porta Moro e Costagliola. Si provano Zanolla dello Spezia e Meucci del Treviso. Zanolla, ala sinistra di ruolo, viene provato come centromediano per riportare Magli, provato in questo ruolo contro la Sampdoria, al ruolo consueto di laterale (Avanzolini era ancora indisponibile e solo ad Aprile troverà modo di rientrare in squadra).
Dopo la partita con la Spal, Moro passa al Bari e Costagliola alla Fiorentina; sia Zanolla che Meucci vengono acquistati dalla società viola, che parte per il nuovo campionato con questi effettivi: Costagliola e Grandi portieri; Eliani, Furiassi e Cervato, terzini; Acconcia, Magli, Avanzolini Meucci, mediani; Marchetti, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Suppi, Zoppellari, Cappellini, Zanolla, attaccanti.
Uno sciopero rientrato.
I tempi stanno cambiando anche nel calcio. I calciatori cominciano ad organizzarsi sindacalmente: nasce l’Associazione Nazionale Calciatori. Le conseguenze non tardano a vedersi.
Il campionato italiano è minacciato da uno sciopero generale. Le condizioni economiche proposte dalla Federazione per tutte le società non vengono ritenute soddisfacenti dall’Associazione recentemente sorta.
Solo il giorno prima dell’inizio del campionato, stabilito per il 19 settembre, dopo che la Federazione aveva diramato le ultime direttive sui reingaggi e sugli stipendi, fissati per i giocatori di serie A in un massimo di 160.000 lire e in minimo di 60.000, l’Associazione Calciatori recedeva dalle sue posizioni e dallo sciopero.
Dalle loro posizioni però non recedevano i dissidenti viola Eliani e Suppi e la Fiorentina era costretta a giocare la sua prima partita di campionato al Comunale priva di questi due atleti e con altri che solo all’ultimo momento avevano firmato il contratto a denti stretti (Marchetti, Sperotto, Acconcia). Le conseguenze non tardarono a vedersi in campo: Il Palermo, che insieme al Bologna, era rimasta l’unica squadra italiana a schierarsi col metodo, riusciva a vincere con una facilità irrisoria e con ben tre gol di scarto: il primo segnato dall’ ”ex” Buzzegoli con un gran tiro dal dischetto degli undici metri, gli altri due da Pavesi.
Più che costernazione, la sconfitta generava tra i tifosi una polemica violenta contro i dirigenti, che si tramutava in atti di aperto dissenso e in gesti addirittura clamorosi, come quello di alcuni abbonati che andavano offrendo il loro abbonamento a metà prezzo, intenzionati a non rimettere piede allo stadio.
Giordano Goggioli, che già cominciava a farsi luce sulle colonne della Nazione per la sua pacata fermezza e chiarezza di vedute, nell’editoriale del mercoledì cercava di riportare la calma nella massa dei tifosi non tralasciando di stigmatizzare gli errori dei dirigenti che grosso modo potevano configurarsi: nella svendita a prezzo di liquidazione di Gei e Valcareggi; nell’acquisto a prezzi d’affezione di Sperotto e Pandolfini; nell’aver creato quell’atmosfera tesa tra i giocatori per il fatto di aver reso noto l’ingaggio annuo dato al rag. Ugolini (tecnico amministrativo) consistente nella modica cifra di un milione e mezzo (!).
L’acquisto di Rosetta
La domenica successiva la Fiorentina si recava Torino per l’incontro con la Juve. Col n.5 sulla schiena scendeva in campo Francesco Rosetta. Dopo febbrili trattative intercorse durante la settimana, la sera del sabato, poco prima della mezzanotte, era stato firmato il contratto di acquisto del centro mediano granata, che nel Torino si vedeva chiusa la strada dal forte Rigamonti.
Il debutto di Rosetta, che fra l’altro si avvaleva anche del rientro a terzino di Eliani ormai rappacificato con la società, fu addirittura sbalorditivo. “Rosetta iniziò in sordina, accanto a uomini nuovi. Ma gli bastarono dieci minuti soli per ambientarsi, per farsi notare. E nel secondo tempo saltò fuori come un colosso, ridusse all’impotenza Boniperti, dominò il campo, vinse a mani basse il confronto col divo Parola” (Pegolotti). La vittoria rimase alla Juve solo perché Eliani sbagliava un calcio di rigore.
L’acquisto di Rosetta riportava sugli spalti dello stadio comunale una gran folla nella partita successiva con la Sampdoria. Ordinata in difesa ma inconcludente al massimo all’attacco solo a dieci minuti dalla fine la Fiorentina riusciva ad assicurarsi la vittoria con un gol di Sperotto.
