Prosegue il viaggio della rubrica “Tutto lo Stadio” nel variopinto mondo dei Viola Club, italiani e esteri. Questo mese, abbiamo deciso di conoscere meglio Giuliano Cheli, presidente del Viola Club Alta Val di Cecina “Enrico Cerri”.
Giuliano, quando nasce il vostro Viola Club? E quanti soci avete oggi?
«Il nostro Club è nato il 19 luglio del 1991. Sostenitori e tifosi della Fiorentina della zona, mossi da un’idea ricorrente, hanno dato vita al Viola Club. Attualmente, siamo circa 90 soci appartenenti a diverse fasce di età. Tra questi voglio citare Abramo Caponi, che ormai vede la Fiorentina dalle curve celesti, ci ha insegnato a seguire con affetto la Viola in ogni evento».
Da quanto segui la Fiorentina?
«La mia passione è nata, o meglio, sbocciata nel 1946 quando vidi gli atleti della Fiorentina fermarsi per un ristoro a Pratolino, reduci da una partita che si era giocata a Modena o a Bologna. La prima partita dal vivo, poi, risale a quasi dieci anni dopo: ero al Flaminio per un Lazio-Fiorentina, nell’ormai lontano 1954».
Com’è tifare viola dalle vostre parti? Vi riunite spesso?
«Nella nostra zona è bello tifare Fiorentina perché non siamo in molti, ma siamo buoni! Molti dei nostri soci da anni sono abbonati allo stadio, pur essendo Firenze non proprio vicinissima.
Altri soci, considerando che è bello gioire o soffrire insieme, si riuniscono a vedere le partite in un locale pubblico a Montecerboli, piccolo paese della ” Valle del Diavolo”».
C’è qualche aneddoto che vale la pena raccontare a chi ci legge?
«È bello ricordare Giuseppe Chiappella che, da Castiglioncello, venne in una giornata afosa nel nostro castagneto a Serrazzano. Dicemmo a Beppe che noi tifosi viola lo chiamavamo dottore, alché lui, meravigliato, chiese il motivo di questo strano appellativo che non aveva mai sentito.
Noi chiarimmo dicendo che lui stesso era stato l’unico a curare sempre Sivori amorevolmente».
Come vedi la situazione attuale della squadra di Italiano?
«Personalmente, ricordandoci che la Fiorentina proviene da un fallimento, sono soddisfatto dell’ attuale situazione. Sono grato ai Della Valle e a Commisso, che sta imparando in fretta la difficoltà della gestione di una squadra di calcio. Commisso impara e bene!».
Speranze per il prossimo futuro?
«Spero la squadra riesca ad andare più avanti possibile in Conference League e, con qualche ritocco fortunato, possa addirittura alzare il trofeo. Tutti insieme sempre forza viola!».