In questo numero di Alé Fiorentina, proseguendo il lungo viaggio della rubrica “Tutto lo Stadio”, siamo andati a quasi quattrocento chilometri da Firenze, in provincia di Alessandria, per conoscere un gruppo di tifosi viola che costituiscono – nonostante le attività del Viola Club siano momentaneamente ferme – Sergio Peletta, presidente del Viola Club Casale Monferrato.
Sergio, quando prende vita il vostro Viola Club?
«Il VC Casale Monferrato nasce venerdì 17 ottobre 2008. Fu una mia idea, in comunione con quella del mio amico fraterno Stefano».
Quanti soci avete solitamente?
«Navighiamo intorno ai 60 soci tra amici di Casale, della vicina Valenza, di paesi sparsi del nostro comprensorio (splendido Monferrato Casalese) e 13 fratelli Viola di Firenze. L’anno della finale di Coppa Italia contro il Napoli siamo arrivati a 88… ovviamente per accaparrarsi il ticket». (ride, ndr)
Com’è tifare Fiorentina in Piemonte? Come seguite la Fiorentina?
«Per fortuna nella nostra regione non esistono solo le strisce pedonali (Mareggini insegna), ma ci sono i fratelli Granata. È veramente brutto e triste vedere bambini innocenti indossare quella maglia, lo zaino o qualsiasi altra cosa di quella squadra. La Fiorentina la seguiamo semplicemente al Franchi: io e Stefano siamo sempre stati abbonati. Gli altri soci abitanti lontano da Firenze onestamente non so, ma non abbiamo mai organizzato bus o altro: le complicazioni erano troppe».
Iniziative passate che ti piacerebbe ricordare?
«Di iniziative mi piace ricordare quella della finale di Coppa Italia: tutto bello fino a che la situazione non degenerò come ben sappiamo. Avevamo intavolato (epoca Montella) l’iniziativa di far soggiornare uno o due giocatori qui da noi a Casale dopo le trasferte a Torino contro gli strisciati e i fratelli Granata, ma si rivelò troppo difficile a causa della voglia da parte dei giocatori di staccare la spina dopo la partita».
Riuscite a venire a Firenze qualche volta?
«A volte sì, anche se negli ultimi anni, complice l’emergenza sanitaria è stato tutto un po’ più difficile».
Sull’attualità: che Fiorentina hai visto nell’ultimo periodo? Quanto sei/siete deluso/i della sconfitta in Coppa Italia?
«La seguo, la sento e la vedo. Triste, ma orgoglioso della bella partita disputata in finale di Coppa Italia contro l’Inter. La prossima volta cerchiamo di giocare bene venti minuti noi e fare 3 gol… Magari a Praga!».
A questo proposito, sei fiducioso per la finale di Conference League?
«Molto, molto… Molto!».
Cosa ti aspetti dal prossimo futuro? E in conclusione vuoi mandare un saluto ai tanti tifosi Viola che ci leggono?
«Non venendo a Firenze non sono al corrente della Cittadella Viola e mi sembra che il progetto stadio lo vedrò forse quando i miei figli saranno nonni, giusto per capirci…
Da Casale mando un grosso abbraccio a tutti i fratelli viola! Siamo nati poveri, mai saremo ricchi come City, Madrid o Inter, ma noi abbiamo Firenze: la città più bella del mondo e tutti ce la invidiano. FVS».
Intervista di Giacomo Cialdi