Identica fisionomia si aveva a Bari, dove il confronto Costagliola-Moro era rimandato ad altra data essendosi conclusa la partita con un salomonico 0 a 0. In questa partita però si infortunava Rosetta e la domenica successiva, contro il Novara, al centro della mediana si schierava Magli. Nonostante questo handicap la vittoria dei viola fu ottenuta abbastanza agevolmente. Rosetta rientrava la domenica successiva a Padova. Centravanti del Padova era un inglese: l’anno precedente aveva vinto la classifica dei cannonieri della serie B. Si chiamava Adcock. Era giunto a Padova nel 1945 con l’ottava armata britannica: ci si trovò bene e ci rimase. Proprio a Padova, ancora militare, sul campo Appiani aveva messo in mostra le sue qualità calcistiche avendo come maestro un suo commilitone …un certo Finney. Già proprio lui, l’ala sinistra della nazionale inglese che pochi mesi prima per ben due volte era sfuggita a Ballarin ed aveva segnato gli ultimi due gol degli inglesi contro gli azzurri a Torino. Rosetta annullava Adcock; non altrettanto però faceva Costagliola col centromediano Quadri, che con due tiri da lontano siglava il 2 a 0 per le gallinelle padovane.
Partita di campanile la domenica successiva. D scena al Comunale di Livorno. Anche lui col suo bravo straniero, l’ungherese Pakò, che dopo aver girovagato tutto l’anno prima in cerca di un ingaggio era riuscito infine a rivestire la maglia amaranto. Fu proprio questo giocatore a destare meraviglia e stupore nei quarantamila spettatori presenti. Le sue finezze stilistiche, il suo gioco spigliato e autoritario insieme, permisero al Livorno di lasciare il comunale battuto sì ma a testa alta.
Otto reti in due partite
Prima vittoria esterna di questo campionato a Busto Arstizio contro i tigrotti della Pro Patria. Un 4 a 2 piuttosto inconsueto per i viola, denotava uno stato di forma raggiunta molto consistente. Tre giorni dopo, contro il Milan a Firenze, i viola si ripetevano. In vantaggio dopo soli tre minuti di gioco con Marchetti, i viola raddoppiavano prima dello scadere del primo tempo con Pandolfini. Il diavolo puntava le corna e al 15’ del secondo tempo riusciva ad annullare lo svantaggio con un gol di Toppan e uno di Onorato. Ripartivano a testa bassa i viola e Galassi prima, su lancio di Pandolfini, e Sperotto poi portavano a quattro i gol viola.
L’entusiasmo suscitato da queste due vittorie faceva sì che la domenica successiva Lucca fosse presa d’assalto dai fiorentini. Con spavalda sicurezza, sventolando le loro bandiere al vento, e gustando con voluttà l’ottimo buccellato lucchese, riempirono gli spalti del “Porta Elisa”; sorridevano con sufficienza i più educati, sfottevano in vernacolo i meno …Alla fine della partita le bandiere erano scomparse, i sorrisi diventati agrodolci, gli sfottò invertiti. A forza di tenere il pollice della mano piegato per fare il quattro, ai tifosi lucchesi era rimasta anchilosata la mano destra: quattro erano stati i gol finiti nella rete di Costagliola. Il buccellato era andato di traverso …
Pronta riabilitazione con la Roma. Dieci minuti di gioco spumeggiante (15’ – 25’ del primo tempo) e tre palloni finivano nella rete di Risorti. “Tre mazzate improvvise in testa alla Roma e poi la partita col morto”, così sinteticamente commentava Pegolotti la partita.
Risultato in bianco a Bologna e vittoria in casa con l’Atalanta.
Una vittoria venuta questa a seguito di uno spettacolo deludente al massimo di ambedue le squadre. “Di chi la colpa del mancato successo dello spettacolo? Per la pace di tutti diamola al vento che fischia, se ne infischia e non protesterà” commentava ancora una volta col suo spirito tipicamente fiorentino il nostro Pegolotti. Anche in questa partita Eliani sbagliava un calcio di rigore. Altro rigore sbagliato dei viola contro il Modena, questa volta ad opera di Zoppellari, e soltanto un pareggio per i viola.
I quattro gol subiti a Lucca sembravano ormai un ricordo lontano. Ed ecco invece a Genova altri quattro gol finire nella rete di Costagliola. Artefice del successo genoano il sudamericano Verdeal. “Verdeal nella Fiorentina, anziché nel Genoa, sarebbe bastato a capovolgere nettamente le sorti della contesa” scriveva Pegolotti. Eppure solo uno dei gol genoani era stato da lui segnato. Tutta la squadra però era gravitata attorno a lui; direttore d’orchestra impareggiabile nelle giornate di felice vena, sconclusionato, pasticcione e cattivo al massimo in quelle di luna storta. A Genova debuttava Cervato. Il numero dei gol subiti dalla squadra viola farebbero pensare ad un debutto disastroso. Niente di più falso.
L’ultima partita dei viola col grande Torino
Il 19 dicembre con la direzione di Galeati, si scontravano sul terreno del Comunale viola e granata. L Torino, che già la domenica precedente era tornato in testa alla classifica approfittando del passo falso interno della Lucchese battuta al “Porta Elisa” dall’Atalanta, chiedeva ai viola strada libera per lanciarsi in fuga. Trovava invece disco rosso. La Fiorentina lo inchiodava sullo 0 a 0ed a rallegrarsi del pareggio erano più i granata dei viola. Rigamonti non sapendo a che santo votarsi per fermare Galassi, dopo un primo e un secondo fallo veniva espulso dall’arbitro al 42’ del primo tempo per un terzo addirittura assassino, perpetrato ai danni del centravanti viola. A testa bassa, sotto un subisso di fischi e di improperi, Rigamonti riguadagnava in fretta gli spogliatoi. Quattro mesi più tardi quei fischi in tante persone si sarebbero tramutati in lacrime!
Nuovamente sconfitta a Valmaura per 4 a 0 e quindi con un identico 4 a 0 vittoriosa a Firenze sulla Lazio il giorno dopo capodanno, per la Befana la Fiorentina subiva un rovescio addirittura clamoroso a Milano contro l’Inter: sette goal! Sul banco degli imputati, questa volta Nardino. I tifosi non potevano sapere che Ferrero, non fidandosi troppo di Grandi, il portiere di riserva, aveva fatto giocare le ultime tre partite a Nardino con un forte risentimento muscolare alla gamba destra.
Debutta Grandi (18 anni!)
A Palermo si iniziava il girone di ritorno. Debuttava Grandi il portierino di riserva. Debutto sensazionale lo definiva la Nazione. Le due stoccate messe a segno da Galassi venivano difese dall’imberbe ragazzo con una bravura e un tempismo nell’uscite eccezionale.
Contro la Juventus Ferrero confermava Grandi. Rimasta priva di Galassi dopo soli pochi minuti di gioco, la Fiorentina riusciva a tener testa agli juventini che già nelle loro file annoveravano J. Hansen, Ploeger e Jordan. Grandi manteneva inviolata la sua rete, e lo 0 a 0 conseguito in soli dieci uomini denotava la ritrovata coesione di tutta la squadra. Coesione che si dimostrava ancora di più nella partita di Genova con la Sampdoria, dove benchè priva di Eliani, Pandolfini, Galassi e Zoppellari, e sempre con Grandi in porta, la Fiorentina poco mancava non riuscisse a portare in porto un prezioso pareggio; le sfuggiva solo al 18’ della ripresa quando Grandi dopo avere intercettato il colpo di testa di Coscia si lasciava sfuggire di mano la palla che rotolava in rete. Contro il Bari tornava a guardia della rete Costagliola. Di fronte a lui Moro: l’idolo che molti fiorentini non avevano ancora dimenticato. Moro prendendosi una clamorosa rivincita nei confronti di chi lo aveva voluto ad ogni costo cambiare con Costagliola, manteneva inviolata la sua rete contro gli attacchi degli avanti viola; Cavone e Voros (in coppia quest’ultimo con l’altro ungherese Kncses) umiliavano invece per due volte Costagliola! Oltrechè sconfitta la Fiorentina si vedeva anche privata per un gravissimo incidente del suo terzino Eliani, che in uno scontro con Isetto riportava la frattura della tibia. Il campionato per il biondo terzino poteva considerarsi finito! Cervato aveva la via libera verso la completa affermazione.
Altro incidente a Novara e altra sconfitta. Perso Acconcia per una distorsione al ginocchio, con un Novara con l’acqua alla gola, voglioso di far sua la partita ad ogni costo, alla Fiorentina non rimaneva altro che contenere nei giusti limiti il passivo rinunciando a qualsiasi velleità.
La domenica successiva ad andare all’ospedale cono sbrego in fronte toccava a Costagliola. Si era al 30’ del primo tempo. In uno scontro col patavino Celio su mischia in area viola, quest’ultimo colpiva di striscio coi tacchetti di una scarpa il portiere gettatosi in tuffo. Portato immediatamente all’ospedale Mayer venivano applicati a Nardino ben sei punti (!) di sutura. Al 10’ del secondo tempo tra un frenetico scrosciare di applausi, Nardino rientrava in campo: riprendeva il suo posto, che nel frattempo era stato occupato da Magli, e stoicamente concludeva la partita facendo restare inviolata la sua rete. A Livorno tornava a guardia della rete viola Grandi. Il pareggio lasciava tutti contenti.
La domenica successiva sotto la nuova guida tecnica di Novo, Copernico e Aebi, la nazionale azzurra incontrava a Genova il Portogallo. Polemiche a non finire erano sorte dopo il siluramento di Pozzo e tutti aspettavano al varco gli azzurri per poter poi chi più chi meno, scagliarsi contro i nuovi tecnici. Dopo le deludenti prove date dalla nazionale olimpica a Londra, tutti avevano invocato come necessario l’avvicendamento del commissario tecnico della nazionale, ma tutti non erano d’accordo su come questo avvicendamento era avvenuto. Per fortuna della nuova triade gli azzurri rispondevano con una franca vittoria; il punteggio indiscutibile mandava ad altra data le polemiche: la sostanza del gioco era stata infatti molto modesta.
La Fiorentina riprendeva il campionato sconfiggendo al Comunale l’undici bustocco; la domenica successiva a Milano però veniva nettamente sconfitta dal Milan.
Superata la Lucchese, sia pure per un solo gol, propiziato da un’uscita a vuoto di Viola sul cross di Galassi a Sperotto, la squadra viola si vedeva imporre a Roma un immeritato pareggio ad opera dei giallorossi con la convalida di un gol, che solo l’arbitro Ciccardi era riuscito a vedere non certamente Zsengeller a fare.
Bellissima partita disputata dal Bologna al Comunale di Firenze, con un Sarosi ancora sicuro interprete del ruolo di centromediano metodista e padrone assoluto della sua metà campo e … vittoria della Fiorentina sistemista, meno appariscente, meno tecnica, meno tutto quello che si vuole della blasonata avversaria, ma cento volte più pratica e più incisiva. A Bergamo, dopo un anno di assenza, tornava al centro della mediana Avanzolini mentre Rosetta si spostava a terzino al posto di Cervato. Piccardi conduceva lla vittoria i nerazzurri bergamaschi facendo valere ancora una volta la legge degli ex. Passta quindi vittoriosa a Modena, dove i canarini gettavano nella lotta le ultime loro speranze di permanenza in serie A, la squadra viola batteva poi al Comunale il Genoa; questa volta il grande Verdeal si vedeva completamente annullato da un Acconcia superlativo. A questo punto la classifica del campionato vedeva in testa il Torino con 52 punti seguito dall’Inter con 48.
4 Maggio 1949, ore 17,55
“Un rovinio, un rombo, un rogo sul far della sera. E trenta vite umane troncate di colpo e trenta uomini, quasi tutti giovani uomini, ridotti a masse informi e carbonizzate. La tragedia umana di per se stessa, atterrisce e sconvolge … La tragedia umana, tragedia universale, diviene un lutto profondo nel campo dello sport: un lutto senza pari”. Con queste parole Beppe Pegolotti iniziava l’articolo in prima pagina della Nazione del 5 Maggio. Il Torino non era più.
Bacigalupo, Ballarin I e II, Martelli, Maroso, Grzar, Rigamonti, Castigliano, Fadini, Menti, Loik, Grava, Gabetto, Bongiorni, Mazzola, Schubert, Ossola, Operto; i dirigenti Agnusetta e Civalleri; i tecnici Erbstein e Lievesley col massaggiatore Cortina; i giornalisti Casalbore, Tosatti e Cavallero … un rogo di fiamme consumava in un attimo anni di gioie di trionfi esaltanti … Il Torino passava nella storia del calcio schiantandosi con l’aereo contro il muro della basilica di Superga. Tornava da Lisbona, dove il giorno prima aveva incontrato il Benfica in una partita amichevole. L’incasso era andato ad un giocatore portoghese, Ferreira, amico di Mazzola, che lasciava lo sport nell’indigenza più squallida. La domenica dopo sarebbe toccato alla Fiorentina a misurarsi coi granata.
Il campionato virtualmente finiva qui. Ottorino Barassi davanti alle bare dei diciotto giocatori scomparsi, con la voce rotta dal pianto pronunciava queste parole: “Vi annuncio, fratelli cari, che il Torino ha vinto il suo quinto campionato. Fratelli caduti, siete campioni d’Italia per la quinta ed ultima volta … Io debbo premiarvi come ho fatto nei passati quattro anni … Io vi vedo ancora qui con me, vi chiamo per nome …Capitan Valentino, questa è la Coppa; è la Coppa del Torino; è tanto grande che non ne vedo nemmeno i contorni. Contiene i cuori di tutto il mondo: sentite come palpitano? … Che Dio vi benedica!”.
Un’epoca gloriosa, iniziatasi 25 anni prima con la conquista del primo titolo mondiale, si chiudeva sul colle di Superga: un’epoca che a distanza di diciannove anni ancora non siamo riusciti a far rivivere e chissà tra quanto rivivrà.
Il campionato continuava soltanto pro forma e il Torino vi partecipava con la squadra ragazzi. Erano proprio questi ragazzi, ancora col groppo in gola, a chiudere il campionato 1948-49 al Comunale di Firenze contro i ragazzi della Fiorentina. L’impronta del grande Torino riviveva in loro, nel loro gioco, nel loro comportamento. Era la scuola di Erbstein e Lievesley che sopravviveva alla morte.
Foto dall’album di Aldo Polidori
Date – Formazioni – Arbitri – Marcatori – Classifica finale |
FIRENZE, 19 settembre 1948 – PALERMO – FIORENTINA 3 – 0 (1–0)
FIORENTINA: Costagliola, Martini, Furiassi, Acconcia, Meucci, Magli, Marchetti, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Franci.
PALERMO: Masci, Boniforti, Buzzegoli, Conti, Milani, Piccinini, Chawko, Vycpalek, Pavesi, Moretti, De Santis.
ARBITRO: Pieri di Trieste.
GOALS: Buzzegoli rig. (P.), Pavesi 2 (P.).
TORINO, 26 settembre 1948 – JUVENTUS – FIORENTINA 3 – 2 (3-1)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Marchetti, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Zanolla.
JUVENTUS: Sentimenti IV, Manente, Rava, Depetrini, Parola, Locatelli, Muccinelli, Jordan, Boniperti, Sentimenti III, Caprile.
ARBITRO: Camiolo di Milano.
GOALS: Muccinelli (J.), Jordan 2 (J.), Galassi (F.), Zanolla rig. (F.).
FIRENZE, 3 ottobre 1948 – FIORENTINA – SAMPDORIA 1 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Zanolla, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Marchetti.
SAMPDORIA: Lusetti, Bertani, Zorzi, Coscia, Ballico, Gramaglia, Lucentini, Bassetto, Baldini, Gei, Prunecchi.
RBITRO: Gamba di Napoli.
GOAL: Sperotto (F).
BARI, 10 ottobre 1948 – BARI – FIORENTINA 0 – 0
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Zanolla, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Marchetti.
BARI: Moro, Pietrasanta, Stellin, Lucchi, Carlini, Ottogalli, Cavone, Canonico, Kincses, Hrotko, Fiumi.
ARBITRO: Marchetti di Milano.
FIRENZE, 17 ottobre 1948 – FIORENTINA – NOVARA 2 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Magli, Meucci, Zanolla, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Marchetti.
NOVARA: Russova, Della Frera, Bussi, Mainardi, Galimberti, Castelli, Pombia, Piola, Tieghi, Renica, Ferraris II.
ARBITRO: Carpani di Milano.
GOALS: Marchetti 2 (F.).
PADOVA, 24 ottobre 1948 – PADOVA – FIORENTINA 2 – 0 (0-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Zanolla, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Marchetti.
PADOVA: Luisetto, Sforzin, Arrighini, Matè, Quadri, Zanon, Vitali, Novello, Adcock, Celio, Grillone.
ARBITRO: Vannini di Bologna.
GOALS: Quadri 2 (P.).
FIRENZE, 31 ottobre 1948 – FIORENTINA – LIVORNO 3 – 2 (2-1)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Ponticelli, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
LIVORNO: Merlo, Piram, Lovagnini, Brondi, Mannocci, Gimona, Maselli, Pakò, Picchi, Conti II, Dante.
ARBITRO: Cansavesio di Torino.
GOALS: Galassi (F.), Dante (L.), Sperotto 2 (L.), Brondi (L.).
BUSTO ARSIZIO, 4 novembre 1948– FIORENTINA – PRO PATRIA 4 – 2 (3-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Meucci, Rosetta, Magli, Zanolla, Pandolfini, Sperotto, Zoppellari, Marchetti.
PRO PATRIA: Uboldi, Azimonti, Patti, Borra, Fossati, Pozzi, Cavigioli, Turconi, Antoniotti, Garay, Candiani.
ARBITRO: Dattilo di Roma.
GOALS: Marchetti 2 (F.), Zanolla (F.), Candiani (P.P.), Pandolfini (F.), Caviglioli (P.P.).
FIRENZE, 7 novembre 1948 – FIORENTINA – MILAN 4 – 2 (3-1)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Meucci, Rosetta, Magli, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
MILAN: Rossetti, Gratton, Toppan, Annovazzi, Tognon, Bonomi, Onorato, Burini, Puricelli, Sloan, Carapellese.
ARBITRO: Silvano di Torino.
GOALS: Marchetti (F.), Pandolfini (F.), Toppan (M.), Onorato (M.), Galassi (F.), Sperotto (F.).
LUCCA, 14 novembre 1948 – LUCCHESE – FIORENTINA 4 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Meucci, Rosetta, Magli, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
LUCCHESE: Vola, Bertuccelli, Cuscela, Rosellini, Nay, Scarpato, Merlin, Toth, Fabian, Magni, Conti.
ARBITRO: Gamba di Napoli.
GOALS: Merlin (L.), Toth (L.), Fabian (L.), Conti (L.).
FIRENZE, 21 novembre 1948 – FIORENTINA – ROMA 3 – 1 (3-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Marchetti, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Pandolfini.
ROMA: Risorti, Contin, Andreoli, Degl’Innocenti, Valle, Ferri, Losi, Maestrelli, Tontodonati, Venturi, Cristini.
ARBITRO: Pieri di Trieste.
GOALS: Galassi (F.), Pandolfini 2 (F.), Cristini (R.).
BOLOGNA, 28 novembre 1948 – BOLOGNA – FIORENTINA 0 – 0
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Marchetti, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Pandolfini.
BOLOGNA: Vanz, Giovannini, Ballacci, Cingolani, Mezzadri, Marchi, Tacconi, Bernicchi, Cappello, Gritti, Cervellati.
ARBITRO: Scotto di Savona.
FIRENZE, 5 dicembre 1948 – FIORENTINA – ATALANTA 2 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Marchetti, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Pandolfini.
ATALANTA: Casari, Dal Monte, Papini, Mari, Fusco, Gremese, Randon, Cominelli, Busnelli, Miglioli, Korostolev.
ARBITRO: Orlandini di Roma.
GOALS: Marchetti (F.), Sperotto (F.).
FIRENZE, 9 dicembre 1948 – FIORENTINA – MODENA 1 – 1 (0-1)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Marchetti, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Pandolfini.
MODENA: Corazza, Silvestri, Braglia, Malinverni, Neri, Melegotti, Romani, Sentimenti V, Giovetti, Pernigo, Fabbri.
ARBITRO: Carpani di Milano.
GOALS: Pernigo (M.), Sperotto (F.).
GENOVA, 12 dicembre 1948 – GENOVA – FIORENTINA 4 – 2 (3-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Cervato, Acconcia, Rosetta, Magli, Marchetti, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Suppi.
GENOA: Piani, Pellicari, Becattini, Tortarolo, Cattani, Bergamo, Trevisani, Grisanti, Mazza, Verdeal, Dalla Torre.
ARBITRO: Bernardi di Bologna.
GOALS: Verdeal (G.), Trevisani (G.), Acconcia (F.), Dalla Torre (G.), Galassi (F.), Grisanti (G.).
FIRENZE, 19 dicembre 1948 – FIORENTINA – TORINO 0 – 0
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Marchetti, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Pandolfini.
Torino: Bacigalupo, Ballarin, Operto, Martelli, Rigamonti, Fadini, Menti, Loik, Gabetto, Bongiorni. Ossola.
ARBITRO: Galeati di Bologna.
TRIESTE, 26 dicembre 1948 – TRIESTINA – FIORENTINA 4 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Furiassi, Acconcia, Rosetta, Magli, Marchetti, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Pandolfini.
TRIESTINA: Striuli, Grosso, Blason, Zorzin, Sessa, Giannini, Rossetti, Trevisan, Ispiro, Tosolini, Begni.
ARBITRO: Fornari di Genova.
GOALS: Trevisan (T.), Rossetti (T.), Begni (T.), Ispiro (T.).
FIRENZE, 2 gennaio 1949 – FIORENTINA – LAZIO 4 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Cervato, Meucci, Rosetta, Magli, Marchetti, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Suppi.
LAZIO: Gradella, Antonazzi, Piacentini, Gualtieri, Remondini, Montanari, Puccinelli, De Lazzeri, Penzo, De Andreis, Davino.
ARBITRO: Ciccardi di Lecco.
GOALS: Galassi 3 (F.), Magli (F.).
MILANO, 6 gennaio 1949 – INTER – FIORENTINA 7 – 1 (3-1)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Cervato, Meucci, Rosetta, Magli, Marchetti, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Suppi.
INTER: Franzosi, Pangaro, Gariboldi, Fattori, Giovannini, Simatoc, Armano, Fiorini, Amadei, Campatelli, Nyers.
ARBITRO: Galeati di Bologna.
GOALS: Fiorini 2 (I.), Pandolfini (F.), Nyers 2 (1 su rigore) (I.), Armano (I.), Amadei 2 (I.)
PALERMO, 9 gennaio 1949 – FIORENTINA – PALERMO 2 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Grandi, Eliani, Cervato, Meucci, Rosetta, Magli, Marchetti, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Suppi.
PALERMO: Masci, Boniforti, Buzzegoli, Conti, Milani, Piccinini, Torti, Vycpalek, Pavesi, Moretti, De Santis.
ARBITRO: Gemini di Roma.
GOALS: Galassi 2 (F.).
FIRENZE, 16 gennaio 1949 – FIORENTINA – JUVENTUS 0 – 0
FIORENTINA: Grandi, Eliani, Cervato, Meucci, Rosetta, Magli, Marchetti, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Suppi.
Juventus: Sentimenti IV, Manente, Rava, Sentimenti III, Parola, Angeleri, Ploeger, Jordan, Boniperti, J. Hansen, Caprile.
ARBITRO: Carpani di Milano.
GENOVA, 23 gennaio 1949 – SAMPDORIA – FIORENTINA 2 –1 (1-0)
FIORENTINA: Grandi, Furiassi, Cervato, Meucci, Rosetta, Magli, Zanolla, Acconcia, Cantini, Sperotto, Marchetti.
SAMPDORIA: Bonetti, Ballico, La Penna, Coscia, Bertani, Gramaglia, Lucentini, Bassetto, Baldini, Gei, Rebuzzi.
ARBITRO: Ciccardi di Lecco.
GOALS: Gei (S.), Coscia (S.), Acconcia (F.).
FIRENZE, 30 gennaio 1949 – BARI – FIORENTINA 2 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Costagliola, Eliani, Cervato, Meucci, Rosetta, Magli, Cappellini, Pandolfini, Cantini, Sperotto, Marchetti.
BARI: Moro, Pietrasanta, Stellin, Isotto, Carlini, Orlando, Cavone, Canonico, Kincses, Voros, Pallavicini.
ARBITRO: Camiolo di Milano.
GOALS: Cavone (B.), Voros (B.).
NOVARA, 6 febbraio 1949 – NOVARA – FIORENTINA 2 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Costagliola, Cervato, Furiassi, Meucci, Rosetta, Magli, Cappellini, Acconcia, Pandolfini, Sperotto, Marchetti.
NOVARA: Corghi, Carasso, Mainardi, Castelli, Galimberti, Baira, Pombia, Piola, Renica, Alberico, Ferraris II.
ARBITRO: Pieri di Trieste.
GOALS: Piola (N.), Ferraris II (N.).
FIRENZE, 13 febbraio 1949 – FIORENTINA – PADOVA 0 – 0
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Cervato, Meucci, Rosetta, Magli, Cappellini, Pandolfini, Galassi Sperotto, Zanolla.
PADOVA: Luisetto, Sforzin, Arrighini, Rolle, Quadri, Zanon, Vitali, Matè, Cecchetti, Celio, Adcock.
ARBITRO: Cappucci di Roma.
LIVORNO, 20 febbraio 1949 – LIVORNO – FIORENTINA 1 – 1 (0-1)
FIORENTINA: Grandi, Furiassi, Cervato, Meucci, Rosetta, Acconcia, Cappellini, Pandolfini, Galassi, Sperotto, Magli.
LIVORNO: Merlo, Piram, Lovagnini, Picch, Trerè, Pako, Piana, Gimona, Stradella, Cassani, Maselli.
ARBITRO: Marchetti di Milano.
GOALS: Sperotto (F.), Cassani (L.).
FIRENZE, 6 marzo 1949 – FIORENTINA – PRO PATRIA 3 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Cervato, Meucci, Magli, Acconcia, Cappellini, Pandolfini, Galassi Zuppellari, Marchetti.
PRO PATRIA: Visco, Azimonti, Patti, Borra, Fossati, Pozzi, Garay, Turconi, Bertoloni, Martini, Candiani.
ARBITRO: Gamba di Napoli.
GOALS: Magli (F.), Marchetti (F.), Galassi (F.), Turconi (P.P.).
MILANO, 13 marzo 1949 – MILAN – FIORENTINA 3 – 1 (2-0)
FIORENTINA: Costagliola, Magli, Cervato, Meucci, Rosetta, Acconcia, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
MILAN: Milanesi, Gratton, Foglia, Annovazzi, Tognon, Bonomi, Burini, Manenti, Santagostino, Sloan, Carapellese.
ARBITRO: Bertolio di Torino.
GOALS: Manenti (M.), Burini (M.), Sperotto (F.), Carapellese (M.).
FIRENZE, 20 marzo 1949 – FIORENTINA – LUCCHESE 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Cervato, Acconcia, Rosetta, Magli, Cappellini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Pandolfini.
LUCCHESE: Viola, Bertuccelli, Cuscela, Rosellini, Nay, Piram, Merlin, Toth, Bacci, Scarpato, Peruzzo.
ARBITRO: Dattilo di Roma.
GOAL: Sperotto (F.).
ROMA, 3 aprile 1949 – ROMA – FIORENTINA 1 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Cervato, Acconcia, Rosetta, Magli, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Zanolla.
ROMA: Risorti, Andreoli, Ferri, Di Paola, Valle, Degl’Innocenti, Tontodonati, Mastrelli, Zsengeller, Venturi, Pesaola.
ARBITRO: Ciccardi di Lecco.
GOALS: Zanolla (F.), Zsengeller (R.).
FIRENZE, 10 aprile 1949– FIORENTINA – BOLOGNA 1 – 0 (1-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Cervato, Acconcia, Rosetta, Magli, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Zanolla.
BOLOGNA: Vanz, Ballacci, Ricci, Cingolani, Sarosi, Marchi, Mike, Bernicchi, Cappello, Gritti, Taiti.
ARBITRO: Gamba di Napoli.
GOAL: Zoppellari (F.).
BERGAMO, 17 aprile 1949 – ATALANTA – FIORENTINA 2 – 1 (2-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Rosetta, Acconcia, Avanzolini, Magli, Pandolfini, Meucci, Galassi, Zoppellari, Sperotto.
ATALANTA: Casari, Dal Monte, Piccardi, Mari, Cadè, Gremese II, Fabbri V, Cominelli, Astorri, Migliori, Korostelev.
ARBITRO: Tassini di Verona.
GOALS: Magli autorete (A.), Fabbri (A.), Galassi (F.).
MODENA, 25 aprile 1949 – FIORENTINA – MODENA 2 – 1 (0-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Rosetta, Meucci, Avanzolini, Acconcia, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
MODENA: Corazza, Silvestri, Braglia, Malinverni, Neri, Menegotti, Romani, Bertoni, Pernigo, Cavazzuti, Fabbri.
ARBITRO: Agnolin di Bassano del Grappa.
GOALS: Silvestri (M.), Sperotto (F.), Marchetti (F.).
FIRENZE, 1 maggio 1949 – FIORENTINA – GENOA 2 – 1 (1-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Rosetta, Acconcia, Avanzolini, Magli, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
GENOA: Piani, Oddone, Becattini, Tortarolo, Cattani, Bergamo, Trevisani, Formentin, Koenig, Verdeal, Dalla Torre.
ARBITRO: Marchetti di Milano.
GOALS: Marchetti (F.), Bergamo (G.), Galassi (F.).
FIRENZE, 15 maggio 1949 – FIORENTINA – TRIESTINA 5 – 3 (3-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Rosetta, Acconcia, Avanzolini, Magli, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
TRIESTINA: Striuli, Zorzin, Blason, Trevisan, Grosso, Giannini, Rossetti, Carraro, Ispiro, Tosolini, Begni.
ARBITRO: Canavesio di Torino.
GOALS: Pandolfini (F.), Galassi (F.), Sperotto 2 (F.), Bagni (T.), Tosolini (T.), Rossetti (T.), Zoppellari (F.).
ROMA, 29 maggio 1949 – LAZIO – FIORENTINA 2 – 1 (0-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Cervato, Acconcia, Avanzolini, Magli, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
LAZIO: Brandolin, Antonazzi, Piacentini, Montanari, Remondini, Alzani, Puccinelli, Magrini, Penzo, De Andreis, Nyers II.
ARBITRO: Coppolone di Bari.
GOALS: Penzo (L.), Acconcia (F.), Nyers II (L.).
FIRENZE, 5 giugno 1949 – INTER – FIORENTINA 2 – 0 (2-0)
FIORENTINA: Costagliola, Furiassi, Rosetta, Acconcia, Avanzolini, Magli, Pandolfini, Zoppellari, Galassi, Sperotto, Marchetti.
INTER: Franzosi, Guaita, Pian, Fattori, Giovannini, Achilli, Armano, Lorenzi, Amadei, Campatelli, Nyers I.
ARBITRO: Galeati di Bologna.
GOALS: Nyers I (I.), Campatelli (I.).
TORINO, 12 giugno 1949 – TORINO – FIORENTINA 2 – 0 (partita tra squadre ragazzi)
FIORENTINA: Grandi, Martini, Cervato, Viciani, Canali, Chiaverini, Cappellini, Torrini, Cantini, Biagioli, Battisti.
TORINO: Vandone, Motto, Mari, Biglino, Ferrari, Lussu, Tudisio, Francone, Marchetto, Gianmarinaro, Giuliano.
ARBITRO: Parpaiola di Padova.
GOALS: Marchetto (T.), Giuliano (T.).
Il Torino è stato dichiarato Campione d’Italia con deliberazione del Consiglio Federale, immediatamente dopo la sciagura di Superga. Modena e Livorno retrocedono in Serie B